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Vero e falso misticismo
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Con la mente rivolta a Pascal, spesso citato nei miei precedenti interventi, il recente film della regista tedesca Jessica Hausner su Lourdes mi induce ad un’ulteriore riflessione: la Hausner ha ripreso tutta una serie di critiche, di tipo razionalista, che sin dal 1858 sono state rivolte a Bernadette in merito all’apparizione. Critiche, fatte le debite differenze di conoscenze scientifiche, come quelle che oggi il Corvaglia va facendo sul caso bosniaco. Il Corvaglia dell’epoca si chiamava Emile Zola, naturalista, positivista ed ateo. Il quale, come ha ricordato di recente sul Corsera Vittorio Messori (che per questo sta proprio in questi giorni subendo un massiccio linciaggio morale su internet), arrivò, dopo essere stato a Lourdes ed aver assistito di persona a due guarigioni miracolose, persino a tentare di comprare il silenzio di una delle miracolate. Questo perché quella povera donna con la sua sola presenza smentiva il libro del Zola nel quale raccontava del suo viaggio a Lourdes per tutto ridurre a fanatismo, creduloneria popolare, isteria, autosuggestione, superstizione. Il film prima citato riprende lo stile e gli argomenti di Zola anche se molto sottilmente, in modo cioè da non sembrare immediatmente contrario all’avvenimento di Lourdes.

Ora, su una cosa bisognerebbe riflettere: film come questi, libri come quelli di Dan Brown, l’egemonia con tanto di ritorno in terra santa del popolo ebreo con le sue aspirazioni a ricostruire il tempio (per smentire che il Vero Tempio è Cristo), l’attacco sempre più forte alla Chiesa, lo sbandamento postconciliare della Barca di Pietro, le suadenti tentazioni catto-atee del neoconservatorismo, e molti altri nodi elencare i quali sarebbe troppo lungo, ci indicano che stiamo indubbiamente vivendo un’epoca cruciale.

E’ vero che la guerra alla Chiesa fu presente anche nei secoli passati, ma mai nei termini globali di oggi. In passato gli attacchi arrivavano uno alla volta, oggi sono contestuali su tutti i fronti. La guerra è poi andata aumentando di intensità negli ultimi secoli.

Senza cedere ai millenarismi (nessun regno di Dio in terra è alle porte!), è però innegabile che la Chiesa si trova davanti un futuro che le porterà molte dure prove. Ora, mi sembra che il Cielo in una situazione come questa non possa restare in silenzio. Non è restato in silenzio in passato e lo sarebbe proprio ora che l’attacco sta diventando globale?

Non c’è solo Medjugorie. Le apparizioni mariane si sono moltiplicate, soprattutto negli ultimi decenni, in tutto il mondo e sono segnalate a tutte le latitudini. Un piano satanico per screditare la Chiesa oppure l’adempimento di una profezia di San Luigi Grignon de Montfort che nel XVIII ebbe ad annunciare un tempo futuro nel quale Maria avrebbe svelato il ruolo assegnatoLe da Dio venendo a richiamare, personalmente, tutti i suoi figli sulla via della perdizione?

Tra le apparizioni degli ultimi decenni vi è, ad esempio, quella, iniziata nel 1981 contestualmente a Medjugorie, di Kibeho, in Ruanda. Oggi essa è stata riconosciuta, dal vescovo locale, e dunque è nel novero di quelle che la Chiesa dice essere degne di fede. In quelle apparizioni africane, che in quanto a «stranezze», sul tipo di quelle che un lettore ha segnalato traendole dal diario di Vicka o dal libro intervista di padre Janko Bubalo, non hanno nulla da invidiare a Medjugorie, furono anticipati profeticamente i massacri tra hutsi e tutsi che dopo appena dieci anni si realizzarono (le veggenti videro in visione cataste di corpi massacrati e fiumi di sangue).

Ora, il fenomeno di Medjugorie ha inizio il 24 giugno 1981 con un pressante appello alla pace. In quel momento la ex Jugoslavia sembrava una realtà inossidabile e solida. Esattamente dopo dieci anni, però, il 24 giugno 1991 ebbe inizio la guerra fratricida che ha dilaniato l’ex Jugoslavia, con l’assalto dell’esercito, in maggioranza di etnia serba, alla Slovenia che si era proclamata indipendente. Seguì una feroce guerra genocida di tutti contro tutti, croati, serbi, mussulmani, etc.

