>> Login Sostenitori :              | 
header-1

RSS 2.0
menu-1
BCE, tiranna indipendente
Stampa
  Text size
«Merkel ha ribadito che la Banca Centrale Europea ha natura e funzioni differenti rispetto agli altri analoghi istituti, ma ha anche aggiunto – e la sottolineatura è di rilievo, visto che è fatta in tedesco – che ‘il lavoro della BCE è assicurare la stabilità finanziaria ed è ciò che sta facendo in questo momento’. Non solo, dunque, controllo dell’inflazione, tema fondamentale per la Germania, ma anche qualcosa di più, di molto di più: la garanzia della stabilità finanziaria. Non siamo ancora allo ‘stampiamo moneta’ (della Federal reserve) ma a trattati ancora invariati è notevole che sia un cancelliere tedesco a dire di fronte al Bundestag che la BCE deve essere libera di muoversiin ogni direzione’, in piena autonomia e indipendenza rispetto ai governi nazionali» (Merkel apre a una Bce più forte, chiude agli Eurobond e chiede sanzioni automatiche).

È facile arguire la direzione verso cui si voglia far intraprendere il cammino all’Europa. Le parole della Cancelliera tedesca sono quanto mai chiare a chiunque volesse leggerne in pieno il contenuto, figlie di un indirizzo noto, al quale i cosiddetti potenti di questo mondo si pronano chini. La Banca Centrale Europea, già arbitra autonoma e capricciosa di destini altrui, destinata ad espandere la sua influenza, attraverso il semplice totale «non controllo».

Leggiamo dal suo sito istituzionale:

Indipendenza

Indipendenza politica


L’indipendenza della BCE favorisce il mantenimento della stabilità dei prezzi. Ciò trova conferma in analisi teoriche e riscontri empirici di ampia portata riguardo all’indipendenza delle Banche Centrali. L’indipendenza della BCE è sancita dal Trattato e dallo Statuto nel quadro istituzionale della politica monetaria unica.

Implicazioni pratiche

Né la BCE, né le BCN, né i membri dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi dell’Unione Europea, dai governi degli Stati membri o da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi dell’UE nonché i governi degli Stati membri sono tenuti a rispettare tale principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE (articolo 130 del Trattato).

Altre disposizioni

La gestione finanziaria della BCE è tenuta distinta da quella dell’UE. La Banca dispone di un bilancio proprio, e il suo capitale è sottoscritto e versato dalle BCN dell’area dell’euro. Lo Statuto prevede un mandato di lunga durata per i membri del Consiglio direttivo. Inoltre, il mandato dei membri del Comitato esecutivo non può essere rinnovato.

Le seguenti misure assicurano la continuità dei mandati dei governatori delle BCN e dei membri del Comitato esecutivo:
mandato di almeno cinque anni per i governatori delle BCN
mandato non rinnovabile di otto anni per i membri del Comitato esecutivo
rimozione dall’incarico dei governatori e dei membri del Comitato esecutivo solo nei casi di incapacità ad assolvere il proprio mandato o di colpe gravi
competenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea a dirimere qualsiasi controversia in materia.
L’Eurosistema non può concedere prestiti agli organi dell’UE né a enti pubblici nazionali; tale vincolo rappresenta un ulteriore elemento di protezione da interferenze di autorità pubbliche.

L’indipendenza dell’Eurosistema investe anche il piano operativo. La BCE dispone delle competenze e degli strumenti necessari per condurre una politica monetaria efficiente e ha facoltà di decidere in autonomia quando e in che modo farvi ricorso.

La BCE ha il diritto di adottare regolamenti vincolanti nella misura necessaria per lo svolgimento delle funzioni attribuite al SEBC e nei casi precisati in atti del Consiglio dell’UE
(Banca Centrale Europea).

In pratica, aumentare ancora i poteri della BCE, azzerando totalmente ogni tipo di monitoraggio ed intervento. Faccio notare. Le conquiste della civiltà giuspubblicistica hanno appurato l’esistenza di tre poteri autonomi ed indipendenti (legislativo, esecutivo e giudiziario), utili al governo di una nazione, per perseguirne il bene comune; ognuno di essi ha uno scopo ed un fine, che dovrebbe essere perseguito senza interferenze dell’altro. Sappiamo che l’ideale non ha mai trovato una piena rispondenza alla verifica dei fatti. Però, domandiamoci: giuridicamente, come si colloca la Banca Centrale con la sua totale indipendenza? Come si legittima l’affermazione della Merkel? Che tipo di indipendenza è mai questa? E a chi giova? In calce riporto cosa dice Ida Magli, nota oltre che come antropologa e femminista, anche per le sue più o meno recenti polemiche nei confronti dell’Euro e dell’Unione. Quanto riportato, nei contenuti, può essere condiviso anche se non integralmente (il riferimento al trattato di Schengen non è proprio pertinente, infatti esso è sostanzialmente legato ai controlli in frontiera; abbiamo altri atti, Maastricht e Lisbona, che sono invece legati a doppio giro con la questione).

