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Brevi puntualizzazioni su Radio Maria
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Molti lettori, anche privatamente, mi sollecitano pareri su Medjugorie e su Radio Maria sostenendo  molte argomentazioni vere e comunque da tenere in considerazione per arrivare a valutazioni prudenziali.

Come ho detto, personalmente non sono affatto «negazionista» a priori. Anzi, dirò che non è estraneo l’evento bosniaco al mio personale cammino. Ma, obbediente a Santa Romana Chiesa, lascio del tutto aperta la questione.

Per quanto riguarda padre Livio, non ho nessuna personale prevenzione contro di lui. Però da vecchio ascoltatore della sua emittente ho dovuto, con grande dispiacere e rammarico, constatare che soprattutto nel periodo apertosi con l’11 settembre, lo stimato sacerdote, a mio giudizio, si è fatto prendere un po’ troppo da una ansia «millenarista» che lo ha portato ad interpretare gli eventi in termini manichei.

Come ho già detto ad un altro amico, se è vero che il terrorismo, islamico o comunque si proclami, è farina del sacco di satana, è pur vero che le responsabilità del mondo occidentale (ossia – non dobbiamo dimenticarlo mai, per favore! – del mondo, non solo «massonico-giacobino» ma anche «anglo-americano», che da cinque e con maggior intensità da due secoli a questa parte ha distrutto la Cristianità) sono tantissime, anche come causa della reazione, anche di quella violenta, dei popoli non occidentali alla protervia dell’Occidente. Questo Occidente, «esportatore di democrazia», è lo stesso basato sulla speculazione finanziaria, delle «grandi gesta» delle quali il direttore Blondet ci informa quotidianamente. La speculazione finanziaria è alla radice delle guerre umanitarie per l’esportazione delle democrazia, messe in atto dall’Occidente post-cristiano, le quali servono da un lato a portare proventi alla stessa speculazione, al capitalismo terminale, e dall’altro ad imporre strategie geopolitiche che con la Giustizia, quella vera, quella di Dio, non hanno nulla a che fare.

Con il controllo delle risorse energetiche ed economiche, invece, sì! E molto! Visto che stiamo ragionando con un taglio escatologico, forse sarebbe il caso di ricordare il «sapore finanziario» di quel passo dell’Apocalisse che descrive il potere mondiale anticristiano come un potere finanziario che imporrà a tutti un marchio senza il quale nessuno potrà vendere o comprare.

Non credo che un passo del genere si riferisca al terrorismo islamico. Quel che rimprovero all’emittente di padre Livio è proprio questo totale mutismo su questi altri aspetti del mistero di iniquità. Un mutismo che ha, purtroppo, il sapore dell’ipocrisia e, peggio, della «cattività».

Credete davvero che una emittente che è diventata un vero e proprio network planetario, con i costi che ciò comporta, possa reggersi solo sulle offerte degli ascoltatori (alle quali ho in passato contribuito anche io)? Del resto le offerte sono sempre commisurate alle possibilità degli offerenti. Chi come lei e me non può di più si limiterà a qualche decina di euro. Ma altri? E questi altri poi influiscono o meno sulla linea, diciamo così, «politico-editoriale»? Il che, d’altro canto, non inficia per nulla il buon lavoro spirituale che padre Livio e la sua emittente fanno.

La Vergine Maria e la Provvidenza, per giungere dove Dio vuole, sanno usare tutti i mezzi umani, anche quando gli uomini credono di perseguire anche altri obiettivi. Solo che, insieme a quel buon lavoro, per quell’emittente, a volte, passano anche messaggi manichei da «scontro di civiltà» che, credo, con gli appelli alla Pace della Regina della Pace non hanno nulla a che fare.

Ho personalmente sentito trasmissioni nelle quali si dipingevano quadretti edificanti, ma assolutamente infondati, relativi ad una presunta «santa alleanza» tra Reagan/Bush e Giovanni Paolo II per far trionfare l’Occidente sui suoi nemici o nelle quali ex sessanttotini oggi neocons, come Paolo Sorbi, a suo tempo proveniente dalla facoltà di sociologia di Trento (fucina del catto-comunismo), ma oggi vicino all’ex ministro Buttiglione, inneggiavano in modo esagitato, tanto da costringere la redazione dell’emittente ad intervenire in diretta chiedendo al Sorbi di darsi una calmata, allo Stato di Israele ed alla sua politica giustificata come punta di penetrazione della civiltà occidentale nel mondo della «barbarie islamica».

Ho detto che quando si tratta di escatologia bisogna stare molto attenti per evitare l’erronea prospettiva di identificare il «male assoluto» in modo parziale, assolvendo dal suo influsso questa o quella delle parti in gioco.

Il mistero di iniquità è qualcosa che attiene al peccato che attanaglia il cuore umano e quindi può manifestarsi in chiunque ed ovunque. Non esistono Stati, regimi o civiltà del tutto immuni dall’influsso del peccato come non esistono Stati, regimi o civiltà del tutto sante. A ragionare in questi termini, ossia identificando di volta in volta il «male assoluto» solo nel proprio avversario politico o storico, è proprio la mentalità americana di radici puritane, che, infatti, ha addossato l’etichetta di «anticristo» a chiunque si opponeva al «destino manifesto» della nazione americana, alla presunta «missione divina» assegnata all’America (Dio la missione di portare a Sè tutti i popoli l’ha assegnata solo alla Chiesa, che non è una «nazione»!).

La prima vittima storica della «crociata missionaria americana», non lo dovremmo mai dimenticare, è stato il mondo cattolico-ispanico, in nome della lotta protestante all’oscurantismo papista. Poi, un po’ alla volta, è toccato a tutto il resto del mondo.

Ora se quello anticristiano deve essere un potere mondiale, dove possiamo vederlo oggi maggiormente e concretamente all’opera? Nei sogni del califfato universale di Osama Bin Laden, che sono solo sogni senza concretezza storica, o nel potere globale dell’Occidente americanocentrico, nato dalla rivolta luterana, che è invece un potere del tutto realizzato ed assolutamente concreto?

Auguro ai lettori una Buona Santa Pasqua, e li saluto con amicizia.

Luigi Copertino


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