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Prepararsi al collasso imperiale (parte II)
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Dmitri Orlov continua il suo confronto fra USA ed URSS sotto l’aspetto della «preparazione al collasso dell’impero».

Alimentazione


    

- Orticelli familiari   |   Supermercati

- Riserve di cibo locali   |   Cibo spedito in camion

- Cultura della cucina casalinga   |    Cultura del McDonald

- Fisicamente attivi   |   Obesità epidemica

- Rovistano fra gli scarti   |   Aspettano di esser nutriti

«Il settore agricolo sovietico», spiega Orlov, «era notoriamente inefficace. Molti coltivavano il proprio cibo anche in periodi relativamente prosperi. C’erano depositi alimentari in ogni città, riforniti da un piano statale. Pochissimi i ristoranti, le famiglie cucinavano e mangiavano a casa. Fare la spesa era cosa laboriosa, e comportava portare borse pesanti. Qualche volta, era come andare a caccia – ‘puntare’ quell’irraggiungibile taglio di carne dietro il banco di una bottega. Dunque, la gente era ben preparata a ciò che stava per accadere».

«In USA, la gente per lo più trae il suo nutrimento dai supermarket, che sono riforniti da lunghe distanze con camion frigoriferi. E molti non si danno pena di fare la spesa, e mangiano i prodotti della ristorazione rapida. Quando poi cucinano, raramente, di rado partono dagli ingredienti naturali. Ciò si vede dalla taglia della nazione. La massima parte di questi ciccioni che si limitano a spostarsi da e per la loro auto, non sembrano preparati a quello che accadrà. Se dovessero cominciare a vivere come i russi, si spaccherebbero le ginocchia».

Sanità

    

- Pubblica   |    Privata

- Cure di base gratis   |   Medicina da profitto

-Focalizzata sulla prevenzione   |    Focalizzata su geriatria, oncologia, chirurgia plastica, psicofarmacologia, ecc.


«Il governo sovietico ha profuso risorse in programmi di vaccinazione, nel controllo delle malattie infettive e nelle cure di base. Gestiva direttamente un sistema di cliniche di Stato, ospedali e sanatori. I pazienti con affezioni molto gravi o croniche avevano ragione di lagnarsi, e dovevano pagarsi le cure private – se avevano i soldi».

«In USA, la medicina si pratica per profitto. Come tutto. Sono veramente pochi i campi in cui gli americani rifiutano il profitto come motivazione. Il guaio è che una volta saltata l’economia, salta anche il profitto, e di conseguenza saltano i settori e i servizi che contribuiva a motivare».

Istruzione

     

- Pubblica e gratuita   |   Prestiti (schiaccianti) per studiare

- Otto livelli generalmente sufficienti   |   12+4 anni che producono molti analfabeti

- I bambini vanno a scuola a piedi   |   Bambini a scuola in auto.

- Piccole scuole di quartiere   |   Immense scuole urbane

- Cultura diffusa   |   Diffusa ignoranza

«Il sistema educativo sovietico era generalmente eccellente. Produceva una popolazione prodigiosamente istruita e parecchi grandi specialisti. L’educazione era gratuita a tutti i livelli, e l’insegnamento superiore pagava a volte borse di studio, e forniva vitto e alloggio. Il sistema educativo s’è mantenuto bene dopo il crollo dell’economia. Il guaio era che gli studenti non avevano speranza di lavoro dopo la laurea. Molti si sono sviati».


«Il sistema d’insegnamento superiore USA è buono in molte cose: ricerca industriale e statale, sport di squadra, fomazione professionale... L’insegnamento primario e secondario non riesce a compiere in 12 anni quel che la scuola sovitica faceva in  otto. La scala e i costi di queste istituzioni risulterà insostenibile dopo il collasso».

Energia


    

- Autosufficienza   |   Importa il 65% del greggio

- Surplus esportato   |   Produzione interna calante

- Proprietà di Stato    Privata

- Controllo dei prezzi     Profittatori

- Razionamenti   |   «Crisi di mercato»


Commento di Orlov: «L’URSS non aveva bisogno di importare energia. Il sistema di produzione e distribuzione ha vacillato, ma non è mai collassato. Il controllo dei prezzi ha consentito di avere la luce accesa anche quando infuriava l’iper-inflazione».

«In USA: i mercati non regolati sviluppano caratteri perniciosi quando si creano penurie di merci-chiave. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il governo americano comprendeva tutto ciò, e razionava ragionevolmente molte cose, dalla benzina ai ricambi per biciclette. Ma è stato molto tempo fa. Da allora, l’inviolabilità dei mercati non regolati è divenuta un articolo di fede».

