>> Login Sostenitori :              | 
header-1

RSS 2.0
menu-1
Le apparizioni di Garabandal
Stampa
  Text size
Siamo in Spagna agli inizi degli anni sessanta e precisamente in un minuscolo paese della Cornisa Cantabrica in mezzo alle montagne immediatamente a sud di Santander. Il paese si chiama San Sebastian di Garabandal: è composto di appena ottanta case raggruppate ed addossate le une alle altre in una piccola vallata: gente semplice che vive lavorando i campi ed allevando pecore e qualche mucca.

La strada di accesso al villaggio è una vera e propria mulattiera, un tratturo in cui a fatica si muovono animali ed uomini. Fino agli anni settanta era difficilmente raggiungibile in auto: molti preferivano arrivare fin lì a piedi. Il paese è talmente minuscolo che non ha nemmeno un prete stabilmente residente: il sacerdote, per dire messa e svolgere i compiti relativi alla sua missione, viene regolarmente da Cossìo, la domenica.

Se vogliamo lo scenario non è poi così diverso da quello di un altro posto non distantissimo da Garabandal; anch’esso incastonato tra le montagne dei Pirenei francesi ed anch’esso divenuto famosissimo per un’apparizione mariana: Lourdes.



In questa oasi di pace e di ascesi, lontana dal frenetico scorrere della vita moderna, avvenne un grande prodigio: anche qui, come a Lourdes, la Vergine Maria decise di apparire a quattro bambine di undici e dodici anni. Ragazzine ingenue, pure e sicuramente molto vicine alla fede che spingeva gli abitanti di quel remoto angolo della Spagna a radunarsi ogni sera in chiesa per recitare insieme il Santo Rosario. Sono: Conchita Gonzales di dodici anni; Jacinta Gonzales anche lei di dodici anni; la stessa età ha anche Maria Cruz (detta Mari Cruz) Gonzales, mentre Maria Dolores (detta Mari Loli) Mazòn ha undici anni. Come vedete il cognome delle prime tre bambine è lo stesso, ma non sono assolutamente parenti tra di loro a dispetto dello stesso cognome.

Altre analogie legano le apparizioni di Garabandal a quelle di Fatima: qui, come nella cittadina del Portogallo, la Vergine, oltre ad apparire a dei bambini di dodici anni al massimo, si mostra sopra delle piante, qui dei pini, che sono appollaiate su un piccolo colle fuori del centro abitato. L’incontro con la Madonna viene preparato dall’apparizione di San Michele Arcangelo che istruisce le bambine per poter affrontare, con il dovuto senso di rispetto ed umiltà, la visita della Vergine.

La Madre di Dio qui, come a Fatima insiste nell’insegnare ai soggetti prescelti, la corretta recita del Santo Rosario, preghiera che ritiene fondamentale per la crescita spirituale dell’umanità e potentissimo mezzo per vincere il male ed il peccato. La Vergine ha un atteggiamento materno, ride e scherza con le bambine che raccontano le loro storie, esaudisce dei loro desideri, risponde alle loro domande con molta gentilezza e premura, le bacia e si fa baciare. Le apparizioni, come a Fatima, sono poi integrate da una forma superiore di contatto tra umano e transumano: le locuzioni interiori che si intramezzano e si prolungano oltre il ciclo delle apparizioni con o senza relative estasi. Le locuzioni sono una forma superiore di contatto, in quanto il soggetto riceve dei messaggi attraverso delle parole che percepisce dentro se stesso e che dall’esterno non sono percettibili e non necessitano appunto dello stato di estasi.

Già a Fatima massiccia era stata la presenza dei media allora conosciuti e diffusi: cioè i giornali e la carta stampata. Si entra così nella diffusione a livello rapidissimo, su scala mondiale, del verificarsi del fenomeno: la cosa era del tutto innovativa; mai prima di allora la notizia dell’apparizione della Santissima Vergine Maria aveva raggiunto la gente in un tempo così veloce ed in maniera così personale e diretta. Teniamo presente che l’apparizione avviene nel 1917, quando ancora infuriava la prima guerra mondiale e quindi, le prime pagine dei giornali erano tutte per le notizie provenienti dai vari fronti.

