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Che bravi cristiani. Come Blackwater - Pagina 2
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Questa l’ha scoperta la ABC News. Sui mirini ottici dei fucili mitragliatori dei Marines, insieme al numero di matricola, appaiono criptici richiami al Vangelo.
 
JN8:12 rimanda al Vangelo di Giovanni, libro 8, versetto 12. Che recita: «Io sono la luce del mondo. Chi mi segue non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Nel Vangelo a parlare è Cristo. Qui è il mirino stesso che vanta le sue doti, e la frase suona uno slogan ben indovinato per un «advanced combat optical gunsight» (ACOG, mirino ottico avanzato per combattimento) che la pubblicità del fabbricante vanta come «concepito per funzionare in condizioni di luce piena, di bassa luminosità, o di mancanza di luce, ideale per il combattimento grazie al suo alto grado di discriminazione, anche fra bersagli multipli in movimento».



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Su questi mirino reflex, la sigla «COR4:6» rimanda alla seconda lettera ai Corinzi di San Paolo: «E Dio che disse: ‘Brilli la luce dalla tenebre’, è brillato nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo». Citazione adatta ad un apparecchio che viene vantato dal fabbricante come «il più rapido e facile da usare dei mirini sul campo», specialmente amato dall’US Special Operations Command, che ne ha fatto «un elemento vitale del kit di accessori» per le truppe speciali.

La fabbrica, la Trijicon del Michigan, nel 2005 ha vinto una gara d’appalto per fornire 800 mila mirini ACOG al corpo dei Marines. Il suo direttore vendite e marketing, Tom Munson, non ha avuto difficoltà ad ammettere che quelle sigle sono proprio citazioni delle Scritture: «Le ha volute così il nostro fondatore, lo scomparso Glyn Bindon, un devoto cristiano nato in Sudafrica». (U.S. Military Weapons Inscribed With Secret 'Jesus' Bible Codes)



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Buon cristiano come George W. Bush. Il quale nel 2003, nel tentativo di convincere il presidente Chirac ad unire le truppe francesi nella sua «coalition of the willing» contro Saddam, gli disse: «Questo conflitto è voluto da Dio, che vuole usare questa guerra per sradicare (to erase) i nemici del suo popolo prima che cominci la Nuova Età (New Age)», non senza una citazione del passo dell’Apocalisse che parla di Gog e Magog.

Figurarsi la faccia del laicissimo Chirac. Fu tanto stupefatto da far chiedere lumi, attraverso gli uffici dell’Eliseo, a un docente di teologia dell’Università di Losanna, Thomas Romer: chi sono Gog e Magog? Il teologo non ebbe difficoltà a squadernare il passo dell’Apocalisse: «Quando i mille anni spireranno, Satana sarà lasciato dalla sua prigione. E uscirà per ingannare tutte le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, onde radunarle a battaglia... e un fuoco venne da Dio dal cielo, e le divorò».

E’ stato Chirac stesso a ricordare il fatto nel suo libro di memorie, commentando di essere rimasto di sasso a chiedersi «come uno possa essere così superficiale e fanatico nelle sue credenze». Non è senza significato, forse, apprendere il nome settario che Bush-padre assunse quando fu ammesso nella «Skull & Bones», la società segreta di Yale: Magog. Almeno il papà era sicuro della propria identità. (Bush's Shocking Biblical Prophecy Emerges: God Wants to "Erase" Mid-East Enemies "Before a New Age Begins")

Non si stupì invece Tony Blair, nei suoi densi colloqui bellici con Bush-figlio. Come ha ricordato uno dei suoi più stretti collaboratori, l’esperto elettorale John Burton, «la fede cristiana di Blair è parte di lui, dalle calze in sù. (al momento della guerra in Iraq) credeva fermamente che gli interventi in Kossovo, Sierra Leone, Iraq fossero tutti parte della battaglia cristiana: il bene avrebbe debellato il male, rendendo la vita migliore». Di fronte alle critiche di una parte del suo elettorato, Blair rispose nel 2006 che la guerra in Iraq sarebbe stata Dio a giudicarla. (Tony Blair believed God wanted him to go to war to fight evil, claims his mentor)

Ovviamente, la stessa convinzione teologica anima una buona parte degli alti gradi militari. Tutti devoti cristiani. Come il generale William Boykin, braccio destro di Rumsfeld al Pentagono ed organizzatore delle carceri segrete tipo Abu Ghraib dove si pratica la tortura e – secondo alcune voci – di squadroni della morte in Iraq.