Conclusione:


LUnione Sovietica era molto meglio preparata al crollo economico che gli Stati Uniti

Per di più, «in termini di composizione razziale ed etnica, gli Stati Uniti somigliano più alla Yugoslavia che alla Russia (...) e le società etnicamente mischiate hanno tendenza ad esplodere». Inoltre, quanto a religione, «l’URSS era relativamente sprovvista di sette apocalittiche del giudizio finale», come nell’America dei cristiani rinati e loro telepredicatori che aspettano la «rapture» dei buoni. «Pochissimi russi auspicavano che una palla di fuoco atomico grande come il pianeta annunciasse il ritorno del loro Salvatore. Ciò è stata una benedizione».

Sono due differenze non da poco, e non certo a favore dell’ultima superpotenza rimasta.

In compenso, c’è una identità fra i due imperi, un settore dove l’America è alla pari con l’URSS nella corsa al crollo: la politica nazionale.

    

- Paralisi ideologica   |   Paralisi ideologica

- Il Partito Comunista   |   Il Partito capitalista e l’altro partito capitalista

- Capace di schiacciare la contestazione   |   Capace di ignorare la contestazione

- Ha nascosto i conti   |   Ha truccato i conti

«Il Partito comunista offriva una sola pillola amara. I due partiti capitalisti offrono la scelta fra due ‘placebo’. L’ultima innovazione è l’elezione per fotofinish, dove ciascun partito compra il 50%  dei voti, e il risultato è deciso dal rumore statistico, come un coniglio dal cappello. La maniera americana di trattare la dissidenza è certo la più avanzata: perchè sbattere in galera i dissidenti, quando li si può lasciar gridare quanto vogliono?».

Il metodo americano alla contabilità è più sottile e sfumato di quello sovietico. Perchè fare di una statistica un segreto di Stato, quando la si può falsare in modo oscuro? Per esempio: l’inflazione viene ridotta sostituendo, nel paniere, l’hamburger alla bistecca, così da non far aumentare le pensioni legate al costo della vita.

Ecco un consiglio generale «sperimentato» nella pratica ed efficace riguardo alla politica; garantito per una qualunque superpotenza in corso di collasso:

1) Non prestate alcuna attenzione ai politici nazionali – ciò non fa che incoraggiarli. Sono una distrazione colossale. Restate focalizzati.

2) Non prendeteli nemmeno in giro (per quanto la cosa sia tentatrice). Se li ignorate del tutto, si cancelleranno dal paesaggio più velocemente.

3) Aleksandr Solgenitsyn (premio Nobel per la letteratura nel 1970) aveva creato un detto pratico che lo ha aiutato a sopravvivere nel Gulag. Potrebbe essere d’aiuto anche a voi:

«Non credete loro, non li temete, non chiedete loro niente».

Seguono  alcuni consigli «fai-da-te» per colmare il gap del crollo:

«Non alimentate i fuochi della prosperità economica. Ritirate il vostro denaro dai mercati finanziari, ritiratelo dalla circolazione. Eliminate l’indebitamento e riducete la vostra dipendenza da un salario costante».

«Non vi affaticate per il successo economico, ottimizzate un massimo di tempo libero, d’indipendenza e di limitazione di responsabilità. Non lavorate troppo nè troppo a lungo».

«Non partecipate all’economia senza necessità. Comprate il meno possibile. Riutilizzate quanto possibile. Riducete i bisogni fisici. Fate dei piani per ridurli anche di più».

Ancora:

«Il crollo sovietico fu assolutamente orribile per la maggior parte della gente. Molti sono morti. Quando questa economia crollerà, sarà ancor peggio».

«Ci sono voluti dieci anni alla Russia per rimettersi. Agli USA mancheranno alcune delle risorse che hanno permesso alla Russia di rimettersi in piedi: energia da esportare, vicini economicamente intatti».

Ma da questo crollo epocale, con le tragedie umane che ne sono seguite, Orlov ricava paradossali motivi di speranza:

«L’economia industriale moderna non è necessaria per una crescita culturale e spirituale, e al punto in cui è minaccia la sopravvivenza umana».

«Contare su istituzioni condannate è nocivo. Il governo è già ora inutile. Il settore commerciale diverrà ben presto inutile. Perchè vi saranno inutili, potete cominciare in anticipo a rendervi inutili per essi».

«Lasciar crollare una cosa condannata è bene».

Conclude Dmitri Orlov: «Nonostante tutto, credo  che in ogni epoca e in ogni circostanza, la gente possa trovare non solo i mezzi ed una ragione di sopravvivere, ma anche il risveglio, l’autorealizzazione, e la libertà. Se possiamo trovarle anche dopo il crollo dell’economia, perchè non cominciare a cercarle oggi?».

(fine)

(Closing the 'Collapse Gap': the USSR was better prepared for collapse than the US)

Maurizio Blondet




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