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I soldi della Lega Nord? Finiscono investiti in Tanzania
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di Alessandro Madron
commento di Maurizio Blondet


Un articolo del Secolo XIX ricostruisce gli investimenti del Carroccio. Norvegia, Cipro e anche il continente nero la destinazione del denaro, movimentato dal tesoriere Belsito. Polemiche della base nel partito che oggi riunisce la segreteria. Salvini: «Le sezioni fanno fatica a pagare l’affitto. Mi auguro che ci sarà una spiegazione per ogni quattrino».

C’è aria di burrasca nella Lega Nord dopo la diffusione delle notizie sui giri di denaro che hanno interessato i conti del partito, documentati con dovizia di particolari in un articolo pubblicato domenica sul Secolo XIX. Di questi soldi, provenienti dai rimborsi elettorali, tanti nel movimento non sapevano nulla e probabilmente sarà la segreteria politica in programma per oggi nella sede milanese del Carroccio a chiarire la faccenda.

Negli ultimi giorni dell’anno appena concluso, un conto da 10 milioni di euro, gestito direttamente dal segretario amministrativo federale del Carroccio Francesco Belsito, è stato letteralmente prosciugato e i soldi sono stati investiti in gran parte all’estero tra Norvegia, Cipro e Tanzania.Stando alla ricostruzione del quotidiano genovese, i movimenti-base dei soldi leghisti verrebbero gestiti attraverso diversi conti correnti ordinari nelle varie filiali del Banco Popolare, i movimenti straordinari sarebbero invece coordinati da Banca Aletti.

«I movimenti-base – si legge nell’articolo di Mari – sono vistosi spostamenti, in entrata e in uscita: nell’ultimo semestre dai soli conti liguri sono stati trasferiti almeno 700 mila euro ad altri conti della Lega Nord, sono stati emessi almeno 450 mila euro in assegni circolari e lo stesso Belsito ha ritirato in contanti almeno 50 mila euro».

Per quanto riguarda invece il fitto programma di investimenti leghisti andato in scena tra il 15 e il 30 dicembre scorsi le cifre sono ancora più corpose. Il primo movimento porta dritti a Cipro: «1,2 milioni di euro dalla Lega Nord per l’acquisto di quote del fondo ‘Krispa Enterprise ltd’. Il fondo è basato a Larnaca, città turistica della costa meridionale, vicina al confine con Cipro Nord». Passa qualche giorno e un’altra parte dei fondi del partito di Bossi partono alla volta del nord Europa: «7,7 milioni di corone norvegesi (poco più di un milione di euro) vincolato per sei mesi a un interesse del 3,5%». L’ultimo spostamento di danaro ordinato da Genova è quello per «il collocamento dei 4,5 milioni di euro per un’operazione in Tanzania». Quest’ultimo investimento, sempre stando alla ricostruzione del Secolo XIX, coinvolgerebbe anche il consulente finanziario Stefano Bonet, il cui nome è legato anche ad un rocambolesco fallimento societario risalente al 2010, oltre ad essere in affari con l’ex ministro Aldo Brancher (che si è dimesso dopo 17 giorni perché indagato sulle scalate ad Antonveneta).

Francesco Belsito, plenipotenziario tesoriere del Carroccio legato con un filo diretto al Capo, Umberto Bossi, «ha puntualizzato che queste informazioni sono una grave violazione della privacy e delle regole bancarie», spiegando di non conoscere nel dettaglio le operazioni, perché, dice, «noi ci affidiamo a banche e promotori di cui ci fidiamo. Non sono operazioni in paradisi fiscali ma investimenti alla luce del sole. Noi investiamo con concretezza, ci fidiamo dei nostri consulenti e scegliamo le cose migliori».

Inutile dire che la notizia non è stata accolta con entusiasmo in casa leghista dove c’è già chi auspica una spiegazione, come l’eurodeputato Matteo Salvini, che ricorda: «Ci sono diverse sezioni che chiedono 100 euro ai militanti per pagare l’affitto a fine mese. La Padania, il nostro quotidiano, versa in difficoltà economiche che tutti conoscono. E poi leggiamo della Tanzania… Spero, per rispetto dei militanti, che ci sarà una spiegazione per ogni quattrino speso».

Fonte >  Il Fatto Quotidiano | 11 gennaio 2012


Troppi soldi
, davvero troppi

Tre commenti bisogna assolutamente fare a proposito dei milioni che la Lega ha investito in Tanzania, Cipro, Norvegia.

