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Ku Klux Kafka
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Certe cose bisogna vederle, sennò non ci si crede:

Due haredim della setta Breslov all’aeroporto Ben Gurion mentre aspettano il loro volo per Kiev. Stanno andando in pellegrinaggio sulla tomba del loro rabbino-fondatore, Nachman di Breslav, sepolto nel paesetto ucraino di Uman. Chi visita la mia tomba, aveva promesso il rabbino (morto nel 1802) scamperà dai tormenti dell’inferno. Ben 18 mila pellegrini hanno viaggiato da Israele a Kiev nei tre giorni della festività di Rosh Hashanah. Molti s’erano coperti gli occhi e la faccia come questi due, per mantenere i loro sguardi kosher da ogni vista peccaminosa, e specialmente per evitare la vista di donne immodeste. Non potrebbero limitarsi ad abbassare modestamente lo sguardo, come consigliavano i vecchi parroci? No, gli haredim devono ostentare il loro zelo, e mostrare nel frattempo agli altri quanto li considerano impuri.






(Un’ostentazione che già Gesù detestava: «... E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto».

Nella stampa israeliana, qualcuno ha ironizzato che, forse, quelli erano i Figli Perduti di Michael Jackson (qui sotto)







Ma l’agenzia ufficiosa ebraica Ynet.News ha giudicato questo un allarmante e ulteriore segnale di crescita del fanatismo.

«Il fanatismo è di solito segno di ignoranza. Quando non ci sono abbastanza risposte, la gente teme le domande. Per evitarle, cè sempre la scelta di immaginare un mondo vuoto di punti di domanda, di chiudersi gli occhi e lasciarsi affondare nellebetudine. Coloro che chiudono gli occhi neutralizzano il collegamento della loro fede con la realtà, e il loro collegamento con le altri parti del popolo ebraico». Titolo della filippica, Il sorgere dell’ebraismo cieco.

Il velo ai maschi è una novita di quest’anno per la setta; i pellegrini hanno ricevuto istruzioni ciclostilate: «Procuratevi un telo di lycra di 70 centimetri di larghezza e di circa 1,5 metri di lunghezza...». Massima libertà sul colore: può essere «blu, marrone o nero». E’ probabile che la sola democrazia del Medio Oriente stia assistendo in diretta ad una ulteriore restrizione talmudica in statu nascenti: la lunghezza e la larghezza del velo sarà probabilmente codificata come volontà di YHVH, inserita nella Mishnah, e durerà nei secoli. Dopotutto, questi haredim pensano che per essere un vero ebreo bisogna assolutamente vestirsi come un usuraio galiziano-polacco del diciannovesimo secolo. Dopotutto, Mosè aveva ingiunto «non mangerai lagnello cotto nel latte di sua madre», e il Talmud, trovando debole il decreto divino, l’ha migliorato: per cui è peccato mangiare carne e formaggio nello stesso pasto. Lo zelo trasforma ogni novità in un nuovo divieto, obbligo, tabù.

Il commento di Ynet.News deve temere qualcosa del genere, perchè esordisce: «Il mondo è abitato da ogni tipo di ebrei: abbiamo ebrei haredim, secolari, nazional-religiosi, ebrei tradizionali, ebrei confusi. Adesso sembra che cresca qui una nuova e sorprendente corrente ebraica: gli ebrei ciechi».

A noi non resta che girare la notizia ad Emma Bonino. Essa ci ha spesso spiegato che è stato giusto invadere l’Afghanistan per liberare le donne dal chador. Non ci inviterà ad invadere Israele per liberare dal velo gli haredim maschi?






Del resto anche le donne, in Israele, ultimamente tendono a velarsi un po’ troppo per i gusti del laicismo. Qui sopra, una signora del quartiere ultra-ortodosso di Beith Shemesh , fotografata dopo essere stata condannata a quattro anni di prigione per maltrattamenti ai suoi bambini, nel novembre 2009.