Qui a Garabandal, per la prima volta oltre ai giornali, c’è una massiccia presenza di macchine da presa e fotocamere, sia di organi di stampa, sia di televisioni sia anche, tantissime, da parte di privati: le immagini delle scene delle apparizioni vengono riprese, filmate, fotografate, le estasi delle bambine documentate in maniera dettagliata: vedere rende la cosa più impressionante ed alza di molto l’emotiva partecipazione al fatto oltre che aumentare la valenza del ricordo.

Conchita in estasi: qualsiasi persona con quella inclinazione della testa mantenuta poi per ore, sarebbe morta soffocata


Ai fenomeni soprannaturali assistono persone di ogni sorta di estrazione: contadini, professionisti, sacerdoti, monaci, medici psicoanalisti. Vengono anche eseguiti su di loro degli esperimenti scientifici durante le estasi: le bambine vengono punte con degli spilloni, bruciate con delle fiammelle, i loro battiti vengono controllati e monitorati e si svolgono tutta una serie di analisi scientifiche: il risultato è sempre lo stesso non c’è assolutamente ombra di dubbio, non si tratta di simulazioni o di suggestionamenti psichici o alterazioni del normale stato mentale.

Uno specialista dei bambini dichiarò che le fanciulle erano sempre completamente normali e che le estasi non facevano parte di alcun fenomeno fisiologico conosciuto. Il dottor Riccardo Puncernau importante neuro-psichiatra spagnolo, dichiarò: «Da un punto di vista strettamente scientifico non si può negare la possibilità di una causa soprannaturale in questi fenomeni». I dottori Garcia Ruiz e Ortiz Gonzales dissero: «Rimanere in silenzio sarebbe vera vigliaccheria scientifica… Non troviamo alcuna spiegazione convincente per tali fenomeni».

La Vergine Maria, a Lourdes nel 1858, dice a Bernadette Soubirous di essere l’Immacolata Concezione. Quando appare a Fatima a Lucia, Jacinta e Francisco dice, nella apparizione dell’ottobre del 1917, di essere la Madonna del Rosario. A Garbandal, invece, appare come la Madonna del Carmelo (Karmel in aramaico vuol dire giardino del Paradiso) è vestita di azzurro con un manto bianco e porta in mano lo scapolare ed è la Madonna degli ultimi giorni o dei tempi nuovi, cioè colei che annuncia una nuova era di pace e di unità e concordia nel mondo. La Vergine Maria tiene solitamente in mano Gesù Bambino: Conchita le chiede di poterlo prendere in braccio, la Vergine dice che ha paura che lei lo faccia cadere, ma la piccola la rassicura dicendo che starà molto attenta. Il privilegio le viene concesso e ci sono delle foto che ritraggono Conchita mentre è con le mani alzate cammina in marcia estatica per le vie del paese appunto reggendo Gesù Bambino in mano. Alla fine dell’apparizione dirà alla Madonna che è stata brava ed attenta e Gesù non è caduto.


