Parata del 9 maggio a Mosca
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Pubblichiamo quanto ha raccolto per noi un’amica di lunga data che vive in Russia

La parata del 9 maggio è stata strepitosa, mozzafiato. Spero che qualcuno sia rimasto paralizzato.

È stata veramente una apoteosi di perfezione organizzativa al millisecondo. In tutto. Una semplice superiorità mentale nell’affrontare l’idiozia chihuahua atlantica, con le sue sfide non si capisce a chi. Avevano organizzato a fianco della Piazza Rossa un ufficio stampa avveniristico per 3000 giornalisti propri e stranieri divisi in cartacei e elettronici. E questi deficienti non sono neanche riusciti a scrivere del corteo di più di MEZZO MILIONE (conteggio dei metal detector apposti ai punti di entrata del corteo) di cittadini comuni, famiglie intere che portavano i ritratti dei soldati morti in guerra. 27 milioni di morti, VERI. Almeno uno per famiglia quando non 5 o 6. Un quadro incredibile di unità nazionale, saldata da una miracolosa e nascente cementazione generazionale.

Ma naturalmente tutto questo si deve ignorare, meglio andare a distribuire panini a Kiev, drogare giovanotti capaci di minare la sicurezza mondiale. In Ucraina adesso c’è il terrore, ma Lugansk e Donesk hanno fatto la parata militare esattamente come in tutte le città della Russia. Stessa precisione, stessa passione e adesione sociale. Stessi cortei dell’Armata Immortale con parenti e foto dei soldati per un totale di 12 milioni di dimostranti. Troppo pochi?

Anche se sono in russo vi mando qualche video:

Parata:



Discorso di Putin:



VALE LA PENA ASCOLTARLO PER IL TONO INEQUIVOCABILE!

Qui, da diversi anni, è nata un’iniziativa che si sta rivelando incredibile. I parenti dei morti in guerra fanno dei cortei per ricordare la guerra e la vittoria.



Per la prima volta questo corteo si è formato a Mosca. C’erano più di mezzo milione di persone che spontaneamente si sono messe in marcia. Un evento di un’emozione senza pari, una dimostrazione di unità e coscienza popolare che oggi nessuno al mondo si può sognare. Una lezione civile e culturale senza partiti e appoggio statale. Un fenomeno di massa che riflette TUTTE le ragioni di Putin.

Vedere per credere, esserci per provare, qui c’è un frammento.

Putin nel plotone immortale:



Il concerto idem. Come la parata. La perfezione, la fede e la sicurezza. Un monito incredibile che viene dal basso.

Concerto in Piazza Rossa:



Poi c’è questa che vale la pena vedere.



Oggi sono anche arrivati i motociclisti russi a Berlino (Lupi della notte). Nei Paesi europei li hanno contrastatri come potevano, avevano paura di venti motocilette e se ne sono travoti mille, perché in ogni Paese dove sono arrivati hanno trovato altri motociclisti che hanno solidarizzato. I motociclisti russi, che per ragioni meschine non sono stati fatti passare alle varie frontiere, oggi hanno fatto una dimostrazione da prese in giro di fronte alla Ambasciata tedesca a Mosca.

Guardo i nostri giornali online da destra a sinistra, se c’era qualcosa hanno tutti frettolosamente eliminato queste tracce minacciose di generosa umanità russa. E non un solo comunista, no non D’Alema, ma che so Ferrero? Cofferati? Pisapia? E altri? Incapaci di starnutire. Parassiti della gloria che fu di un popolo bersaglio capace di capire di dover esistere (i russi), parassiti di una gloria mai conquistata e pagata da altri in massa con milioni di vittime. I comunisti de noaltri, una vergogna storica contemporanea, la nostra Destra osteoporotica e plastificata, l’Opposizione trappola. La nostra Confindustria come quella di tutti i paesi europei morta, incapace di difendere gli interessi della cooperazione commerciale che accetta supina sanzioni, restrizioni, punizioni pianificate.

Una sola “perla”. Berlusconi con una “toccante” lettera al Corriere pseudo-geopolitica, subito ripresa dai media russi. Una lettera “salvacondotto”, per piacere all’amico Putin che non campeggia nelle televisioni, sui giornali della sua Proprietà, altrettanto allineate a buon mercato al tritacarne mondialista. Un sostegno estetico. Un lamento senza eroismo.

Che dire?  La Russia fa da sé.

Grazie Russia! Forza Russia! La tua Vittoria vincerà!

C. G.
(per EFFEDIEFFE.com)