Altri ebrei religiosi non si nascondono il volto, anzi. La Bonino sarà contenta di tanta laicità:






Questi due qui sopra sono civili armati della colonia di Efrat. Come si intuisce, sono americani che hanno fatto alyah (l’ascesa a Sion) apposta per andare ad abitare nei terreni altrui, nelle zone arabe che un giorno dovrebbero andare ai palestinesi, per reclamare il diritto ad ogni pollice della terra promessa da parte degli eletti, e nel frattempo, togliersi il gusto di dare la caccia agli arabi che passano nelle vicinanze. Si sentono un po’ biblici guerrieri di Geova in lotta coi filistei, e un po’ «veri uomini della frontiera tutti Bibbia e fucile» (cito Cardini), in un Far West dove i palestinesi occupati fanno la parte dei Seminoles e dei Sioux (che piaccia loro o no). Per questo vanno in giro con gli M-16 a tracolla e le giberne piene di caricatori, per difendere le nostre famiglie (anche se sono protetti dal glorioso Tsahal) e nessuno gli dice niente perchè, si sa, nel Far West la legge non c’è. Ridono perchè nemmeno negli USA (ed è tutto dire) avrebbero il permesso di circolare così armati; si divertono perchè vivono in un film: «Amalecita, non avrai il mio scalpo», oppure «Rambo contro i cananei: la vendetta».




Un redattore della Mishnah


In Israele questi coloni made in USA stanno producendo una nuova evoluzione dell’ebraismo. Fondono felicemente due teologie, quella di Maimonide con quella del Ku Klux Klan (1). La riconquista della terra promessa si coniuga con l’idea del farsi giustizia da sè, e col razzismo da suprematisti bianchi.

S’è detto troppo spesso che i cristiani rinati americani e i loro telepredicatori sono influenzati dal messianismo biblico. Ora bisogna prendere atto che anche l’inverso è vero: l’ebraismo è profondamente influenzato dal protestantesimo americanista. L’ebraismo dei coloni arrivati in Israele per attaccar briga è, in fondo, un’appendice della Southern Baptist Church, degli evangelisti pentecostali e dei survivalists (quelli che immagazzinano armi e scatolette in cantina in attesa dell’Armageddon, dell’invasione comunista, o dei marziani). Il tutto intinto nell’insieme di credenze veicolate da Hollywood e dall’ispettore Callaghan. L’ebraismo dei coloni USA deve meno alle Scritture trimillenarie che allo script di Rambo: «In città sei tu la legge, qui sono io. Lascia perdere, lasciami stare o scateno una guerra che non te la sogni neppure». 




Quella sporca dozzina
, versione israeliana. Con  qualche obesità Big Mac

Ku_Klux_Kafka_obama_setteler
Wanted



Questa commistione fra Deuteronomio, Charles Bronson e Southern Baptist Church, interessante sul piano teologico, ha cominciato a suscitare qualche allarme, forse tardivo.

Un rapporto riservato di una Red Cell della CIA datato 2 febbraio 2010 e spifferato da Wikileak, avverte i governanti di Washington che le nazioni estere possono finire per vedere negli USA «degli esportatori di terrorismo». Perchè infatti, «contrariamente allopinione comune, lesportazione americana del terrorismo non è un fenomeno recente, né è collegato solo con islamisti radicali». E il gruppo di analisi della CIA indica proprio «il terrorismo coltivato allinterno» dei gruppi ebraico-americani più fanatici, ed esportato fuori contro quelli che vengono percepiti, dai fanatici «nemici di Israele».

Il rapporto rievoca, a modo di esempio, il caso di Baruch Goldestin: medico di New York, emigrato in Israele nel 1994 e insediatosi nella colonia nata nella città palestinese di Hebron che i fanatici hanno rinominato Kityat Arba (dal Libro di Giosuè, 14, 15: «Il nome di Hebron era prima Kiryat Arba...»), un bel giorno prese il mitra e sterminò 29 palestinesi che pregavano nella Moschea dei Patrirchi. La CIA cita anche le imprese della Jewish Defense League, fondata dal rabbino Kahane, e che in USA ha assassinato 7 persone e ne ha ferite 22.

