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La crisi dell’euro è irreversibile
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«Ma con l’euro che scende, si deprezza, il prezzo dei prodotti europei diventa più competitivo. Non potrebbe essere un vantaggio per le nostre economie? Una spinta al rilancio del consumo e della produzione del made in Europe nel mondo? Nello stesso tempo le importazioni costeranno di più e teoricamente il loro consumo dovrebbe scendere.
Danilo G.
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Per contro, un euro debole (che dovrebbe indebolirsi ancor di più per favorire veramente l’export) rende meno appetibili i Buoni del Tesoro emessi in euro; ciò significa che i «mercati» per comprare BOT e BTP, chiederanno interessi più alti. E proprio nel momento in cui tutti gli altri Stati europei (e gli USA) stanno gettando sul mercato emissioni immani di BOT, facendosi concorrenza.

Ciò dimostra che la crisi dell’euro non è solo congiunturale, ma anche strutturale; e le due crisi sono così inestricabilmente intrecciate, che un vantaggio all’export si paga con un peggioramento del  debito pubblico. Ormai il problema non è solo più la recessione dell’economia reale, nè solo più il fallimento incombente delle banche (una crisi di insolvenza trattata come crisi di liquidità), ma è il problema dell’insolvenza degli  Stati.

Il vero motivo per cui il governo italiano (e Spagna, Portogallo, e Francia) hanno aderito all’euro - pagandolo con una perdità gravissima di competitività rispetto alla Germania, e con una crescita paralitica - è che potevano indebitarsi ai tassi tedeschi, cioè con bassi interessi. La Germania è stata ben contenta di farci entrare - benchè il nostro debito pubblico lo dovesse vietare, in base ai parametri di Maastrich - perchè eliminava in noi un competitore verso l’estero, e trovava in noi un mercato in più per i suoi prodotti.

Ora questi trucchi, furbizie e ambiguità hanno mostrato la loro insostenibilità, com’era ampiamente prevedibile. La convergenza dei tassi dei nostri BTP con quelli tedeschi è diventata divergenza, sempre più paurosa (vedi il grafico).

euro_crisi_irreversibile_2

Evoluzione della «forbice» sui  Buoni del Tesoro a 10 anni dei diversi Paesi della zona euro, 2007-marzo 2009

La favola che «l’euro ci protegge dalla crisi» non regge più. Anzi, secondo Jacques Sapir, il fatto stesso che le banche europee si siano riempite di titoli tossici è il risultato dell’instaurazione dell’euro e la debole crescita a cui ha condannato le economie meno favorite: poichè prestare a quelle economie non rendeva abbastanza alle banche, esse, premute dalla concorrenza estera a «fare di più», esse hanno usato i capitali e i risparmi nostri in derivati, strutturati ed altri strumenti della finanza creativa - che promettevano alti profitti.

Adesso che gli Stati si sono stra-indebitati per salvare le banche, si poteva pensare che la Banca Centrale Europea si sarebbe indotta a finanziare parte di quei debiti pubblici (come facevano le Banche Centrali nazionali, quando avevano la sovranità monetaria); non l’ha fatto, e i «mercati»  hanno sanzionato l’attuale crisi, colpendo prima la Grecia, e minacciando l’intero Club Med.

E peggio: gli ideologi dell’euro vogliono approfittare di questa crisi letale – che non sanno risolvere – per far avanzare il loro progetto di «governo europeo»  tecnocratico, ossia antidemocratico.

Christophe Barbier
   Christophe Barbier
Christophe Barbier, direttore de L’Express (settimanale massonico e  mondialista se mai ce ne furono) ha auspicato apertamente «un golpe legittimo» per imporre un «governo economico» europeo.

Alain  Minc, in un’intervista a Le Point (13 maggio) ad un giornalista che gli chiede se gli aiuti alle banche non siano stati concordati dietro le spalle della popolazione, risponde: «La democrazia non è l’agorà esteso a 400 milioni di persone. Far credere loro che debbano essere consultate a ogni passo della costruzione europea non è soltanto demagogico, ma anche criminale. Abbiamo visto che cosa è successo quando sono stati indetti i referendum sulla bozza di Costituzione Europea».

Jacques Attali
   Jacques Attali
Jacques Attali, ex eminenza grigia di Francois Mitterrand e uno degli architetti dell’euro, si dice anche lui favorevole a maggiori poteri agli enti europei che fungano da poliziotto per i governi nazionale e la loro spesa, e controllino la Germania. Nel Nouvel Observateur dichiara che «con la governance europea. Se un Paese non segue il percorso stabilito, la Commissione ne assume il controllo». (Le citazioni  di cui sopra sono tratte dall’Alert dell’EIR)

Mentre costoro tramano, intanto, accade quel dicono ormai centinaia di piccoli imprenditori italiani: «Non pago i miei fornitori perchè non vengo pagato dai miei clienti». In pratica, non circola il denaro perchè nessuno ne ha, le banche non fanno credito (ma hanno accumulato depositi presso la BCE per 320 miliardi di euro solo la scorsa settimana). Questo disseccamento della liquidità – il lubrificante dell’economia reale – si nota anche su tutti gli altri mercati del credito, dai prestiti interbancari ai titoli del debito pubblico. E’ la deflazione stile  anni ‘30.

Gli ideologi di cui sopra non capiscono - o meglio lo sanno ma se ne infischiano – che un’azienda magari sana ed esportatrice, che però non riceve pagamenti, non paga i suoi fornitori; e che dunque presto, e di colpo, ci sarà un’esplosione di licenziamenti e di fallimenti a catena, con un aggravamento inimaginabile della crisi, stile Grande Depressione.

Hitler (o meglio il suo banchiere centrale, Schacht, «ariano d’onore») risolse questo tragico congelamento della liquidità (dei pagamenti fra imprese) autorizzandole ad emettere cambiali garantite dallo Stato. Ma oggi non c’è più lo Stato che possa o voglia prendere questo provvedimento. Ci sono i banchieri e i tecnocrati ideologici. E il Financial Stability Forum della BCE (di cui Draghi è il caporione) s’è opposto rabbiosamente alla sola idea che si possa instaurare una legge Glass-Steagall all’europea, perchè «va contro il modello europeo di banca universale» e «ostacolerebbe l’ulteriore integrazione del Mercato Unico» (citazione dall’EIR).

Dunque la banca che «universale», quella che raccoglie i vostri risparmi e li usa a vostra isnaputa e senza la vostra autorizzazione per speculare sui titoli tossici, è essenziale nell’integrazione europea. Questa integrazione interessa dunque solo ai banchieri.

Insomma, muoiano i cittadini europei, purchè l’euro viva...


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