>> Login Sostenitori :              | 
header-1

RSS 2.0
menu-1
Vito Mancuso
Pedofilia «teologica»
Stampa
  Text size
Il quotidiano gratuito «City», distribuito nei pressi delle stazioni della metropolitana di Roma, ha pubblicato un’intervista esclusiva rilasciata da parte di Vito Mancuso, definito dall’articolista «uno dei più grandi teologi italiani».

Mancuso, che si diletta di scrivere a «quattro mani» con Corrado Augias («Disputa su Dio e dintorni», la cui presentazione si trova tra l’altro reperibile ancora su internet (1); teologo cattolico (2) - alla «sinistra» di Augias, il quale, è noto, considera «il dubbio» un «atto non meno religioso di una preghiera»! e che si lamenta delle posizioni «minoritarie» di Mancuso all’interno della Chiesa - «evoluzionista» (definita dal teologo stesso la modalità concreta con cui la creazione «si fa»!), anti-provvidenzialista (Dio non ci vuole personalmente l’individuo che crea, ma vorrebbe la creazione come fosse «in massa»! rifiuta il caso, ma, sofisticamente (forse senza saperlo!), anche la Provvidenza), che afferma la necessaria «storicizzazione» della Chiesa (quindi il suo «adattamento al mondo»), ed ancora che:

«essere religiosi» significa «esercitare bene e giustizia», come non si è fatto nel «cattolicesimo» troppo preoccupato di «ossequiare il clero»… che c’è «salvezza fuori della Chiesa», senza precisare come e a quali condizioni e per merito di Chi!... e che la nuova religione è, fedeltà a quella di origine, precisando, però, che «nessuno ha la chiave… abbiamo da imparare dalle altre religioni», la «differenza è tra chi pensa e chi non pensa»… tale Mancuso, ex sacerdote, ora sposato con figli, si è voluto esprimere sulla triste vicenda della «pedofilia», lasciando trascrivere il suo pensiero nel menzionato quotidiano.

Ebbene, egli sostiene in breve:

1) che i vertici della Chiesa sapessero sicuramente di quei fatti incresciosi e che abbiano seguito una vera «strategia di insabbiamento».

Affermazione molto grave, gratuita e senza prove concrete. Sostenere pubblicamente una cosa del genere, necessiterebbe dal punto di vista scientifico/filosofico, di essere per lo meno supportato da argomenti seri e precisi;

2) che la struttura della Chiesa debba essere rivista e che sia auspicabile una riforma generalizzata con un nuovo Concilio Ecumenico.

Tipico anelito modernista di chi non si accontenta delle derive dell’ultimo Concilio, ma cerca di «andare sempre avanti», per confluire in un totale ed assoluto relativismo;

3) che, alla domanda del giornalista sulle questioni «marginali» , rispetto al cuore del Vangelo, su cui si intratterrebbe indebitamente la Chiesa (aborto, contraccezione, eutanasia, ecc…), il teologo risponde con un «ridimensionamento», di matrice tipicamente marxista, del ruolo della Chiesa di Cristo.

Anche qui il caro Mancuso dovrebbe spiegare per quale motivo sarebbe marginale, rispetto al Vangelo, la salvaguardia della vita degli innocenti uccisi nel grembo della madre; dovrebbe dirci, lui, quale sia questo «cuore» del Vangelo; dovrebbe in ultimo precisare per quale motivo la Chiesa non debba occuparsi delle questioni che lui (come il mondo) ritiene accessorie (ma assolutamente indispensabili per la salvezza delle anime!), forse perché il Santo Vangelo viene ricollocato, falsandolo, nella nicchia intimista ed anonima della sfera della coscienza?;

4) in ultimo, sul «perché» Mancuso «resti» cattolico (notare bene che anche il cronista sembra aver intuito una sorta di incoerenza di fondo), la risposta fornita è di un inquietante relativismo, la riscrivo in parte: «perché questa è la mia Chiesa, la Chiesa da cui vengo e a cui sono legato (…) come una famiglia in cui c’è un padre che comanda e viene ascoltato da un po’ di figli, mentre altri dicono ‘no, su questo sbaglia’. Si litiga, si discute: ma sempre all’interno della famiglia».

L’elemento che vincola alla Chiesa alla quale lui dice di appartenere (ma davvero vi appartiene?), consiste in una componente meramente «sentimentale»; eppure un teologo dovrebbe sapere che la Fede suppone un consenso/assenso assolutamente razionale; la Fede è meta-razionale, ma non per questo non utilizza tutte le facoltà dell’uomo; in caso contrario siamo nell’ipotesi del fideismo protestante (credere come atto di volontà, senza vaglio dell’intelletto). Sul fatto, poi, che la Chiesa sia una famiglia «democraticamente» intesa, c’è molto da dire.

