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Parà russi in Colorado. Attenti...
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La notizia la dà Russia Today, e da fonte ufficiale: il 24-31maggio prossimo, forze americane e parà russi si addestreranno insieme nello Stato del Colorado, USA. Lo scopo delle manovre congiunte ha la solita, discutibile etichetta: «Anti-terrorismo».

«Secondo lo scenario della manovra, soldati dei due Paesi terranno una operazione tattica aerea, con la identificazione di un campo terrorista immaginario, un raid ed evacuazione (di prigionieri?, ndr) con elicotteri», ha detto il colonnello Aleksandr Kucherenko, portavoce del ministero della Difesa moscovita. I commandos russi si addestreranno prima all’uso di armamenti USA nella base militare di Fort Carson. La decisione sarebbe stata presa a dicembre dal «comando delle forze russe aerotrasportate e da una delegazione militare USA»: la proposta è venuta da quest’ultima. (The Russians are coming! First joint 'Top Gun' drills to be held in US)


Militari russi durante una esercitazione anti-terrorismo


Alba Rossa
  Alba Rossa
Stranamente, la stampa specializzata USA tace. Forse in attesa di un comunicato ufficiale del Pentagono che ancora non è arrivato mentre scrivo. Un sito canadese, WarNewsCom, dà in breve la notizia, con lodi per la preparazione dei parà russi, e una sardonica sottolineatura: Fort Carson (o le vicinanze) fu il set del film «Alba Rossa» del 1984, che narrava una invasione sovietica degli Stati Uniti. (Russian Troops Headed to American Soil: Joint Military Exercise in Colorado)

Invece i siti cospirazionisti si sono buttati sull’asciutta notizia. Il più interessante è quello gestito dal falso nome di «Sorcha Faal», che si dà l’aria di avere informazioni molto «interne» ai centri di potere russi, e unisce disinformazione, fanta-politica, e fantascienza a informazioni vere (o che lo sembrano).

Infatti «Sorcha Faal» cita «un bizzarro rapporto preparato dal Servizio Federale per la Cooperazione Tecnica Militare che circola nel Kremlino oggi» (24 aprile) sulla sorprendente esercitazione congiunta, dando una quantità di informazioni (o disinformazioni) precisissime, che non si trovano in Russia Today. Tale strano rapporto «dice che i i piani forniti dagli americani richiedono alle Truppe Aerotrasportate Russe (VDV) di prendere e tenere (take and hold) l’edificio principale della CIA, e quello della National Security Agency (NSA) al Denver International Airport».

«Ciò che lascia perplessi gli analisti militari russi su questa esercitazione, dice il rapporto, è che secondo i piani americani i parà russi, usando armi USA con cui si sono preventivamente impratichiti a Fort Carson, saranno lanciati dagli aerei con gli obbiettivi di impadronirsi delle installazione computer della CIA in Denver, delledificio computer NSA a Bluffdale (Utah), e prendere il controllo delle piste e terminal del Denver International Airport. Il fine della presa dellaeroporto è lavacuazione di personale e di materiali prima liberati dalla base della CIA a Denver e dalla base NSA in Utah, che secondo lo scenario saranno sotto minaccia incombente di un nemico non specificato».

Fatto notevole, i militari americani vogliono che siano i russi, con le loro caratteristiche tute mimetiche, a giocare la parte dei «difensori e protettori», non quella degli aggressori. (War Of The Sacred Code: The True Secret Of 2012)

Ora, si dà il caso che il Denver International Airport sia da sempre il centro dei sospetti dei più sfegatati cospirazionisti per le sue ampie e inquietanti pitture murali dell’artista messicano Leo Tanguma:

russi_colorado_1a




Dedica massonica...                                            Diavoli gotici...

E un orrendo cavallo in fibra di vetro che orna il cortile antistante, con gli occhi rosso-brace luminosi, che ricorda da vicino il «cavallo pallido» dell’Apocalisse: il tutto elencato in questo sito di un debunker.




