Pio IX: il Papa dell’Immacolata
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Il lungo pontificato di Pio IX è stato caratterizzato da molte sofferenze personali per il Pontefice. Gli attacchi e le umiliazione che dovette subire furono tanti. E le subì sempre con tanto spirito cristiano e con umiltà. Ma tante furono le soddisfazioni, cosicché, all’alba dell’8 dicembre 1854, al Papa venne spontanea una preghiera di ringraziamento tutta particolare.

Che cosa erano mai le angosce e le umiliazioni degli anni precedenti in confronto all’indicibile gioia che provava in questa giornata solenne della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione?

Si era giunti alla proclamazione ufficiale del dogma dopo una preparazione molto profonda, consultando tutti i vescovi, le università cattoliche, specialmente le facoltà di teologia, oltre a figure eminenti di intellettuali anche non cattolici. Pio IX era tranquillo perché avevano pregato per lui i soldati scelti del Papa: le comunità di clausura, in particolare, la truppa scelta costituita da monasteri delle due diocesi che aveva guidato (Spoleto e Imola) sulle quali continuava ad essere aggiornatissimo, lieto anche delle nuove vocazioni che in ambedue i conventi non erano mai mancate.

L’euforia del Papa era alle stelle, talché il cardinal Antonelli (Segretario di Stato di Sua Santità), che era venuto a sottoporgli le questioni urgenti di Stato, poco prima della cerimonia, gli sembrò inopportuno; ma si sforzò di non dare a vedere il proprio disappunto, approvandogli senza nemmeno discutere tutte le posizioni del porporato, che gli sembrò partecipasse alla gioia mariana di quelle ore.

Si sforzò almeno in questo giorno di alta spiritualità di non pensare a questo fastidioso compito di essere anche un sovrano temporale.

La basilica di San Pietro sembrò più splendente di altre volte, con tanti fiori che erano stati inviati anche da lontano. L’omaggio degli olandesi gli parve un silenzioso gesto di riparazione per i tanti (e troppi) strappi all’unità cattolica. Ma ancora più toccante fu la grande borsa di fioretti fatti da tanti malati gravi per sostenere il Papa nella storica decisione teologica.

Pio IX
   Pio IX
Nell’omelia il Santo Padre fu attentissimo ad attenersi rigorosamente al tema senza alcun accenno alle preoccupazioni del potere temporale. Nessuno doveva essere indotto a ritenere che Pio IX chiedesse un supplemento di aiuto celeste per i problemi del potere temporale, assai minacciato in quei tempi.

Nel momento della lettura del dogma si fermò un momento. Pensò improvvisamente a sua madre quando insegnava a lui piccolissimo l’Ave Maria. In quel momento un raggio di sole penetrò dalle grandi vetrate, squarciando d’improvviso il grigio cielo romano di inizio dicembre.

Fare il bene e seguire la verità sono per Pio IX gli unici scopi della sua esistenza e a essi rivolge tutti i suoi sforzi. Nella fatica quotidiana gli è di grande conforto una vivacissima, genuina, antica devozione mariana, fatta di piccoli gesti, come quello di non servirsi mai di frutti, la prima volta che gli vengono portati a tavola, per offrire la rinuncia alla Vergine, secondo un’abitudine imparata sulle ginocchia dell’amata mamma. Ma la sua è una devozione fatta anche di grandi princìpi dottrinali, proprio come l’affermazione solenne del dogma dell’Immacolata Concezione.

Già negli anni in cui studiava dagli Scolopi a Volterra, il giovane Giovanni Maria recitava quotidianamente la coroncina delle dodici stelle, composta da San Giuseppe Calasanzio, nella quale Maria è ritenuta preservata da ogni colpa sin dalla sua concezione.

Fin dall’esilio di Gaeta manda un’enciclica ai vescovi del mondo per richiedere notizie sulla fede nell’Immacolata Concezione nelle loro diverse e disparate diocesi.

Le dispute continueranno sino all’8 dicembre 1854 (giorno della proclamazione del dogma), dopo aver raccolto il parere favorevole di 536 vescovi contro 41 dubbiosi solo sull’opportunità di siffatta proclamazione dogmatica.

Quindi con la Bolla Ineffabilis Deus Pio IX trasforma in dogma una verità comunemente ritenuta tale dalla cristianità cattolica:

Maria sin nel primo istante della sua concezione… fu preservata da ogni macchia di colpa originale… tutta bella e perfetta.

Ma l’evento straordinario accade a Lourdes, nel 1858. La Santa Vergine, quattro anni dopo, conferma, a Bernadette, che non conosce il linguaggio teologico: Io sono lImmacolata Concezione’.

Pio IX, nel 1876, riceve una lettera dalla Francia:

«Dal cielo la Santa Vergine deve gettare spesso i suoi sguardi su di voi, Padre Santissimo, perché lavete proclamata Immacolata e questa buona Madre quattro anni più tardi è venuta a dire: ‘Io sono lImmacolatae io non sapevo che cosa ciò volesse dire, non avevo mai sentito prima quella parola. Poi riflettendo mi dissi: ‘La Vergine è buona, è venuta a confermare le parole del Santo Padre’».

La lettera porta la firma di suor Maria Bernardette Soubirous.

Mai nessun Papa fu confermato dalla Vergine Maria come Pio IX, il Papa mariano per eccellenza, che ben si inserisce nel secolo delle apparizioni miracolose di Lourdes e di La Salette. Un Papa che dimostra di avere famigliarità con la Madonna, come rivela una lettera del 1864 alla regina di Spagna:

«Non vi è dubbio che lAssunzione, nella maniera in cui è creduta dalla comune dei fedeli, è una conseguenza del dogma della sua Concezione Immacolata: ma tutte le cose hanno il loro tempo adatto, e io non mi credo degno istrumento per pubblicare come dogma questo secondo mistero».

Emanuele Maestri


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