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Siamo giunti all’«inizio dei dolori»?
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Questi giorni d’inizio dell’anno 2020 sono caratterizzati soprattutto da due avvenimenti: 1°) il “corona virus” con tutto ciò che lo circonda e 2°) lo sbarco di circa 20 mila soldati degli Usa in Europa nord-orientale (Germania, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia) per una esercitazione congiunta con le forze armate della Nato in vista di fronteggiare una possibile invasione dell’Europa.

Non sembra che questi due avvenimenti siano disgiunti l’un dall’altro. Infatti il primo (di cui troppo si parla) serve a occultare il secondo (di cui poco si parla). Inoltre sembrerebbe che il virus (forse modesto in se stesso, ma certamente aggravato alla ennesima potenza quanto alle sue conseguenze dalla legislazione che lo sta accompagnando) sia stato fabbricato al laboratorio e usato come arma chimica per una specie di guerra economico/batteriologica, la quale ci preparerebbe ad una eventuale guerra tradizionale.

Se si considera il “corona virus” si percepisce come sia stata montata - oltre al virus - anche una campagna stampa pubblicitaria atta a terrorizzare i cittadini, a segregarli dentro casa e a instaurare un regime democraticamente poliziesco. Quello che colpisce di più è l’alleanza attuale tra potere politico e religioso in questo caso. Infatti i Vescovi (compreso papa Bergoglio) hanno per primi chiuso le chiese, interrotto la celebrazione delle messe, obbligato alla comunione in mano; lo Stato poi ha emanato delle leggi speciali che proibiscono di fatto ai fedeli di spostarsi da un paese all’altro. Ciò comporta per molti di non poter partecipare alla Messa tradizionale, che ancora viene celebrata (se non dipende dalla CEI) e in cui i fedeli non sono obbligati a prendere la comunione sulle mani senza doverle purificare onde poter profanare la Presenza reale di Gesù  sotto le specie del pane. I fedeli sono attoniti, atterriti e turbati.

Come mai si è fatto tanto rumore per una influenza che non è differente sostanzialmente, ma solo un po’ più aggressiva da ogni influenza che in ogni anno  ha colpito milioni di uomini in tutto il mondo, come succede in ogni inverno che Dio manda, mietendo purtroppo delle vittime come succede dall’inizio del mondo e succederà sino alla sua fine, essendo l’uomo mortale per sua natura?

Ci si stupisce pure che alle 18 in tutta Italia cali il coprifuoco, si chiudano alberghi, ristoranti, chiese e si lasci aperta la “Borsa” di Milano dove la già debole economia italiana in un solo giorno, come era prevedibile, ha perso circa l’11 % del suo valore.

Sembra che tutto sia concatenato. Crisi economica, crisi religiosa, regime di psico/polizia democratica per la salute dei cittadini, silenzio totale dei media sull’esercitazione militare che potrebbe scatenare un conflitto tra Russia e Usa con la povera Europa in mezzo quale prima vittima.

Se si studia la storia alla luce della fede e della teologia si capisce che tutto ciò corrisponde ad un piano ben congegnato della contro-chiesa contro la fede e la civiltà europea, ma che Dio nella sua infinita misericordia e potenza convertirà nella salvezza della Sua Chiesa rovinata nel suo elemento umano, a partire da Giovanni XXIII, dal virus modernista.

Cosa fare? Padre Pio morendo disse ai fedeli: “Vi lascio il Rosario!”. Nel 1968 poteva sembrare strano, perché solo il Rosario e non i Sacramenti, la Messa e il Magistero? Oggi lo si capisce bene, infatti si cerca di distruggere queste realtà con un accordo diabolico tra potere religioso e politico, mentre il Rosario nessuno potrà togliercelo.

Stanno iniziando le grandi manovre per una futura persecuzione, che dovrebbe estinguere le vestigia della fede le quali ancora sono rimaste tra i poveri Cristiani europei? È probabile.

Cosa fare? Cerchiamo di pensare a ciò che ci insegnano  la fede, la storia e l’esperienza.

Pio XII nel 1951 aveva previsto: “Oggi quasi tutta l’umanità va rapidamente dividendosi in due schiere opposte: con Cristo o contro Cristo. Il genere umano al presente attraversa una formidabile crisi che si risolverà in salvezza con Cristo o in funestissime rovine” (Enciclica Evangelii praecones, 2 giugno 1951).

Ci troviamo allo scontro finale tra la Chiesa e la contro-chiesa. La situazione odierna è peggiore di quella che precedette l’abbattimento della Torre di Babele, il diluvio universale, la distruzione di Sodoma e Gomorra.

La “visione” che ebbe il Profeta Ezechiele (Ez., VIII, 1 ss.), circa 600 anni prima di Cristo, è di notevole e impressionante attualità. In breve, ai tempi di Ezechiele, la maggior parte del Sacerdozio, dei Notabili, delle Vergini Consacrate a Dio e del popolo dei Fedeli aveva apostatato da Jaweh volgendosi agli Idoli.

Infatti dopo lo sciaguratissimo “Sinodo amazzonico” nell’autunno del 2019 in Vaticano - in cui si sono viste scene di vera e propria idolatria fatta da vari Sacerdoti, Vescovi, Cardinali e persino dal Papa nei confronti di statuette di “divinità” pagane amazzoniche - la scena (divisa in quattro parti) riguardante il Tempio di Gerusalemme, il quale era il cuore della Chiesa di Dio nel Vecchio Testamento, che Dio mostrò al suo Profeta in esilio a Babilonia è impressionante e sembra una fotografia (scattata con 2. 600 anni di anticipo) della situazione di Sincretismo interreligioso, che si è venuta a creare all’interno dell’ambiente ecclesiale a partire dal Concilio Vaticano II, che è progredita con le “Riunioni interreligiose di Assisi” (1986 / 1996 / 2016 e 2016) e che ha toccato l’apice con papa Bergoglio e il “Sinodo amazzonico” (autunno 2019).

Oggi la situazione è analoga: il Sacerdozio (a partire dal Papa sino ai Cardinali, ai Vescovi e ai Sacerdoti); i Notabili; le Consacrate e i Fedeli laici hanno adorato, nel Vaticano (che ha rimpiazzato nella Nuova Alleanza il Tempio di Gerusalemme dell’Antica Alleanza) gli Idoli, gli “Dei falsi e bugiardi”. Essi son passati dal culto dell’Unico vero Dio all’Idolatria politeistica di false statuette, presentate come divinità, le quali, tuttavia, come recita il Salmo (CXV, 1-6) “hanno occhi, ma non vedono, hanno mani ma non palpano, hanno orecchie ma non odono, hanno bocca ma non parlano …”.

Infine si sono aggiunte le due attuali circostanze allarmanti della legislazione poliziesca collegata al fenomeno del corona virus e della esercitazione militare in corso ai confini della Russia, di cui poco o quasi nulla sappiamo.

Quello che oggi comincia ad apparire sempre più chiaro è che la vendetta di Dio si avvicina sempre di più e che sarà tremenda come lo fu ai tempi del Diluvio Universale (Gen., VI, 1-9) sotto Noè, della Torre di Babele (Gen., XI, 1-9) e a Sodoma e Gomorra (Gen., XVIII, 16-19; XIX, 28).

Frattanto preghiamo e prepariamoci spiritualmente all’assalto delle forze del male.

don Curzio Nitoglia


 
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