E’ solo una coincidenza questa ricorrenza di date: 24 giugno 1981 - 24 giugno 1991? Una Madonna che appare per annunciare una guerra, all’epoca del tutto inimmaginabile, che a ben rifletterci sembra, ma questo potranno dirlo solo gli storici del futuro, una anticipazione in piccolo dello «scontro di civiltà» globale che vorrebbe tutti contro tutti, cristiani contro mussulmani, ebrei contro palestinesi, orientali contro occidentali (ecco perché padre Livio sbaglia ad alimentare questo clima!).

Una Madonna che interviene per richiamare tutti i suoi figli, anche quelli non cristiani, a costo di essere scambiata per «ecumenica». Non mi sembra, questa, una Madonna «fuori contesto» e dicendo ciò voglio riferirmi al fatto che le apparizioni della Madonna, anche volendo limitarsi solo a quelle ufficialmente riconosciute, sono sempre avvenute in stretta connessione con momenti particolari, e pericolosi, della storia della Chiesa e del mondo.

La Madonna è una Madre che veglia sui suoi figli ed interviene, come farebbe qualsiasi buona madre terrena, quando vede profilarsi all’orizzonte pericoli per loro. Perciò, sotto questo profilo, Corvaglia non regge: lo stile della Madonna anche a Medjugorie sembra essere quello Suo tipico, come abbiamo imparato a conoscerlo lungo la storia delle Sue apparizioni (anche, si ripete, limitandosi solo a quelle riconosciute).

«Sembra», ho detto. Fino ad eventuale dichiarazione contraria da parte di Santa Romana Chiesa. Se mai verrà. Ripeto ancora: pensare ad una messinscena di adolescenti che, per essere stati cresciuti in un regime ateo e perché in famiglia non si trattava mai di queste cose, nulla sapevano di precedenti apparizioni mariane tipo Lourdes e Fatima, e che ne hanno tratto solo persecuzione e sofferenza (la notorietà è venuta solo dopo e solo perché il regime di lì a poco inopinatamente crollò: altrimenti quella notorietà, se si sospetta che questo fosse l’obiettivo di adolescenti ambiziosi, non vi sarebbe stata affatto) è cosa molto difficile da sostenere con serietà. In ogni caso, l’unico criterio valido di discernimento è il realizzarsi delle promesse profetizzate. Per quanto riguarda la coincidenza delle date, tra l’inizio delle apparizioni e l’inizio della terribile guerra che ha dilaniato l’ex Jugoslavia, possiamo già dire che siamo di fronte ad una parziale realizzazione di quanto annunciato, con l’immediata invocazione alla Pace, sin dalle primissime apparizioni del giugno 1981.

Per concludere il lettore Frank10 scrive:

«Mi potete dire in coscienza che le osservazioni che ho riportato nell’altra discussione (Brevi puntualizzazioni su Radio Maria) - poche tra l’altro, perché ce ne sono molte altre - vi lasciano con la stessa fiducia nei veggenti come prima di averle sentite?».

Gli faccio notare che le sue critiche, o meglio quelle di Corvaglia, dimostrano poca dimestichezza con gli studi di fenomenologia mistica. Mi riferisco al comparativismo cui ho già fatto riferimento.  Se ci si addentra in quel campo ci si rende conto che esistono tipologie e corrispondenze.

Un solo esempio: l’esperienza dell’al di là che alcuni veggenti di Medjugorie sostengono di aver vissuto è assolutamente tipologica e del tutto corrispondente, nella descrizione, non solo con quella dei pastorelli di Fatima ma anche con quelle analoghe di santi e mistici come, giusto per fare solo qualche nome, Teresa D’Avila, Faustina Kowalska, Teresa Neumann, Alexandrina Da Costa, Giovanni della Croce, don Bosco, etc. Anche per quanto riguarda, in certe occasioni, la fisicità dell’esperienza dell’al di là. Per il resto non ci resta che attendere.

Lo scrivente si ferma qui e qui chiude, al momento, l’argomento che abbiamo amichevolmente trattato. Resto in attesa, pregando il Signore di aiutarmi a comprendere sempre più, ma senza chiusure preventive, anzi...

Luigi Copertino


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