Fini, una minaccia che pesa sul futuro dell’Italia
Fabio de Fina
11 Luglio 2009
Attratti dal tema, abbiamo accompagnato sere fa Blondet al «Caffeina» di Viterbo, a sentire Giampaolo Pansa. Brillante oratore, personaggio simpatico e spregiudicato, con un densissimo vissuto che rende la sua aneddotica molto attraente anche se, almeno in apparenza, troppo demagogica ed agiografica per essere vera.
La sala, una chiesa sconsacrata nel quartiere medioevale di San Pellegrino, era ovviamente stracolma di gente, in prevalenza «di destra», alla disperata caccia di punti di riferimento, di certezze, di leader.
Pansa, che da queste parti si definirebbe il classico «paraculo», ha naturalmente affermato di essere sempre stato un «revisionista» in tema di «guerra civile»: la prova è la sua tesi di laurea, a Torino, in Scienze Politiche, nel ‘59, proprio su questo argomento: «Guerra partigiana fra Genova e il Po».
Peccato che …
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