Richard Wagner
  Conchita Gonzales riceve l’ostia da San Michele Arcangelo. Il 18 giugno 1962 festa di San Sebastiano patrono di Garabandal
Le apparizioni iniziano il 18 giugno 1961, una domenica: le bambine stanno raccogliendo delle mele, quando sentono un rombo come di tuono ed appare loro San Michele Arcangelo: la visione fu molto breve, ma l’Angelo promise loro di tornare. Cosa che successe, tutti i giorni, nei seguenti dodici giorni; il primo giugno l’Arcangelo disse che il giorno seguente la Vergine sarebbe apparsa loro come la Vergine del Monte Carmelo. Apparve per più di duemila volte ed ogni volta raccomandò loro di recitare il Santo Rosario, spesso le ordinò di recitarlo insieme a Lei: insegnò a dirlo molto lentamente, le accompagnava fino a quando non impararono a recitarlo correttamente, allora si univa soltanto al momento del Gloria. Un’altra richiesta che faceva sempre era di pregare per i sacerdoti e di chiedere a Dio santi sacerdoti, che fossero di esempio per tutti i fedeli. È inutile far notare che eravamo nel 1961 e per di più in un a nazione come la Spagna dove la fede era radicatissima, dove lo Stato dichiarava la religione cattolica religione di Stato e dove i soldati si inginocchiavano al passaggio del Santissimo Sacramento! Oggi, dopo il Concilio Vaticani II ed il ciclone Zapatero, possiamo ben vedere e capire perché la Vergine chiedesse preghiere e Santi Sacerdoti.

La Madonna per tutto il tempo delle apparizioni dette il privilegio alle bimbe di riconoscere sempre quei sacerdoti che si recavano lì in abiti civili per prudenza e ciò Conchita non sapeva come potesse avvenire: il privilegio terminò con lo spirare delle apparizioni.

Maria Santissima chiamava le veggenti per tre volte prima di ogni sua apparizione con delle locuzioni di chiamata interiore; durante le estasi perdevano ogni contatto con il mondo reale, non sentivano e non vedevano niente di quanto accadesse intorno a loro, il corpo diventava rigido, il loro peso cambiava e spesso lievitavano per poter baciare la Santa Vergine, ma se qualcuno tentava di sollevarle da terra erano così pesanti che nessuno riusciva a muoverle. Spesso erano soggette e cadute estatiche ed assumevano posizioni assurde ed assolutamente impossibili da mantenere da chiunque in condizioni normali, le cadute anche se violente non procurarono mai ferite, graffiature o fratture.

Molte persone chiedevano alle veggenti di far benedire o baciare dalla Madonna dei loro oggetti personali: catenine, fedi, rosari, crocifissi e la Madonna acconsentiva a farlo. Prima dell’apparizione veniva preparato un tavolo in cui le persone depositavano i loro oggetti. Le ragazzine a turno prendevano le cose e le porgevano alla madre di Nostro Signore. Alla fine esse riconsegnavano gli oggetti ai legittimi proprietari con precisione e senza mai sbagliare. Un giorno un sacerdote vide una signora che deponeva un portacipria sul tavolo: forse ritenendo la cosa sconveniente, redarguì la signora dicendo che si trattava di cosa futile e di un oggetto di molta vanità. La signora insistette, Conchita disse che avrebbe chiesto alla Madonna se voleva o no benedire il portacipria: durante l’apparizione domandò se la Signora voleva benedire l’oggetto e, con stupore si sentì rispondere con entusiasmo: «Sì perché ha a che fare molto con mio figlio!». Quando Conchita riferì la cosa alla proprietaria lei scoppiò in lacrime e confessò che durante la guerra civile le era servito per portare l’Eucarestia ai condannati a morte.

Durante l’ultima apparizione, a proposito degli oggetti che Lei aveva baciato disse a Conchita: «Attraverso il bacio deposto su questi oggetti, mio Figlio farà prodigi…».

Maria Santissima disse alle bambine che il seguente 18 ottobre avrebbe dato loro un messaggio per il mondo. Il messaggio fu trascritto da Conchita e sottoscritto dalle altre veggenti ed era molto semplice, diceva così:

«Bisogna fare molti sacrifici e molta penitenza e dobbiamo visitare molto il Santissimo Sacramento. Però, prima di tutto dobbiamo essere molto buoni. E se non lo saremo verrà un castigo. Già si sta colmando la coppa e se non cambieremo verrà il castigo».

Il 10 gennaio 1965 la Madonna annuncia un altro messaggio per il seguente 18 giugno ed a portarlo alle bimbe non sarebbe stata Lei, ma l’Arcangelo Michele da Lei delegato a farlo.