La metafora da utilizzarsi è quella usata da Gesù: il Padre, che manifesta la sua volontà nel pensiero eterno della Chiesa, non può equivocarsi mai! Quindi occorre obbedire senza discutere né tanto meno litigare; lasciamo alle spesso inutili arene politiche, l’illusione della verità come incontro di consensi! La Chiesa manifesta la Verità eterna ed infallibile di Dio; o si crede a questo oppure è meglio «cambiare parrocchia»;

Alla luce di tale disvelamento delle posizioni di Mancuso, favorevole (a detta del medesimo articolista), tra l’altro, alla contraccezione, fecondazione assistita, eutanasia e via dicendo, è degno figlio di chi lo ordinò sacerdote (monsignor Martini), degno amico di chi lo accompagna nella stesura dei suoi testi (Augias) e non si vede la ragione per la quale debba essere considerato teologo cattolico, o forse, come dice anche padre Livio (3), neppure cristiano.

Non si vuole giudicare nessuno. Si richiede soltanto che chi debba essere maestro e professore delle «cose di Dio», sia coerente con quel che «deve» insegnare. La teologia non può mai essere un «libero pensiero», ma può e dovrebbe essere occasione di approfondimento di verità immutabili e non discutibili.

Ci si domanda per quale motivo l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano abbia acconsentito ad avere un cattedratico di tale estrazione culturale. Forse perché il rettore di questa università è don Luigi Maria Verzé, fondatore e presidente dell’Ospedale San Raffaele, è anch’egli, crediamo, modernista?! (4).

Ebbene, tali personaggi, tutti, sono estremamente «dannosi» alla formazione di futuri sacerdoti o anche semplicemente dei futuri cristiani; non obbediscono al Magistero perenne della Chiesa, e quindi a Cristo, ed insegnano a fare allo stesso modo; ciechi e guide cieche che menano alla morte.
Spiritualmente e metaforicamente parlando sono paragonabili a dei veri pedofili, che abusano del candore di anime innocenti (in formazione sacerdotale, per esempio), corrompendoli per i loro devianti capricci. Il teologo pedofilo non possiede infatti una matura consapevolezza del suo essere cattolico; resta legato alla sua smania di «applauso» del mondo, per essere diverso e «diversamente» (dalla Chiesa) vicino alla gente; la sua gloria è quella del mondo che lo osanna come «davvero comprensivo», tollerante e «finalmente moderno». Ama le anime dei fanciulli ai quali può impartire le sue «false lezioni d’amore».

Ebbene, se dei pedofili occorre liberarsi obbligatoriamente, ci si liberi pure e definitivamente (privandoli di ogni titolo accademico e scomunicandoli, se necessario) di chi, professore e teologo, scandalizza le anime!

Stefano Maria Chiari



1) www.youtube.com/watch?v=yibt2osN8wE
2) Leggiamo da wikipedia: Vito Mancuso (Carate Brianza, 9 Dicembre 1962) è un teologo italiano. È docente di Teologia presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ed editorialista de «La Repubblica». Nato da genitori siciliani, è dottore in teologia sistematica. Dei tre gradi accademici del corso teologico, ha conseguito il diploma di laurea breve presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano, la laurea specialistica presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale San Tommaso d’Aquino di Napoli, il dottorato a Roma presso la Pontificia Università Lateranense…
3) Si veda il video: www.youtube.com/watch?v=vF1-0bs6wNM;
4) Non ci interessa lo spessore morale di questa persona; vorremmo soltanto avere risposta a quanto chiediamo; in «giacca e cravatta» con Berlusconi: www.youtube.com/watch?v=8QwkxDTQlOk


La casa editrice EFFEDIEFFE, diffida dal riportare attraverso attività di spamming e mailing su altri siti, blog, forum i suddetti contenuti, in ciò affidandosi alle leggi che tutelano il copyright ed i diritti d’autore.


 
Nessun commento per questo articolo

Aggiungi commento


La Dittatura Terapeutica
L’unica ed estrema forma di difesa da questo imminente, sottovalutato, tragico pericolo particolarmente grave per l’Italia, è la presa di coscienza
Contra factum non datur argomentum
George Orwell con geniale e profetico intuito, previde l’oscuramento delle coscienze, il tramonto della civiltà, l’impostura e apostasia dalla verità che viviamo, quando scrisse “nel tempo...
Libreria Ritorno al Reale

EFFEDIEFFESHOP.com
La libreria on-line di EFFEDIEFFE: una selezione di oltre 1300 testi, molti introvabili, in linea con lo spirito editoriale che ci contraddistingue.

Servizi online EFFEDIEFFE.com

Archivio EFFEDIEFFE : Cerca nell'archivio
EFFEDIEFFE tutti i nostri articoli dal
2004 in poi.

Lettere alla redazione : Scrivi a
EFFEDIEFFE.com

Iscriviti alla Newsletter : Resta
aggiornato con gli eventi e le novita'
editorali EFFEDIEFFE

Chi Siamo : Per conoscere la nostra missione, la fede e gli ideali che animano il nostro lavoro.



Redazione : Conoscete tutti i collaboratori EFFEDIEFFE.com

Contatta EFFEDIEFFE : Come
raggiungerci e come contattarci
per telefono e email.

RSS : Rimani aggiornato con i nostri Web feeds

effedieffe Il sito www.effedieffe.com.non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata", come richiede la legge numero 62 del 7 marzo 2001. Gli aggiornamenti vengono effettuati senza alcuna scadenza fissa e/o periodicità