L’architettura “moderna” è moderna dal primo decennio del XX secolo.
Dopo un secolo continuare a chiamare moderno uno stile che ha come norma quella di non avere alcuna norma è un abuso contro la ragione.
Si tratta di un assurdo fatto di precarietà e di contraddizioni.
Ma i problemi nascono quando ci si trova davanti all’invecchiamento dei materiali.
Molti edifici, diventati celebri all’epoca della loro costruzione, o sono stati distrutti oppure inevitabilmente hanno subito gli effetti del trascorrere del tempo.
Lo spirito di questa architettura si fonda sulla negazione dei simboli e dei ricordi, sulla negazione di emozioni e partecipazioni affettive.
Simboli, ricordi, emozioni ed affetti sono tutte cose umane e caduche.
Si tratta di aspetti che hanno ovviamente un legame con il tempo, sia pure un tempo anche recente. E qui nasce l’incompatibilità.
Infatti non …