Il bombardamento di Israele non è autodifesa: è un crimine di guerra
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Israele ha cercato di giustificare i suoi attacchi militari su Gaza dicendo che corrispondono a un atto di "autodifesa", come riconosciuto dall'Articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Noi respingiamo categoricamente questo parere.

Per quanto deplorabili siano gli attacchi dei razzi di Hamas su Israele, essi, in termini di scala di grandezza e di effetti ottenuti, non costituiscono un attacco armato tale da autorizzare Israele a ricorrere all'autodifesa. Secondo il diritto internazionale l'autodifesa è un atto da utilizzare come ultima risorsa, ed è soggetto alle consuete regole di proporzionalità e necessità.

L'uccisione di quasi 800 Palestinesi, in gran parte civili, e di più di 3000 feriti, accompagnata dalla distruzione di scuole, moschee, case, strutture delle Nazioni Unite e edifici governativi, che Israele ha la responsabilità di proteggere secondo la Convenzione di Ginevra, non è commensurata alle morti causate dai colpi dei razzi di Hamas.

Per 18 mesi Israele ha imposto un blocco illegale sulla striscie costiera, che ha portato la comunità di Gaza sull'orlo del collasso. Nei tre anni successivi al ritiro di Israele da Gaza, 11 israeliani sono rimasi uccisi dal fuoco dei razzi. D'altra parte, nel periodo che va dal 2005 al 2008, secondo le Nazioni Unite, l'esercito israeliano ha ucciso circa 1250 Palestinesi a Gaza, inclusi 222 bambini. Per tutto questo tempo la Striscia di Gaza è rimasta territorio occupato secondo la legge internazionale perchè Israele ha mantenuto su di essa un effettivo controllo.

Le azioni di Israele sono da considerare atti di aggressione, e non di auto-difesa, quantomeno perchè il suo assalto a Gaza non era necessario.Israele avrebbe potuto accordarsi per rinnovare la tregua con Hamas. Invece ha ucciso 225 Palestinesi il solo primo giorno dell'attacco. Per come stanno le cose, l'invasione e il bombardamento di Gaza corrispondono a una punizione collettiva sul milione e mezzo di abitanti di Gaza, contraria alla legge internazionale sui diritti umani e umanitari. Oltre a ciò, il blocco dell'assistenza umanitaria, la distruzione di infrastrutture civili, il blocco dell'accesso a risorse fondamentali come il cibo e il carburante, costituiscono elementi sufficienti per parlare di crimine di guerra.

Condanniamo il lancio di razzi di Hamas nel territorio di Israele e le esplosioni suicide che sono anch'esse contrarie alle leggi umanitarie internazionali. Israele ha il diritto di prendere contromisure ragionevoli e proporzionate per proteggere la sua popolazione civile da questo tipo di attacchi. Tuttavia, le modalità e l'ordine di grandezza delle sue operazioni si Gaza costituiscono un atto di aggressione contrario al diritto internazionale, nonostante gli attacchi dei razzi di Hamas.

Ian Brownlie QC, Blackstone Chambers

Mark Muller QC, Bar Human Rights Committee of England and Wales

Michael Mansfield QC and Joel Bennathan QC, Tooks Chambers

Sir Geoffrey Bindman, University College, London

Professor Richard Falk, Princeton University

Professor M Cherif Bassiouni, DePaul University, Chicago

Professor Christine Chinkin, LSE

Professor John B Quigley, Ohio State University

Professor Iain Scobbie and Victor Kattan, School of Oriental and African Studies

Professor Vera Gowlland-Debbas, Graduate Institute of International and Development Studies, Geneva

Professor Said Mahmoudi, Stockholm University

Professor Max du Plessis, University of KwaZulu-Natal, Durban

Professor Bill Bowring, Birkbeck College

Professor Joshua Castellino, Middlesex University

Professor Thomas Skouteris and Professor Michael Kagan, American University of Cairo

Professor Javaid Rehman, Brunel University

Daniel Machover, Chairman, Lawyers for Palestinian Human Rights

Dr Phoebe Okawa, Queen Mary University

John Strawson, University of East London

Dr Nisrine Abiad, British Institute of International and Comparative Law

Dr Michael Kearney, University of York

Dr Shane Darcy, National University of Ireland, Galway

Dr Michelle Burgis, University of St Andrews

Dr Niaz Shah, University of Hull

Liz Davies, Chair, Haldane Society of Socialist Lawyer

Prof Michael Lynk, The University of Western Ontario

Steve Kamlish QC and Michael Topolski QC, Tooks Chambers


Fonte >  TIMES | 11 gennaio

Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Stefano Brizzi



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