Ebrei e traffici di organi
Milena Spigaglia
19 Agosto 2009
«Parte del mio lavoro è far comprendere alla gente che non si tratta solo di una leggenda» (1).
Alla gente, e magari anche all’FBI. Per Nancy Scheper-Hughes, questo è stato ancora più difficile. Già nel 2002 l’antropologa dell’Università della California aveva denunciato alle forze dell’ordine federali l’infame realtà del traffico d’organi, scoperto a partire dai fenomeni di violenza nei villaggi brasiliani.
Le prove da lei prodotte erano state ignorate, con ogni probabilità perché coinvolgevano personaggi importanti e ben inseriti. Due anni dopo, il Dipartimento di Stato ritenne opportuno diffondere un documento in cui il traffico di organi era definito una «leggenda metropolitana».
Realizzando alcune interviste per i suoi studi la professoressa di Berkeley, …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)