Veterano delle Delta Force e della CIA con 30 anni di servizio, il generale Boykin ha operato in Somalia ngli anni ‘90. In una conferenza tenuta nel 1993, riferendosi a quella esperienza, disse: «Io sapevo che il mio Dio era più grande del loro. Sapevo che il mio Dio è un vero Dio, e quello loro un idolo».

William Boykin
   Il generale William Boykin
William Arkin, columnist del Los Angeles Times, spiegò nel 2003 sul giornale che Boykin vedeva la «guerra al terrorismo» come una guerra contro i musulmani; più precisamente come una guerra di religione tra la civiltà giudaico-cristiana e Satana, rappresentato dall’Islam. Arkin riportò un incontro di Boykin con un gruppo religioso dell’Oregon (tutti buoni cristiani) aveva detto che gli islamici odiano gli Stati Uniti «perchè noi siamo una nazione cristiana, perchè le nostre radici e fondamenta sono giudaico-cristiane... e il nemico è un tizio chiamato Satana», non senza aggiungere che «il nostro nemico spirituale sarà sconfitto solo se andiamo contro di loro nel nome di Gesù». Senza tralasciare però l’uso della tortura e degli omicidi mirati. (Rumsfeld and the 'beastly' Boykin)

Questa viva fede è calata in parte della truppa. Al Jazeera, il 4 maggio 2009, ha raccontato come la caserma americana di Bagram, l’aeroporto di Kabul, abbia al suo interno «una vibrante comunità evangelica» fra i soldati, i quali distribuiscono agli afghani copie della Bibbia in lingua pashtun. «Testimoni per Gesù», si chiamano i soldati. Come il loro mirino evangelico. ('Witness for Jesus' in Afghanistan)

Lo stesso avviene in Iraq, dove fra la truppa abbondano i cristiani rinati (born again Christians):  una loro organizzazione di spettacoli pii per i soldati, che si chiama «Operation Straight Up» (Operazione Raddizzamento), converte i soldati miscredenti alla vera fede distribuendo un videogame apocalittico (Left Behind, Eternal Forces) ispirato al romanzo teologico di Tim La Haye, il telepredicatore di maggior successo, il quale crede alla «rapture», ossia all’imminente «rapimento in cielo» dei buoni americani, mentre i cattivi saranno lasciati quaggiù a soffrire l’ultima «tribulation». I cristiani rinati imprimono nella mente dei soldati che la guerra in corso è «una crociata per Jesus». (Kill Or Convert, Brought To You By the Pentagon)


Ma nessuno è miglior cristiano di Erik Prince, il fondatore della Blackwater, la nota agenzia di mercenari che impiega migliaia di soldati di ventura in Iraq e in Afghanistan sotto contratto del Pentagono. Erik Prince viene da una ricca famiglia di Holland (Michigan), nota da generazioni come eminente in due comunità: il partito repubblicano e la chiesa evangelica. Dopo il matrimonio con la sua prima moglie (morta poco dopo di camcro) Erik Prince s’è fatto cattolico, e frequenta organizzazioni cattoliche di estrema destra americane, come «Catholic Answer», lo «Action Insitute» e finanzia una rivista di quei gruppi chiamata «Crisis». E’ un grande ammiratore di Papa Ratzinger.

Erik Prince
   Erik Prince
Ma non ha abbandonato le relazioni familiari coi gruppi evangelici più fondamentalisti. Anzi, Prince è fortemente impegnato in un’organizzazione dal nome significativo, «Evangelicals and Catholics Together» (evangelici e cattolici uniti). Il cui manifesto programmatico recita:

«Il secolo che giunge a compimento è stato il più grande secolo di espansione missionaria nella storia cristiana. Noi preghiamo e crediamo che questa espansione abbia preparato la via ad una più grande affermazione missionaria nel primo secolo del Terzo Millennio. Le due comunità nel mondo cristiano che sono in più rapida crescita e le più assertive del Vangelo sono gli evangelici e i cattolici».

Come ha spiegato un articolo dell’Economist, un testimone in un tribunale della Virginia (la causa era contro Blackwater) ha deposto che «Prince si vede come un crociato cristiano con la missione di eliminare i musulmani e la fede islamica dal mondo».

