Nella prima parte abbiamo visto come il sentiero gnostico abbia portato Cacciari nei pressi dell’eresia gioachimita: all’Età del Padre è succeduta l’Età del Figlio, che è solo un annuncio della «vera» liberazione.
Si potrebbe pensare che il filosofo veneziano ci inviti ad attendere l’Età dello Spirito.
Ma il vero punto è un altro: Cacciari è convinto di poter rivelare la vera natura di questo Spirito Liberatore da ogni legge: natura sconvolgente, sconosciuta a Cristo, a Paolo, alla Chiesa, e che invece lo gnostico - solo lui, grazie ad una lettura forzosa delle Scritture - ha compreso.
Cacciari deve annunciare il suo Liberatore con cautela, per motivi che diverranno comprensibili. Come un angelo tentatore, ci porta nelle estreme regioni delle Scritture, dove si svela la parousia della Sconosciuto.
Al limitare di questa zona estrema c’è l’…