Leggiamo infatti:

Articolo 107 del Trattato di Maastricht:

Nell’esercizio dei poteri e nell’assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dal presente trattato e dallo Statuto del SEBC, né la BCE né una Banca Centrale nazionale né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari nonché i governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle Banche Centrali nazionali nell’assolvimento dei loro compiti.

Articolo 105A del Trattato di Maastricht:

1. La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare lemissione di banconote allinterno della Comunità. La BCE e le Banche Centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche Centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.

2. Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l’approvazione delle BCE per quanto riguarda il volume del conio.


Allo Stato, quindi, i spiccetti (per usare un colorito gergo romano); e con quelli non si va granché lontano.

Ecco uno stralcio del pensiero dell’antropologa:

«Uno Stato che batte la propria moneta non fallisce mai. Ma nellUnione Europea chi batte moneta è la BCE, la Banca Centrale. Leuro non ha uno Stato dietro: è una moneta falsa. Così come è di carta il Parlamento europeo, dove si parlano 27 lingue e non si fanno le leggi. Se gli Stati non possono battere moneta non possono finanziarsi. E i banchieri se li giocano a carte, speculano sui loro debiti. Per poi prestargli aiuti al 6,2%, che è un tasso insostenibile per Paesi come la Grecia, che ora corre un altissimo rischio: è solo questione di tempo».

Chi comanda oggi in Europa
?

«Gli interessi dei grandi banchieri che sono dietro alla BCE. Un enorme conflitto di interessi, perché si tratta di privati cittadini dalle ricchezze inestimabili, le regine dInghilterra e dOlanda, i Rothschild, i Rockfeller. Dietro cè un disegno di globalizzazione, di governo finanziario del mondo. Sennò perché appiattire le tradizioni culturali dei popoli europei, fatte di intelligenze uniche? Si vuole un mondo tutto uguale dove i popoli non contino nulla. LUE è stata imposta dallalto, in Italia non è mai stato fatto un referendum per sapere cosa ne pensano i cittadini».

Ma gli europeisti sostengono che l
euro ci salva dallinflazione.

«È un inganno. Con leuro abbiamo avuto linflazione al 100%, perché abbiamo dimezzato il valore del denaro. È un po quello che voleva fare Craxi con la lira pesante. Ma linflazione reale non avrebbe mai raggiunto quei livelli, sarebbe arrivata al massimo all8%. E soprattutto abbiamo impoverito la nostra economia. Ci hanno imposto le quote latte, quando il latte era una nostra ricchezza peculiare. Ci hanno fatto distruggere le arance, uccidere le nostre mucche. In nome dellEuropa sono state fatte scelte insensate».

Cosa dovrebbe fare l
Italia secondo lei?

«Per prima cosa sospendere il trattato di Schengen e tornare a battere moneta. Ci sono altri esempi: lInghilterra è fuori e sta benissimo. LItalia sta penalizzando se stessa per mantenere il debito nei parametri europei: servono enormi risparmi e mancano i soldi per la ricerca e la cultura. Ma la forza dellItalia è la produzione di pensiero, arte, poesia. È questa la nostra vera ricchezza, la vita biologica conta meno della cultura per la specie umana» (Parla Ida Magli, durissima con Ue e Bce).

Stefano Maria Chiari



L'associazione culturale editoriale EFFEDIEFFE, diffida dal copiare su altri siti, blog, forum e mailing list i suddetti contenuti, in ciò affidandosi alle leggi che tutelano il copyright.   


 
Nessun commento per questo articolo

Aggiungi commento


La Dittatura Terapeutica
L’unica ed estrema forma di difesa da questo imminente, sottovalutato, tragico pericolo particolarmente grave per l’Italia, è la presa di coscienza
Contra factum non datur argomentum
George Orwell con geniale e profetico intuito, previde l’oscuramento delle coscienze, il tramonto della civiltà, l’impostura e apostasia dalla verità che viviamo, quando scrisse “nel tempo...
Libreria Ritorno al Reale

EFFEDIEFFESHOP.com
La libreria on-line di EFFEDIEFFE: una selezione di oltre 1300 testi, molti introvabili, in linea con lo spirito editoriale che ci contraddistingue.

Servizi online EFFEDIEFFE.com

Archivio EFFEDIEFFE : Cerca nell'archivio
EFFEDIEFFE tutti i nostri articoli dal
2004 in poi.

Lettere alla redazione : Scrivi a
EFFEDIEFFE.com

Iscriviti alla Newsletter : Resta
aggiornato con gli eventi e le novita'
editorali EFFEDIEFFE

Chi Siamo : Per conoscere la nostra missione, la fede e gli ideali che animano il nostro lavoro.



Redazione : Conoscete tutti i collaboratori EFFEDIEFFE.com

Contatta EFFEDIEFFE : Come
raggiungerci e come contattarci
per telefono e email.

RSS : Rimani aggiornato con i nostri Web feeds

effedieffe Il sito www.effedieffe.com.non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata", come richiede la legge numero 62 del 7 marzo 2001. Gli aggiornamenti vengono effettuati senza alcuna scadenza fissa e/o periodicità