Gates conferma: contatti con talebani
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Gates conferma l'enorme fallimento della guera in Afghanistan

NEW YORK
- Il segretario alla Difesa americano, Robert Gates, ha detto oggi  alla Cnn che il Dipartimento di Stato, insieme alle autorità di altri paesi, sta conducendo delle trattative con i talebani in Afghanistan, confermando quanto anticipato ieri dal presidente afgano Hamid Karzai.

Potrebbero, però, trascorrere mesi prima che diano frutti gli sforzi per raggiungere un accordo di pace, ha detto il segretario alla Difesa, che lascerà l'incarico a fine mese. Gates ha confermato che, nelle ultime settimane, ci sono stati contatti tra i talebani e gli Stati Uniti, guidati dal dipartimento di Stato: ''Ci sono stati contatti esplorativi da parte di un certo numero di Paesi, compresi gli Stati Uniti. Ma direi che, in questa fase, sono molto preliminari'', ha osservato, in un'intervista alla Cnn. Le parole del ministro della Difesa arrivano il giorno dopo quello in cui il presidente afghano, Hamid Karzai, ha annunciato che gli Usa sono in contatto con i talebani, una sorprendente ammissione pubblica di un'iniziativa di pace finora circondata da assoluta segretezza.

Per il segretario alla Difesa ora è fondamentale capire ''chi rappresenta davvero i talebani'', prima di avviare discussioni, anche perché ''non vogliamo trovarci a discutere ad un certo momento con qualcuno che in realtà è un indipendente''. Il presidente Usa, Barak Obama, ha deciso per un ritorno anticipato delle truppe 1 previsto per la prossima settimana.

Ataullah Ludin: "Usa più contatti con talebani delle autorità afgane". Che gli Stati Uniti abbiano avuto in questi mesi più contatti con i telebani di quanti ne abbiano le autorirà dell'Afghanistan, in vista dell'apertura di un dialogo di pace, lo sostiene anche il vicepresidente dell'Alto Consiglio per la Pace afgano, Mawlawi Ataullah Ludin. ''Che a noi piaccia o no - ha spiegato - fino a quando gli Usa, la Nato e l'Onu non prenderanno forti iniziative per la pace, non avremo risultati, perché questo noi non possiamo farlo da soli''. Dopo aver dato un giudizio positivo sulla riforma della ''blacklist'' realizzata di recente dall'Onu, Ludin ha aggiunto: ''Adesso le Nazioni Unite devono cancellare dalla lista dei 'cattivi' afgani molti nomi. Ci sono persone che operano nel Parlamento afghano, nello stesso Alto Consiglio per la Pace o che sono morte e i cui nomi sono ancora in quella lista''. Per quanto riguarda infine il dialogo diretto con i talebani e con le altre organizzazioni armate, come quella di Gulbuddin Hekmatyar, Ludin ha detto: ''Non abbiamo problemi a cominciare un dialogo con i talebani qui in Afghanistan e non in un Paese terzo. Anche noi la consideriamo una scelta migliore. Ma non abbiamo ricevuto da loro un indirizzo scritto o l'indicazione di un luogo dove questo si possa fare''.

Fonte >  Repubblica


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