Quel giorno c’era un’immensa folla venuta anche da Paesi stranieri e raccolta tutta in preghiera. Verso le 22 Conchita ricevette la locuzione interna che l’avvisava dell’apparizione la quale sarebbe avvenuta nel boschetto di pini sopra il paese. La ragazzina scortata da numerosi uomini della Guardia Civil (1), si reca nel luogo stabilito e alle 22 e 30 cade in estasi che dura 20 minuti. Il mattino seguente, dopo la Santa messa, consegna il messaggio ricevuto che viene letto sulla porta di casa sua da alcuni sacerdoti in varie lingue straniere. Questo è il testo del messaggio:

«Messaggio che la Santissima vergine ha dato al mondo per mezzo di San Michele Arcangelo: visto che non si è compiuto e fatto conoscere il mio messaggio del 18 ottobre, vi dirò che questo sarà l’ultimo. Prima la coppa si stava riempiendo, adesso sta traboccando. Molti sacerdoti vanno per il cammino della perdizione e trascinano con loro molte anime. Ogni giorno si dà meno importanza all’Eucarestia. Dobbiamo evitare l’ira del buon Dio sopra di noi con i nostri sforzi. Se gli chiedete perdono, con animo sincero, egli vi perdonerà. Io, vostra Madre, per mezzo dell’Angelo San Michele, voglio dirvi di correggervi. Siete già agli ultimi avvisi. Vi amo molto e non voglio la vostra condanna. Chiedeteci con animo sincero e noi vi daremo. Dovete sacrificarvi di più. Pensate alla passione di Gesù».

Sempre nell’apparizione del 10 gennaio 1965 la Vergine Santa aveva dato l’annuncio a Conchita, che Dio avrebbe dato all’umanità un avvertimento, perché si decidesse a tornare a Lui e ad abbandonare il peccato. Dopo l’avvertimento Dio avrebbe fatto un grande miracolo e dopo di questo, se ancora l’umanità non si fosse convertita sarebbe seguito un terribile castigo. Quindi in sequenza ci sarebbe stato un avvertimento, poi a questo sarebbe seguito un grande miracolo a breve distanza di tempo e quindi, dopo di questo, sarebbe seguito un grande castigo.

Conchita ha lasciato scritti alcuni appunti a riguardo che specificano meglio l’entità dei tre interventi divini.

Riguardo all’avvertimento scrive: «La Vergine me lo ha detto il 10 gennaio 1965, ai pini. Non posso dire in che cosa consisterà, perché Ella non mi ha ordinato di dirlo. Non mi ha detto quando accadrà; so che sarà visibile in tutto il mondo; sarà opera diretta di Dio ed avrà luogo prima del miracolo. Non so se morranno persone. Solo potrebbero, nel vederlo, morire per l’impressione».

In altre successive interviste le veggenti ebbero modo di essere più precise. Per quanto riguarda l’avvertimento Conchita ebbe a dire: «L’avvertimento sarà visibile nel mondo intero, per tutti, in qualsiasi luogo essi siano. Sarà come una rivelazione dei nostri peccati; sarà veduto e sperimentato dai credenti e dai non credenti, dalle genti di ogni religione. Sarà come una purificazione prima del miracolo; una catastrofe che ci farà pensare ai morti, nel senso che desidereremo essere al loro posto piuttosto che vivere questo ammonimento».

Ad ottobre del 1968 aggiungeva: «Non si tratta di un fenomeno naturale; è qualcosa di soprannaturale che la scienza non potrà spiegare, una purificazione della coscienza del mondo. Anche quelli che non conoscono Cristo, crederanno che è un ammonimento di Dio».

