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America S.p.A. : Terra del Regno Fascista
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Benito Mussolini ha detto : "Il Fascismo si dovrebbe più opportunamente chiamare 'Corporativismo', perchè è la fusione di potere statale e privato."

Questo modello di fascismo economico fu adottato negli anni 30' da Germania ed Italia e, quello che vi propongo, è che un analogo matrimonio fra poteri statali e privati abbia avuto luogo qui, negli Stati Uniti.

Vi suona come una discussione priva di basi ? Permettetemi di concretizzarla con cenni storici.

Negli anni 30', una forma di Corporativismo ha iniziato ad infettare la nostra repubblica, si è propagata nascosta nella definizione eufemistica di "capitalismo programmato" ed è stata acclamata come una inevitabile e desiderabile evenienza. Nel 1936, Lawrence Dennis pubblicò The Coming American Fascism , un libro polemico che contestava che lo "spirito nazionale" sarebbe stato rinvigorito dall'adozione, in America, di rigorosi regolamenti per il settore pubblico abbinati ad un protezionismo "sacrale" nei confronti dei poteri privati. Comunque Dennis riteneva che il fascismo economico avrebbe dovuto vedersela con un ostacolo fondamentale.

Scriveva Dennis : "Non si ripeterà mai abbastanza spesso che quello che impedisce una sufficiente regolamentazione del settore pubblico è dato dalle norme di legge liberali e dalle garanzie costituzionali relative ai diritti privati."

Dennis traccia poi un ritratto, lungo il tempo, del tradizionale modello di governo repubblicano d'America, facendone una caricatura tipo un datato "Americanesimo del 18° secolo " che verrà poi sostituito da "imprese per il benessere pubblico ed il controllo sociale" ( come dire:  fascismo economico ).

Proseguendo nell'esporre i prerequisiti per la ristrutturazione dell'America in senso corporativo, Dennis scrive : "(Il fascismo economico) non accetta il dogma liberale che vede affidata la sovranità, nel mercato libero,  al consumatore od al commerciante... e men che meno considera che la libertà di mercato, e l'opportunità di approfittare della competitività, siano diritti individuali.  Tali decisioni dovrebbero essere invece prese da una 'classe dominante', da una 'elite'."

Lo smantellamento dei "dogmi liberali" americani sarà quindi facilitato dalla Grande Depressione e dal New Deal di Franklin D. Roosvelt, che si oppongono al fatto che "le restrizioni governative da qui in avanti debbano essere accettate non per intralciare l'individualismo ma per proteggerlo." FDR piazzò con successo la sua Amministrazione di Ripresa Nazionale e le sue argomentazioni erano intrise di vetusta semiotica orwelliana.  In essenza, FDR stava presentando lo statalismo come una forma di individualismo salvifico.

Dato l'imperativo statalista della subordinazione dell'individuo alla collettività, questa tesi sarebbe dovuta risultare irrimediabilmente difettosa. Ma allora, cosa diavolo stava veramente proponendo Roosvelt ?

Alla domanda, forse aveva già dato risposta Mussolini, quando aveva detto : "Se liberalismo classico si scrive individualismo, fascismo si scrive governo."

Dipingendo lo stato come un artificiale salvatore dell'individuo, Roosvelt stava di fatto potenziando l'antitesi stessa dell'individualismo.  L'ambiguo parlare di Roosvelt funzionò e l'America fu messa sulla strada dello statalismo, che è il precursore del Corporativismo. L'Amministrazione di Salvezza Nazionale sarà successivamente giudicata incostituzionale, ma non prima di aver lasciato il suo marchio indelebile nel governo federale americano.  Di converso, il lievitante governo federale si è gradatamente sposato cogli interessi delle corporations che non sono elette dai - nè devono rispondere ai - cittadini.

E l'ascesa del Corporativismo continua senza rallentamenti. Oggigiorno, in Iraq ci sono più uomini delle ditte private che hanno ricevuto appalti goevrnativi, che non soldati americani. Una di questa imprese appaltatrici è l'Hallliburton, una ditta texana in precedenza proprietà del Vice-Presidente Dick Cheney. Nella maggior parte dei casi, questi appaltatori privati avevano praticamente ricevuto nelle mani miliardi di dollari, direttamente dal governo degli Stati Uniti.

Suddiviso in monopoli stabiliti dal governo, l'Iraq è diventato il terreno d'azione dei predatori di guerra. Attualmente, ci sono 70 cause contro appaltatori in Iraq, ma, in base agli ordini USA, ogni discussione sulle accuse viene imbavagliata e finchè ci sarà questa amministrazione di George W. Bush, così saldamente radicata a Washington, c'è ben poca speranza che vengano rimossi questi ordini di mettere il bavaglio. Nel frattempo, non un singolo appaltatore privato è stato portato in tribunale con l'accusa di cattiva amministrazione o di frode.

Secondo un recente sondaggio della CNN [ articolo dell'11 luglio 2008, ndt ], il 69% degli Americani ritiene che i Padri Fondatori sarebbero molto scontenti della condizione dell'America. Qualcuno sa perchè ? Il sistema che essi hanno strenuamente lottato per creare è stato rapidamente soppiantato dalle prerogative del Regno Corporativo.

Phillip D. Collins | 11 luglio 2008

Tradotto per EFFEDIEFFE.com da Massimo Frulla


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