Primo
: troppi soldi alla politica. Questa è la prova plateale, ridicola e schifosa. I cosiddetti «rimborsi elettorali» che i partiti si aggiudicano d’accordo e d’amore, in piena atmosfera bi-partisan, superano di molto le reali spese elettorali; anche di dieci volte. Così, i partiti hanno gli stessi problemi dei ricchi: dove impiegare i milioni, in questi tempi di crisi generale in cui gli investimenti sicuri non danno interessi, e quelli con alti interessi non sono affatto sicuri? Così mettono i soldi nostri, di noi contribuenti, in Tanzania (rendono bene) in Norvegia (rendono poco ma sono sicuri) eccetera.

Soluzione: come minimo, che i rimborsi elettorali siano pari alle spese documentate sostenute per le elezioni. I partiti non devono avere tesoretti segreti, non hanno bisogno di accumulare, dato che ogni anno ricevono soldi come «contributi» dallo Stato. È per il loro bene, togliergli il grattacapo da ricchi, di non sapere dove piazzare i milioni.

Secondo
: di quel tesoretto della Lega, apparentemente alcuni dei più alti dirigenti della Lega (Maroni ad esempio) non sapevano niente. Il ragguardevole malloppo era nella disponibilità esclusiva del «Cerchio magico», ossia il gruppo di intimi che cambia il pannolone a Bossi, una mezza dozzina di Rasputin della Valpadana in sedicesimo, che godono della sua fiducia perchè lo adulano: «Che bel pannolone hai! Come sei maschio! E astuto! Che mente sopraffina! Il nostro Caro Leader!». E così gli fanno credere quello che vogliono. Del Cerchio fa parte il tesoriere Belsito, quello che – coi soldi dei rimborsi elettorali, ossia nostri – ha «a disposizione» una Porsche Cayenne. Il potere del «Cerchio Magico» sta nella circonvenzione dell’incapace, e nei soldi: loro si sono accaparrati i milioni, mentre la Lega, le sezioni, il giornale, è a secco. E la battaglia che si apre all’interno della Lega ha quello come pegno: non secessione o federalismo, non immigrati no o immigrati sì, non grandi progetti per il Nord, ma i soldi. Soldi, soldi, soldi.

Terzo
: Non si creda che sia solo la Lega. Tutti gli altri partiti estraggono dalle nostre tasche rimborsi elettorali superiori anche dieci volte alle spese reali, quindi tutti i partiti hanno lo stesso problema dei ricchi: dove investire il sovrappiù, il grasso che cola? I leghisti del «Cerchio Magico» si sono fatti scoprire perchè sono i più stupidi. Quanti milioni e dove li hanno messi gli altri partiti, PdL, PD, UDC, eccetera, non lo sapremo probabilmente mai. Il problema è sempre quello: troppi soldi. Dargliene meno. Molto meno.

Infine, una quarta considerazione, piccola piccola
: Equitalia e il suo governo Monti-la-Torchia hanno voluto abolire il segreto bancario, vogliono sapere ogni minimo movimento di tutti i nostri conti correnti. Nel governo La Torchia c’è la volontà di abolire il contante, perchè – dicono – gli evasori agiscono così, sfuggendo all’occhiutissimo fisco. Per questo alcuni milioni di pensionati minimi dovranno aprire un conto corrente, non potranno più avere la pensione in denaro sonante. Siamo al punto che se passi il confine svizzero con una banconota da 500, la Finanza minaccia di sequestrarla, in ogni caso hai dei guai a non finire. E se fai la spesa pagando con la banconota grossa, devi giustificarti, anche il negoziante ti guarda come se fossi un membro della Sacra Corona Unita. Insomma, lo Stato ti spia e ti sospetta per 500 euro, incita la cosiddetta «opinione pubblica» a denunciare i nemici del popolo evasori che pagano in contanti, e poi si vede un partito politico che sposta 7 milioni di euro in Tanzania, senza che Equitalia si accorga di nulla.

Commento finale
: si applica a noi, ormai, la barzelletta che circolava in Romania ai tempi di Ceausescu e della miseria nera.

Domanda: «Che cosa è lo Champagne?»

Risposta: «Lo Champagne è il vino che il popolo romeno beve abitualmente, tramite i suoi rappresentanti».


Maurizio Blondet




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