Mari Loli tra il 27 luglio 1965 ed il 29 settembre 1978 così si esprime a riguardo:

«La cosa più importante è che il mondo intero ed ognuno, riceverà un segno, una grazia, od un castigo, che potremo chiamare ammonimento. In quel momento tutti si sentiranno soli, in qualsiasi luogo si trovino, soli con la loro coscienza, saranno soltanto davanti a Dio. Essi vedranno i loro peccati e gli effetti dei loro peccati, e tutti lo proveranno nel medesimo istante. Non si proverà alcun dolore fisico, salvo uno choc emotivo, come una crisi cardiaca. [...] Questo fenomeno non causerà danni fisici, ma ci riempirà di orrore, poiché in un preciso momento vedremo le nostre anime e i mali di cui siamo responsabili. Sarà come se fossimo in agonia, ma non moriremo per causa sua, salvo in qualche caso, forse di paura e di choc. Se anche non durasse che un momento, sarà molto terribile. Nessuno dubiterà che tutto viene da Dio e che non è di origine umana. Io ho una tremenda paura di quel giorno. La Vergine ci ha detto che l’ammonimento ed il miracolo saranno gli ultimi avvertimenti, o manifestazioni pubbliche che Dio ci darà. Ecco il motivo per cui io credo che, dopo di essi, saremo vicini alla fine dei tempi (la fine dei tempi presenti, la fine della nostra epoca)».

Il 19 ottobre 1982 aggiungeva:

«L’Ammonimento è vicino, ma non vicinissimo, per cui è probabile che la situazione dell’umanità peggiori. Allora per i preti sarà molto difficile celebrare la Santa Messa; sembrerà come se la Chiesa non ci sia più. Quando verrà l’Ammonimento, tutto, in ogni luogo si fermerà un momento, e le persone penseranno soltanto a rientrare in se stesse ed a esaminarsi interiormente».

Invece Jacinta nel febbraio del 1977 spiegava:

«L’Ammonimento è qualcosa che si vedrà innanzi tutto nell’aria in ogni parte del mondo ed immediatamente trasmesso all’interno della nostra anima. Durerà pochissimo, ma ci sembrerà lunghissimo a causa degli effetti che si manifesteranno in noi; ci troveremo dinanzi alla nostra coscienza, al bene o al male che abbiamo commesso. Poi sentiremo un grande amore per il nostro Padre Celeste e la nostra Madre e domanderemo perdono per tutte le nostre colpe. Dolorosi eventi accadranno prima dell’Ammonizione che giungerà quando la situazione si metterà al peggio, non soltanto a causa della persecuzione, ma perché molte persone avranno cessato di praticare la religione».

Del miracolo che avverrà successivamente all’avvertimento, la Madonna ne ha parlato soltanto a Conchita che, in relazione al fatto, ha scritto così:

Richard Wagner
  Conchita con Madre Teresa
«Per quel che riguarda il miracolo, la Vergine l’ha detto a me sola. Mi ha proibito di dire in che cosa consisterà e potrò dirne la data soltanto otto giorni prima. Ciò che posso dire è che coinciderà con un avvenimento della Chiesa e con la festività di un santo martire dell’Eucaristia; che avverrà alle 20,30 di un giovedì; che sarà visibile a tutte le persone che saranno nel villaggio o sulle vicine montagne; gli infermi che vi assisteranno saranno guariti e gli increduli crederanno. Sarà il miracolo più grande che Gesù avrà fatto per il mondo. Non sussisterà il minimo dubbio che viene da Dio e che è per il bene dell’umanità. Rimarrà un segno del miracolo ai Pini per sempre. Potrà essere filmato e ripreso in televisione. Il castigo è condizionato a seconda che l’umanità terrà contodei messaggi della Vergine e del Miracolo. Se verrà, io so in che consisterà, perché la Vergine me lo ha detto, ma non posso dirlo. Inoltre, io ho visto il castigo e posso assicurare che se avverrà sarà peggio che se fossimo circondati dal fuoco sopra e sotto di noi. Non so quanto tempo passerà prima che Dio ce lo mandi, dopo aver fatto il Miracolo».