La teoria complottista sostiene che il Denver Airport fu costruito dagli Illuminati come base per il genocidio planetario che instaurerà il New World Order.

Anche la sede di Bluffdale della National Security Council, misteriosissima entità ancor più sospetta della CIA per la sua segretezza (l’acrostico NSA viene spesso interpretato ironicamente come «Never Say Anithing», non dir mai niente) è da sempre sotto esame dai cospirazionisti. Del resto, è l’ente il cui software esamina ogni telefonata, email e tweet che avviene in USA. Ed un transfuga del NSA di nome William Binney, un matematico esperto di criptografia, ha detto che, con le oscure operazioni della NSA, «siamo a un passo da un regime totalitario chiavi-in-mano» Un apparato repressivo perfetto che può essere «consegnato» a richiesta del Potere. Quale, non è certo. (The NSA Is Building the Country’s Biggest Spy Center (Watch What You Say))


NSA Data Center


Che dire? Non si tratta qui di credere o non credere a queste teorie. L’esercitazione è effettivamente insolita, anzi una prima di truppe russe sul suolo americano. E può prestarsi a moltissime interpretazioni. Può essere collegata ai preparativi effettivamente in corso da anni per stroncare insurrezioni interne in USA, fino alla teoria, che scorre sul Web, che i militari del Pentagono starebbero preparando un golpe benefico contro Wall Street, come proverebbero dimissioni a catena di pezzi grossi della finanza e delle multinazionali (non confermate). Altri parlano di terremoti o uragani provocati, dei grandi e segreti mezzi bellici della cybersecurity, del continuo «terror alert» che tiene sulla corda l’opinione pubblica. L’ufficioso New York Times ha raccontato nel 2009 come la Homeland Security (l’orwelliana «Sicurezza della Patria») addestra i boy scout per disarmare «reduci in protesta» che sono descritti come «terroristi». (Scouts Train to Fight Terrorists, and More)

È il caso di ricordare una frase buttata lì da Henry Kissinger anni orsono:

«Oggi gli americani sarebbero oltraggiati se truppe ONU entrassero a Los Angeles per riportarvi l’ordine; domani, saranno grati».

Noi stessi abbiamo riportato video degli immani e misteriosi rifugi sotterranei costruiti clandestinamente e con dovizia immensa di mezzi sul territorio nazionale...

Ancora una volta, non si tratta di credere o essere scettici, ma di stare attenti al trucco. Si tratta di ricordare che la finzione – la organizzata, clamorosa, più vera del vero, finzione che abbiamo visto l’11 settembre 2001 – è oggi parte integrante della guerra contro i popoli, anzi forse la parte più importante. Ricordarsi, poniamo, la «cattura e uccisione di Bin Laden», una immane e incomprensibile menzogna che per di più ha mostrato il filo dell’imbastitura frettolosa, eppure creduta per vera dalla gente – e dai giornalisti del Sistema. Ricordare il Vangelo di Matteo sui falsi messia e falsi profeti che nei tempi ultimi «faranno segni e prodigi da ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti». Ricordare l’Apocalisse, dove la Bestia salita dalla terra (il falso Israele che aveva due corna come l’agnello, ma parlava come il dragone) «faceva prodigi strabilianti, al punto di far discendere dal cielo sulla terra il fuoco, e ciò sotto gli occhi degli uomini». È il falso agnello che fabbrica «un simulacro della bestia» ed la fa persino parlare, in modo che gli uomini la adoreranno.

Simulacro
, da simulare. Nella grande e totale simulazione che è il centro della nuova guerra, come l’abbiamo vista l’11 settembre, tutti i mezzi di suggestione saranno usati per convincerci della sua realtà. Non esclusa la strumentalizzazione delle teorie complottiste diffuse sul web da cospirazionisti in buona e cattiva fede, da Sorcha Faal o da David Icke, oppure da Holywood, che hanno creato l’état d’esprit opportuno per indurre le masse a vedere, in quel che verrà – qualunque cosa sia – la conferma delle loro attese, dei loro terrori, delle loro speranze.



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