Vini top: israeliano il migliore al mondo
Il miglior vino del mondo... è israeliano
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Che diamine. Sono i migliori. In tutto!

Si chiama Golan Heights Winery la cantina del paese medio-orientale che ha sbaragliato tutti gli avversari in occasione dell'annuale Premio speciale Gran Vinitaly (considerato il più rigoroso e selettivo al mondo). Il premio viene assegnato a Verona in occasione della rassegna Vinitaly 2011, ormai un appuntamento imperdibile per appassionati e addetti ai lavori di ogni provenienza.

La cantina vincitrice, che si è aggiudicata la medaglia d'oro nonché il diritto di applicare per un intero anno sulle etichette dei vini risultati vincitori uno speciale bollino che ricorda il primato, è stata fondata nel 1983 e si trova nelle alture del Golan, presso la cittadina israeliana di Katzrin. Si deve a lei il merito di avere iscritto per la prima volta Israele nelle mappe internazionali del vino di qualità.

Ma chi è, in concreto, a stabilire quale sia il vino più buono? E soprattutto: quali sono i criteri in base ai quali viene assegnato questo primato? Quest'anno sono stati 105 i giurati, scelti fra i più autorevoli enologi e giornalisti di settore di tutto il mondo, ad essersi riuniti per questa interminabile degustazione (ben 3.720 le bottiglie in gara), conclusasi con la pubblicazione della classifica dei migliori vini al mondo. Ognuno di loro ne ha degustati fino a 50 al giorno. Da sottolineare come, per garantire il massimo dell'obiettività al giudizio emesso, i vini vengano proposti ai giurati per la degustazione in modo anonimo e sotto la supervisione di un notaio.

A vincere il premio è la cantina che ottiene il punteggio maggiore, sommando i punteggi parziali dei diversi vini con i quali partecipa alla competizione nelle sue varie categorie: rossi, bianchi, spumanti ecc..

Diversi sono i parametri adottati per valutare la bontà di un vino e investono almeno tre dei nostri cinque sensi:: colore, aroma, acidità e sensazione tattile. E' l'insieme di tutti questi elementi a determinare la qualità del vino. Tuttavia un vino è lontano dall'essere una equazione matematica: la somma degli elementi sopraelencati non dà sempre lo stesso risultato, nel vino bisogna sempre considerare l'imponderabile fattore umano, il clima e tante altre variabili.

Per la prima volta quest'anno, la "magica" combinazione di questi elementi ha portato al trionfo per la cantina israliana, che esporta il 20% della sua prodizuione verso 25 paesi, con gli Stati Uniti come primo mercato estero di riferimento. E a conferma della sempre più marcata internazionalità del concorso, c'è da rilevare come quest'anno i vini stranieri registrino una presenza superiore a quella italiana nei primi quattro premi in palio.

Per saperne di più potete consultare il sito http://www.golanwines.co.il/default_eng.asp

Fonte >  Yahoo Lifestyle

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