Tra le tante persone che seguivano gli eventi di Garabandal c’era anche il gesuita Luis Maria Andreu. La notte dell’8 agosto 1961, mentre Fra’ Luis guardava le fanciulle in estasi, gli fu concesso il privilegio di vedere la Santa Vergine Maria ed anche il gran miracolo che Lei preannunciava. Coloro che gli erano vicini quella notte lo udirono ripetere quattro volte, «un miracolo, un miracolo!» e notarono la profonda espressione del suo viso solcato di lacrime. Fu la sola persona, durante le estasi, ad avere pre-visioni del miracolo e la sola altra persona oltre alle ragazze a vedere la Santa Vergine. Rientrando a casa con amici da Garabandal, a tarda notte dell’8 agosto, e presto la mattina dopo, esclamò, «… Che meraviglioso regalo mi ha fatto la Vergine! Che fortuna avere una madre come quella in cielo! Non dovremmo temere il soprannaturale… Questo è il giorno più felice della mia vita!». Poco dopo avere pronunciato queste parole, egli morì di gioia.

La Madonna ha detto che l’evento eccezionale avverrà tra il 7 e il 17, non compresi, e da marzo a maggio, un giovedì alle 20,30, in cui ricorre la festa di un martire dell’Eucarestia. Nello stesso giorno avverrà nella chiesa un grande avvenimento per cui si griderà: «Miracolo, Miracolo, Miracolo». Ci saranno tre giorni di tenebre in tutto il mondo durante i quali non ci sarà rifugio ed altra consolazione che la preghiera.

Questo grande e meraviglioso affresco dell’apparizione va a completare le altre due grandi manifestazioni della Santissima Vergine cioè Lourdes e Fatima. Un potente filo unisce i tre avvenimenti in maniera assolutamente indissolubile. Con il passare degli anni tante affermazioni fatte dalla Vergine Maria si sono rivelate non solo vere, ma drammaticamente attuali.

Solo il coraggio di Pio XII consentì il riconoscimento, da parte della Chiesa dell’apparizione di Fatima, che lui definì la più grande manifestazione dello spirito dopo la Pentecoste. Per Garabandal la prudenza della gerarchia cattolica sottende la speranza che l’avvenimento cada nel dimenticatoio: la profezia dei sacerdoti che portano il popolo di Dio sulla strada della perdizione è troppo forte per essere accettata e digerita. Espressioni come: «sembrerà che la Chiesa non ci sia più», o che «sarà difficile celebrare le messe» creano scompiglio in un mondo dove si tende a minimizzare tutto, a rendere tutto più edulcorato, dove un buonismo satanico ha preso il posto di quel genuino Sì, sì No, no che Cristo chiede ai suoi fedeli e seguaci.

Si ha paura di prendere atto che le cose, all’interno della Chiesa Cattolica, «sono lungi dall’esser come Dio le vuole» (2), le lotte intestine all’interno della Sposa di Cristo sono troppo violente nonostante si voglia far credere che va tutto bene. Il lassismo, la progressiva demo(no)cratizzazione della Chiesa ha portato, in maniera inequivocabile, ad una enorme confusione al suo interno. Ormai la necessaria Auctoritas che dovrebbe essere esercitata dal Papa è costantemente ignorata e disattesa. Se riflettiamo un momento già ai tempi di Pio XII non fu possibile la Consacrazione delle Russia al Cuore Immacolato di Maria fatta dal Papa e da tutti i Vescovi del mondo: eppure la Madonna a Fatima aveva parlato chiaro e l’aveva espressamente richiesta per evitare all’umanità un periodo tragico e buio.

A Garabandal la Vergine Santissima ha più volte detto che non è importante conoscere bene il suo messaggio, ma l’importante è viverlo bene. Possiamo affermare che i moniti del Papa siano seguiti come un tempo? Possiamo dire che i suoi interventi destino una presa di posizione ferma a livello mondiale e che uno solo dei suoi appelli sia stato ascoltato? E questo non solo oggi, ma ormai da decenni e la cosa non riguarda solo il Papa che attualmente siede sulla Cattedra di Pietro, ma anche per i Papi precedenti che si sono susseguiti alla guida della Chiesa da Pio XII in poi.

