don C. Nitoglia 04 Settembre 2014
Preambolo
Aleksandr Dugin
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Roberto De Mattei
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1] Cfr. la dichiarazione del Premier polacco, che il 1° settembre del 2014 ha paragonato Putin a Hitler, il quale invase la Polonia il 1° settembre del 1939. dunquePutin va distrutto adesso, senza perdere tempo, come gli Alleati fecero allora, con qualche esitazione, con Hitler.
2] Tranne qualche tentativo di smarcamento sino agli anni Sessanta/Settanta da parte di Francisco Franco, di Antonio Salazar e di Charles De Gaulle, che oggi - in Spagna, Portogallo e Francia - è stato totalmente soffocato.
3] In realtà la stampa “politicamente corretta” (la Repubblica) ha parlato soprattutto di politici della destra europea, i quali in realtà erano stati invitati solo nel ruolo di osservatori, mentre la parte del leone l’avrebbero giocata gli intellettuali europeisti, sotto il patronato delle “elite tradizionali” (Sisto di Borbone e il Principe del Liechtenstein).
4] Lettere che conservo depositate dal notaio.
6] Cfr. Andrea Mancia, Heritage-Foundation
7] Non è, dunque, un caso che René Guénon († 1951) concluda il suo libro più famoso (Il re del mondo) citando De Maistre ed anche Julius Evola († 1974) lo cita, con risalto, all'inizio del suo libro principale (Rivolta contro il mondo moderno).
8] Si noti che Le Serate di Pietroburgo di Joseph De Maistre furono pubblicate in italiano per la prima volta dall’Editore Mario Rusconi di Milano nel 1971 con un’introduzione di Alfredo Cattabiani. Ora nel 2014 appaiono due edizioni delle Serate, una è stata pubblicata dall’Editore Fede & Cultura di Verona, con l’introduzione di Ignazio Cantoni di Alleanza Cattolica, in cui ha militato De Mattei sino al 1981 e l’altra è la ristampa della prima edizione della Rusconi edita da Nino Aragno Editore di Torino, recensita recentemente da Francesco Perfetti su Il Giornale del 1° agosto 2014, p. 21.
10] Si noti che Giorgio Israel oltre ad essere comunista iscritto alla “Federazione della Gioventù Italiana Comunista” sin dal 1950, vale a dire quando nel PCI regnava il sanguinario stalinista Palmiro Togliatti, come si legge sul suo “blog” è anche molto vicino alla Massoneria del ‘Grande Oriente d’Italia’, facendo parte della Redazione della Rivista del “GOI” Hiram e (almeno lui, a differenza di qualche “tartufo” teo-conservatore che lo frequenta) non ne fa mistero. Inoltre gli unici che fanno finta di non saperlo sono certi, per fortuna non tutti, “tradizionalisti” che scalpitano per avere “un posto al sole” ed uscire dal “ghetto”. Inoltre Roberto De Mattei, nonostante il “ritorno” alla “Tradizione” cattolica con il suo libro sul Concilio Vaticano II, non ha rotto pubblicamente i legami con gli ambienti ebraici e teo-conservatori, anzi il suo profilo sul sito del CNR e la sua appartenenza alla Heritage Foundation li confermano. Ora “quale accordo può esservi tra Cristo e Belial?” Tra Cristianesimo e Giudaismo post-biblico (ossia tra il cerchio e il quadrato)? Tra la dottrina sociale della Chiesa e il teo-conservatorismo liberale ed iper-liberista?
11] Cfr. P. Čaadaev, Le lettere filosofiche, Bari, Laterza, 1950; S. Vitale (a cura di), Il bottone di Puskin, Milano, Adelphi, 1995.
12] Il 2010 è l’anno della pubblicazione del suo libro, storicamente discreto, ma teologicamente impregnato di millenarismo gioachimita, Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta, Torino, Lindau. Nel 2011 R. De Mattei ha pubblicato, sempre con Lindau, Apologia della Tradizione, che contiene errori teologici grossolani: la negazione dell’esistenza del Magistero come luogo teologico, che sarebbe stato inventato dai canonisti tedeschi del Novecento e soprattutto da Pio XII nell’Enciclica Humani generis, 1950. Cfr. l’articolo riguardo a tale libro di De Mattei, pubblicato su questo stesso mio sito, «IL “NEO-DONATISMO” UN PERICOLO SEMPRE ATTUALE».