Affacciato al balcone del palazzo intelligente, Eugenio Scalfari sostiene che, dopo il da lui presunto oscuramento della tradizione religiosa, le avanguardie avanzano al seguito dei tre maestri del sospetto, Leopardi, Schopenhauer e Nietzsche.
Avanzano?
Scalfari è il notaio del trapasso illuministico ai lumicini cimiteriali; i maestri del sospetto e del pessimismo, più che il rifiuto
della metafisica, rappresentano la decostruzione - la totale disfatta della modernità e la senescenza delle avanguardie.
Rifiutare Platone per seguire gli autori proposti da Scalfari, peraltro, significa dimezzare la cultura occidentale, e riportarla all'irrazionalità del paganesimo arcaico, ossia al tragico epilogo della biografia dionisiaca di Nietzsche.
Se ai posteri spetta l'ardua sentenza sul futuro della metafisica, qualcosa dovrebbe significare l'esito del recente sondaggio, che ha accertato la preferenza dei giovani …