O l’umanità si convertirà, cambierà modo di agire, tornerà alla fede di Cristo o quello che a Garabandal la Madonna ha annunciato avverrà di sicuro: i suoi messaggi da quelli di La Salette in poi ci richiedono sempre le stesse cose!

Non riconoscere, dopo più di cinquant’anni ufficialmente questa apparizione come autentica e degna di culto, da parte della Chiesa Cattolica, è come nascondere la polvere sotto i tappeti. È proprio volersi ostinare assolutamente a non seguire quello che Dio vuole da noi e che noi uomini tutti, non vogliamo fare: mi pare che tutto ciò sia veramente diabolico!

Qui la necessaria prudenza che la Chiesa deve esercitare davanti a certe manifestazioni dello spirito, non c’entra niente, qui si vuole far finta che nulla sia successo, si vuole ignorare se non addirittura rigettare o contestare quello che Dio ha voluto farci sapere. È inutile ricordare che Nostro Signore ci manda a dire le cose non attraverso la convocazione di conferenze stampa mondiali, o diramando dei dispacci attraverso la CNN, ma sceglie sempre le più umili e le più piccole delle sue creature: non penso che ciò sia negabile da parte di nessuno nemmeno da parte delle gerarchie ecclesiastiche!

Speriamo che il sacrificio, il martirio, la sofferenza di tantissime persone, a dispetto delle chiacchiere dei pii squali vaticani, possano aver mitigato quella predisposizione di Dio al nostro castigo e che l’intercessione della sua purissima madre possa fermare la sua mano contro di noi!

Luciano Garofoli




1) Si noti la differenza, a Fatima, tra il comportamento degli organi di polizia Portoghesi soggetti ad un governo massonico e quella tenuta dal governo del Generalissimo Franco a Garabandal. La scorta è fatta dalla Guardia Civil un corpo simile ai nostri Carabinieri . La protettrice della Guardia Civil è la Virgen del Pilar di Saragozza, che è anche la Madonna protettrice della Spagna.
2) La frase fu pronunciata da Papa Pio XII in un monito rivolto al governo italiano su una mancata applicazione da parte delle autorità italiane, del l’articolo 1 comma due del vecchio Concordato del 1929 riguardante il Carattere Sacro di Roma.



 
Nessun commento per questo articolo

Aggiungi commento


La Dittatura Terapeutica
L’unica ed estrema forma di difesa da questo imminente, sottovalutato, tragico pericolo particolarmente grave per l’Italia, è la presa di coscienza
Contra factum non datur argomentum
George Orwell con geniale e profetico intuito, previde l’oscuramento delle coscienze, il tramonto della civiltà, l’impostura e apostasia dalla verità che viviamo, quando scrisse “nel tempo...
Libreria Ritorno al Reale

EFFEDIEFFESHOP.com
La libreria on-line di EFFEDIEFFE: una selezione di oltre 1300 testi, molti introvabili, in linea con lo spirito editoriale che ci contraddistingue.

Servizi online EFFEDIEFFE.com

Archivio EFFEDIEFFE : Cerca nell'archivio
EFFEDIEFFE tutti i nostri articoli dal
2004 in poi.

Lettere alla redazione : Scrivi a
EFFEDIEFFE.com

Iscriviti alla Newsletter : Resta
aggiornato con gli eventi e le novita'
editorali EFFEDIEFFE

Chi Siamo : Per conoscere la nostra missione, la fede e gli ideali che animano il nostro lavoro.



Redazione : Conoscete tutti i collaboratori EFFEDIEFFE.com

Contatta EFFEDIEFFE : Come
raggiungerci e come contattarci
per telefono e email.

RSS : Rimani aggiornato con i nostri Web feeds

effedieffe Il sito www.effedieffe.com.non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata", come richiede la legge numero 62 del 7 marzo 2001. Gli aggiornamenti vengono effettuati senza alcuna scadenza fissa e/o periodicità