Quando emigrano in Israele, questi americani – avverte la CIA – si installano come coloni nei Territori Occupati e angariano i palestinesi, e non solo: «prendono di mira personalità israeliane e dirigenti politici nazionali».

Questi coloni ebrei americani, come ha rivelato anche il New York Times nel luglio scorso, sono mantenuti ed armati da numerosi gruppi ebraici americani, grazie a donazioni che – come tali – per le leggi americane lucrano anche sgravi fiscali. Vengono nominati 40 di questi gruppi, e siamo informati che nell’ultimo decennio hanno devoluto 200 milioni di dollari, esenti da imposte, che sono versati ai coloni perchè continuino a sionizzare la Cisgiordania. I soldi servono a rafforzare l’armamento delle milizie, e a mantenere i coloni senza che abbiano bisogno di lavorare. Il guaio, conclude la CIA, è che se si viene troppo a sapere sul piano internazionale, che esportiamo terrorismo ebraico-americano, certi Stati stranieri smetteranno di collaborare con noi nell’intelligence anti-islamico, e nelle attività come le renditions e gli interrogatori extralegali di sospetti.



La Torah si studia fin dalle elementari. Qui un’esercitazione pratica
 

Bibbia e moschetto. Per piccoli semiti molto biondi
 

Nel pomeriggio, i compiti a casa per i giovani americo-israeliani: Prendi a calci la tua amalecita.
 



Un cane dell'esercito israeliano, appositamente addestrato, attacca una donna palestinese durante un raid nel villaggio della West Bank Obadiyah




Qui sopra: Giovane colono, per spregio, getta un bicchiere di vino contro una donna palestinese. Avviene ad Hebron, dove 400 di questi guerrieri di Geova vivono asserragliati ed armati in un fortino in mezzo a 80 mila palestinesi, e protetti da Tsahal, possono lberamente circolare in città (ai palestinesi è vietato anche solo avvicinarsi alla colonia) e compiere gesti di provocazione come questo. Ne avvengono centinaia ogni giorno, e non c’è sempre il fotoreporter pronto allo scatto. Le botteghe chiuse nella foto vanno spiegate: sono proprietà palestinesi dichiarate inagibili dall’esercito israeliano, perchè troppo vicine alla colonia di Kiryat Arba, e dunque pericolose per la sicurezza dei coloni. Anche il vino va spiegato: i giovani Sansone e Manasse made in USA, non lavorando tutto il santo giorno, si annoiano e spesso si ubriacano, bevendo vino per la strada in segno di sfida ai musulmani.

Ma a volte, gli eroi del biblico Far West hanno bisogno di qualcosa di più forte:






Questo ragazzino palestinese tirava pietre ai coloni. Gli hanno troncato il braccio con cui peccava contro il Kosher Klan. In totale impunità, perchè ciò è legittimato dalla Torah, come ricordano i due rabbini Ytzak Shapira e Yossi Elitzur, che vivono in una colonia a Nablus dove tengono una yeshiva (scuola talmudica), nel loro recente volume Torat ha-Melek (Insegnamento del re):

«Per sconfiggere il nemico, dobbiamo agire verso di esso in spirito di rappresaglia e di dente per dente. La rappresaglia è assolutamente necessaria per rendere non-conveniente la loro malvagità.Dunque a volte dobbiamo compiere azioni crudeli per creare lopportuno bilancio di terrore».

«... E’ giustificato uccidere dei bambini se è chiaro che crescendo ci nuoceranno, e in questa situazione essi possono essere colpiti deliberatamente, e non solo durante combattimenti con adulti».

«... Ogni cittadino dello Stato che si oppone a noi, che incoraggi i soldati del nemico, o che esprima soddisfazione per le loro azioni si considera un persecutore, e va ucciso… Parimenti, chiunque indebolisca il nostro Stato con parole va considerato un persecutore». Il che, pare, candida alla morte anche il vostro noachico cronista. (The Complete Guide to Killing Non-Jews)

Uno potrebbe giungere alla conclusione che questa mistura-fusione di ebraismo biblico e di americanismo, questa contaminazione di rabbinismo e protestantesimo non-denominazionale, di sionismo imbevuto di Sylvester Stallone e rivisto dal pastore brucia-Corani, freneticamente consolidatosi e sparso nel pianeta dopo l’11 settembre, abbia riempito l’Occidente di inciviltà.

