Dogma obbligatorio
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Carissimo Direttore,

quasi alla chetichella, ieri è stato compiuto il primo passo per introdurre anche in Italia (come in altri Paesi più progrediti della libera e democratica Europa) il reato di apostasia rispetto all’unica religione obbligatoria. Infatti la commissione Giustizia del Senato ha inserito nel nostro codice penale, con il voto favorevole di Pdl, Pd, Sel, M5c e Sc, il reato di "negazionismo", con condanne fino a 5 anni. A sollecitare la nuova norma anti-sacrilega, spicca fra gli altri Nitto Palma, uno dei falchi ipergarantisti del Pdl: evidentemente, il garantismo va bene solo se riguarda lo psicopatico capo dei pidiellini!

Non poteva mancare la nota di italica idiozia: è prevista infatti un’aggravante fino a 7 anni per chi, oltre a negare l’Olocausto, ne fa anche... l’apologia!

Intanto, in quel di Albano, ieri la profonda pietas del nostro popolo si è ancora una volta manifestata, come ai bei tempi di Piazzale Loreto. Il senso di nausea e vergogna che in questi giorni - più del solito - mi attanaglia, mi impedisce di commentare adeguatamente l’ignobile vicenda, né di raccontare in dettaglio la reale dinamica dei fatti, che conosco da fonti dirette e sicure.

Ci tengo solo a rendere noto - anche in relazione agli argomenti ora di attualità sul sito da te diretto - la reale posizione assunta dal Vaticano: infatti, da una parte, come a tutti noto, il Vicariato di Roma ha vietato per i funerali del cap. Priebke l’uso di tutte le chiese dell’Urbe. Dall’altra, in un incontro avvenuto fra l’avv. Giachini, legale del defunto, il prefetto Pecora-ro e un prelato in ufficiale rappresentanza del Vaticano, quest’ultimo ha APPROVATO la scelta del Priorato San Pio X di Albano. Ottima, direi gesuitica mossa (Pilato al confronto era un dilettante)! Così l’ "onorabilità" della Chiesa conciliare è salva, l’amicizia coi "fratelli maggiori" pure, mentre gli antisemiti, i cattivi, i reprobi, i filonazisti sono i sempre cattivi "lefebvriani"!...

Ecco, concludo queste righe proprio rivolgendo, a nome mio e, credo, tuo e di tutti i lettori, un plauso alla Fraternità e un atto di omaggio al coraggio e alla rettitudine di don Curzio Nitoglia, che, per compiere il suo dovere di sacerdote cattolico, ha rischiato il linciaggio.

Grazie per l’attenzione e un caro saluto.

Siro Mazza


1° P.S.: Fra gli esagitati sciacalli che oggi dai giornali inveiscono contro il "tentato funerale" spicca (si fa per dire) il noto travestito Vladimiro Guadagno: non tutti hanno la fortuna di ricevere la Comunione dalle mani di Bagnasco!

2° P.S.: Fra gli invasati con la bava alla bocca che assediavano il Priorato di Albano, anche il sindaco del paese, che ha partecipato con tanto di fascia tricolore a una manifestazione violenta e non autorizzata. Che scandalo, i funerali di Priebke qui ad Albano, decorata con medaglia d’argento al valor civile! Piccolo particolare: l’onorificenza è stata riconosciuta alla cittadina per un bombardamento degli anglo-americani!... Ma vatti a nascondere, buffone!



Quello del Vicariato non sarà per caso un esempio di “mondanità spirituale” da cui così autorevolmente siamo messi in guardia? O magari un caso di “cristianesimo da pasticceria”? Anche se tenderei ad escluderlo, dall’odore e dal colore non sembra crema Chantilly, tutt’altro; però chissà. Si attende l’interpretazione autentica dal quotidiano vaticano, La Repubblica, fondato, come noto, dal Ricco Epulone – con cui tanto volentieri si intrattiene Francesco dei poveri. E fuori dal sarcasmo: una città, un Paese, una comunità che rifiuta la sepoltura a un morto, vedrà le sue strade ingombre dei cadaveri insepolti dei suoi figli. È l’antica sapienza tragica greca.

Maurizio Blondet