Continua l’Economist: «Con questo fine Prince ha intenzionalmente dispiegato in Iraq un tipo d’uomini che condividono la sua visione di supremazia cristiana, sapendo e volendo che questi uomini approfitteranno di ogni occasione per uccidere degli iracheni. Molti di questi uomini usano segnali di riconoscimento ispirati ai Cavalieri Templari... In questo ambiente, andare in Iraq è visto come uno sport o una caccia. I dipendenti di mister Prince usano apertamente e di continuo insulti razzisti contro gli iracheni e gli altri arabi, chiamandoli ‘ragheads’ (teste di stracci) o ‘hajiis». (Erik Prince and the last crusade)

Il 16 settembre 2007, certi crociati della Blackwater sparacchiarono sui passanti e sulle auto a Baghdad, ammazzando 17 persone senza motivo. C’è stata un’inchiesta, il che non ha impedito al governo americano di continuare a ricoprire la Blackwater di contratti d’oro, anche in Yemen e in Somalia, anzi persino nello Xinjiang cinese, dove pare che la ditta compia omicidi mirati e attentati terroristici false flag (1). (Blackwater/XE behind terrorist bombings in Asia and Africa?)

Siccome però la cattiva nomea rischiava di nuocere al business, Erik Prince ha cambiato il nome della Blackwater – ormai troppo discusso – in un anonimo «Xe».

Anonimo per chi non è un crociato templare americano. Perchè per chi sa, «X» è il Chi greco con cui i primi cristiani indicavano cripticamente «Christos», ed «e» sta per il greco «euanghélion», ossia Vangelo.

Per i templari impegnati nelle loro partite di caccia al musulmano, la sigla è immediatamente riconoscibile: cristiani evangelici, naturalmente in armi. (From Blackwater to Xe, the Templar Crusade)

La conclusione non la diamo noi. Ci è già stata indicata:

«Guardatevi dai falsi profeti: essi vengono da voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete: si raccolgono forse uve dalle spine o fichi dai rovi? (...) Non può un albero buono dar frutti cattivi, nè un albero cattivo dar frutti buoni». (Matteo, 7, 15-18).




1) E’ l’amico Wayne Madsen, citando fonti proprie in Asia ed Europa, a sostenerlo: «- WMR’s intelligence sources in Asia and Europe are reporting that the CIA contractor firm XE Services, formerly Blackwater, has been carrying out ‘false flag’ terrorist attacks in Afghanistan, Somalia, the Sinkiang region of China, Pakistan, Iran, and Iraq, in some cases with the assistance of Israeli Mossad and Indian Research and Analysis Wing (RAW) personnel. Fingers are being pointed at Blackwater/XE and Mossad operatives for the motorbike bomb in Tehran that killed Teheran University nuclear physicist Dr. Moussad Ali-Mohammadi. On January 12, a bomb attached to a motorbike outside of Ali-Mohammadi’s house went off while the professor was leaving for work. The bomb, which instantly killed pro-reform Ali-Mohammadi, was remotely triggered by a team that was later linked to a U.S.-base group called the Iran Monarchy Association, which favors restoring the son of the late Shah, Mohammad Reza Pahlavi II, to Iran’s ‘Peacock Throne’. The Iran Monarchy Association is believed to be a CIA front organization. There are also reports that Blackwater/XE personnel are in Somalia and have carried out terrorist bombings in Mogadishu that have been blamed by the United States and the puppet transitional government of Somalia on the Al-Shabab Islamic irregular forces as a pretext for a wider Blackwater role in the country. Blackwater is also believed to be transiting between Somalia, the breakaway republic of Somaliland, and Yemen. WMR has learned of Blackwater counter-insurgency personnel working alongside Yemeni security forces in joint operations against Huthi rebels in the predominantly-Shi’a region of northern Yemen. U.S. Joint Chiefs of Staff Chairman Admiral Michael Mullen recently stated that there were no plans to station U.S. troops in Yemen but he studiously avoided mentioning a counter-insurgency role for U.S. private military contractors. Blackwater maritime security personnel have also been active in the Gulf of Aden region against so-called Somali ‘pirates’, who are, in reality, Somali fishermen who are exacting tribute because of over-fishing of Somali waters by foreign fishing fleets and the dumping of toxic waste in Somali waters. A number of terrorist bombings in Pakistan have been blamed by Pakistani Islamic leaders on Blackwater, Mossad, and RAW. Blackwater has been accused of hiring young Pakistanis in Peshawar to carry out false flag bombings that are later blamed on the Pakistani Taliban, also known as Tehreek-i-Taliban Pakistan. One such bombing took place during the Ashura procession in Karachi last month. The terrorist attacks allegedly are carried out by a secret Blackwater-XE/CIA/Joint Special Operations Command forward operating base in Karachi. The XE Services component was formerly known as Blackwater Select, yet another subsidiary in a byzantine network of shell and linked companies run by Blackwater/Xe on behalf of the CIA and the Pentagon».


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