Perchè dopotutto, non fanno lo stesso i contractors che ammazzano a caso, che sparano per divertimento sulle auto in Iraq, perchè tanto lì non c’è legge?



Firmato Blackwater Worldwide Co.
 


Anzi: non fanno lo stesso i regolari USA, ad Abu Ghraib ed altrove? E’ il Far West, bellezza. La legge la facciamo noi (2).




Abu Ghraib. Gli amorriti hanno paura dei cani. Anche i negri in Alabama.

Americano o israeliano, che importa? Stessa religione.
 


Diciamo di più: non avviene lo stesso a Wall Street? Anche lì ci sono abbastanza uomini forti da impedire che venga applicato il diritto, che vengano applicate regolamentazioni alla speculazione selvaggia.

«Sono Goldman Sachs. In città sei tu la legge, qui sono io. Lasciami stare o scateno una guerra che non te la sogni neppure».

Uno potrebbe persino arrivare alla conclusione che questi stiano facendoci arretrare in un nuovo Far West oscurantista, e senza civiltà e senza diritto.

Ma sarebbe una conclusione errata. Questo è il nuovo diritto globale. Ricordatevi la Mavi Marmara



Gli aggrediti dai terroristi
 


Una nave-passeggeri presa d’assalto in acque internazionali dai commandos del Far-Israel, con strage di passeggeri: sembrava una violazione atroce del diritto internazionale, invece è già stata digerita, ed in fondo è già legge. Silenzio della comunità internazionale: se lo fa Israele, è kosher.

Appena terminato questo articolo, arriva la notizia che un pio pellegrino israeliano alla tomba di rabbi Nachman nella cittadina ucraina di Uman ha accoltellato in stato di ubriachezza un cittadino ucraino che lo accusava di furto. La vittima è grave. Poco prima, una folla di 500 haredim aveva assaltato la polizia ucraina che cercava di salvare il ladro e un complice dal linciaggio dei devoti. I pellegrini erano scortati e protetti in Ucraina da poliziotti israeliani. (Riot erupts between pilgrims and Ukranian police)

Il Selvaggio West si espande ad Est.

 



1)
Del resto, leggo da Wikipedia: «La giustificazione religiosa della dottrina del KKK si fonderebbe su uninterpretazione di alcuni versetti della Bibbia, quali Genesi 9, 24-27:

Quando Noè si fu risvegliato dallebbrezza, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore; allora disse: Sia maledetto Canaan! Schiavo degli schiavi sarà per i suoi fratelli! Disse poi: Benedetto il Signore, Dio di Sem, Canaan sia suo schiavo! Dio dilati Iafet e questi dimori nelle tende di Sem, Canaan sia suo schiavo!’. Questo era ilCredoche veniva letto ai nuovi adepti durante la cerimonia di iniziazione: Il Ku Klux Klan è stato creato per rigenerare il nostro sventurato Paese e per riscattare la razza bianca dallumiliante condizione in cui è stata recentemente precipitata dalla nuova repubblica. Il nostro principale e fondamentale obiettivo consiste nel mantenimento della supremazia della razza bianca in questo Paese. La storia e la fisiologia ci insegnano che noi apparteniamo ad una razza che la natura ha gratificato con una evidente superiorità su tutte le altre razze, e che il Creatore... ha inteso affidarci un dominio sopra le razze inferiori...».

2) Sono attualmente sotto processo dodici soldati americani della 5th Stryke Combat Brigade accusati di aver ammazzato civili afghani per sport e di averne mutilato i corpi per ricavarne trofei: dita, un osso della gamba, un teschio. Si immagina lo stupore dei bravi ragazzi: processati, perchè? Non si faceva così anche con gli Apaches?

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