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Chemtrails - Scie chimiche
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Dopo un mio primo tentativo di scrivere sulle scie chimiche (tentativo che poi la Redazione giustamente fu costretta a rimuovere a causa di una citazione un po’ compromettente ripresa da un sito web di pubblico accesso sugli effetti devastanti delle scie per la salute dell’uomo), mi accingo a scrivere dell’argomento, consapevole della delicatezza e dell’oscurità nella quale la materia è completamente immersa. I condizionali utilizzati sono d’obbligo. Lascio alcuni spunti di riflessione.

L’esistenza delle scie credo appartenga alla certezza e non possa essere messa in dubbio, se non da inaspettatamente disinformati (non so se in buona o mala fede, non mi interessa!) come Travaglio e Grillo (su youtube per trovare riscontri in merito). Basta infatti alzare gli occhi al cielo! o constatare, per avere un feedback nei media, la presenza subdola ed inspiegabile delle suddette scie anche nei cartoon della Disney o della DreamWorks (Cars è inflazionato! Oppure vedasi: La gang del bosco), per domandarsi il perché (se non esistono!) si scomodino addirittura case cinematografiche destinate ad un pubblico di fanciulli!

Ieri (7 settembre) per esempio, lo spettacolo su Roma era agghiacciante: un reticolato numerosissimo di strisce nuvolose creava una ragnatatela che, col passare delle ore, mutava in un fosco paesaggio celtico il sereno del giorno mediterraneo. Sugli effetti delle scie chimiche è possibile leggere molto on line.

Alcuni ritengono di rinvenire le prove di un inquinamento terrestre. In particolare, si dice, metalli pensanti sarebbero sparsi sul territorio per impoverire culture e coltivazioni, per togliere la luce del sole e per contaminare e provocare piogge, con l’effetto non secondario di intossicare le persone (a tutto vantaggio delle case farmaceutiche, che vivono del business del cronico, del quale a Dio piacendo scriveremo in dettaglio).

Altri effetti voluti (i peggiori) sarebbero legati al controllo e monitoraggio delle attività umane nonché degli eventi sismici e catastrofici (terremoti procurati) con la collaborazione del noto, HAARP, gigantesco sistema di antenne ubicate a Gakona (Alaska, ma esisterebbero impianti simili in molte regioni del mondo!) ritenuto potente arma per le manipolazioni climatiche e tettoniche, la cui esistenza tuttavia sarebbe ufficialmente finalizzata allo studio della ionosfera.

Sulla base di talune investigazioni scientifiche, esiste una relazione tra risonanza Schumann, la pulsazione naturale della Terra, e l’inquinamento elettromagnetico. Quello che però mi interessa mettere in evidenza è che le scie chimiche sarebbero null’altro che una sorta di rete metallica idonea ad interferire con il nostro campo magnetico personale (definito con l’acronimo CEI: campo elettromagnetico informato). Lo scopo ultimo dell’elettrosmog sarebbe quindi quello di interferire sulla persona umana, deviandone comportamenti o devastandone la salute ed il delicato equilibrio psicofisico.

Lo strumento per mettere in opera quanto detto sussisterebbe nel tentativo di saturare il genere umano di certi particolari metalli pesanti al fine di farlo meglio interferire con il campo elettromagnetico circostante, secondo la volontà di occulti manipolatori.

Da centri come HAARP, partirebbero degli adeguati segnali elettromagnetici che, combinandosi con le pozioni magiche velenose sparse nei cieli e da noi inalate e respirate, causerebbero un controllo della sfera personale della coscienza, attraverso un’interferenza con le onde cerebrali (alfa, beta, gamma).

Il fine? Trasformare ognuno in una specie di palmare wireless ambulante (database o link di una luciferina rete globale?) che obbedisca pedissequamente agli stimoli ordinati.

Convincono queste teorie?

Solo in parte. Se fosse vera la capacità di manovrare le coscienze, perché tanto insistere sulla dissonanza cognitiva, tanto utilizzata dai media a tutti i livelli, che vuole essenzialmente convertire i cuori al male? Che bisogno ci sarebbe, se fosse azzerato il libero arbitrio?

Forse la verità è nel mezzo. Forse il tentativo dei poteri occulti, che vuole portare l’uomo alla propria distruzione, mediante complicità al male dell’intero genere umano (illudendosi in tal modo di guadagnarci qualcosa) passa anche per modalità di controllo alle quali tuttavia è possibile sfuggire attraverso pratiche ascetiche e di preghiera.

Non c’è nulla di certo in materia. Sappiamo soltanto che le forze del male non prevarranno e che l’uomo non potrà mai essere tentato oltre le proprie forze. Libertà massima si trova e si troverà sempre nella preghiera autentica e nel totale rinnegamento di sè.

Quanto alla colpa personale: se non esiste consapevolezza del male, esso non è imputabile, ma certamente resta un male: uccidere un uomo è un male, se lo si fa senza coscienza, non si è colpevole, ma il male resta. Il cristianesimo rende capace di libertà vera e di riparazione e redenzione dal male. Non per merito dei suoi seguaci, ma soltanto di coloro che da Cristo attingono l’infinito serbatoio della misericordia divina, divenendo, nella migliore delle ipotesi, da assetati dissetati a sorgenti che zampillano per la vita eterna.

Su questo… in seguito ed altrove.

Stefano Maria Chiari



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