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Attenti agli «états d’esprit»
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L’abbiamo scampata bella, caro lettore. Tu che mi hai mandato, allarmatissimo, il testo di un sito americano che annunciava la collisione della Terra con un asteroide per il 15 novembre 2008, cioè per ieri.

Una comunicazione precisissima, molto scientifica: «The location of the impact zone is in the ocean at 36 degrees North Latitude and 65 degrees West Longitude, [approximately 100 miles north of Bermuda and 750 miles east of Cape Hatteras, North Carolina, (on the U.S. southeast coast)]. When the asteroid enters Earth’s atmosphere, it will be seen as a large bright-green bolide. Atmospheric friction will create an enormous dark reddish-orange glow in the air that will be visible across eastern North America, such that a thousand miles away from the Impact Zone, a reddish glow will backlight even the Toronto skyline in Canada. Indeed,  from Halifax, Nova Scotia to Boston, Washington, DC, Miami, Cuba, Puerto Rico and Venezuela the glow will be visible. It also suggests that there will be resultant tsunamis of Biblical proportions».

Sei più tranquillo adesso, lettore? Il precisissimo annuncio della fine del mondo, nella precisa data indicata non è avvenuto. Imparerai ad esercitare la dovuta diffidenza verso quel che - come si legge nel suddetto sito USA - viene comunicato durante «psychic exercises», ossia durante sedute spiritiche? Oppure sei pronto a cadere una prossima volta nella credulità?

Temo che questa smentita dei fatti non ti abbia rinsavito, caro lettore. Lo dico perchè non sei il solo a cadere vittima, di questi tempi, di una certa «atmosfera» psichica, che aleggia nell’aria, spessa e tossica.

Nel giro di due giorni, ho ricevuto lettere di questo tipo:

«Signor Direttore, conoscendola attraverso i suoi scritti, i suoi libri e avendo potuto accertare che crede nell’opera del Maligno e nelle sue capacità di rendere la vita veramente difficile, Le chiedo un favore personale per me molto importante, cioè un chiarimento e un suo parere su un blog che tratta di satanassi ed esorcisti. Il Blog è: ‘un esorcista risponde’ ed è curato e gestito da un esorcista che conosco e che un tempo stimavo. Ora invece sono molto perplessa, un suo parere sarebbe per me illuminante. Grazie R. M., sua felice abbonata»

E poi questa:

«Dottor Blondet, a proposito di messaggi subliminali, molti suoi lettori hanno inviato diverse testimonianze. Io non so quanto siano efficaci anche se lo scopo di alcuni è palese. Si trova qualcosa di scientifico nella letteratura? Comunque in allegato c’è la foto di un bel bimbo. Provi ad ingrandire entrambi gli occhi, c’è da aver paura! Cordiali saluti».

E ancora questa:

«Gentile Direttore, recentemente sono venuto a conoscenza di una ricerca italiana che consentirebbe di ottenere energia assimilabile al nucleare utilizzando il ferro come combustibile. Le segnalo un thread che contiene molti riferimenti: Energia nucleare prodotta dal ferro - La sensazionale scoperta di Fabio Cardone, ricercatore abruzzese, che ha illustrato la sua ricerca al Lions Club Chieti ‘Host’ e all’università D’Annunzio. Energia nucleare dal ferro: potrebbe rappresentare una svolta epocale la scoperta di un ricercatore abruzzese del Consiglio nazionale delle Ricerche, il professor Fabio Cardone, presentata a Chieti nell’ambito del Forum su ‘Energia e ambiente, sostenibilità del sistema’ che si è svolto nell’auditorium dell’Università D’Annunzio, su iniziativa del Lions Club Chieti ‘Host’. La reazione nucleare attraverso il ferro, ha spiegato il professor Cardone, avviene con un processo ad ultrasuoni. La materia utilizzata nell’esperimento, ha poi aggiunto il ricercatore abruzzese, è stata il cloruro di ferro. Poche centinaia di grammi, ha detto, hanno prodotto energia nucleare equivalente a diversi chili di uranio. Sorprendente anche l’esito della reazione nucleare: l’energia prodotta è stata di altissima qualità e le scorie sono residui di ferro, assolutamente prive di radioattività. Il professor Cardone ha presentato a Chieti, dopo averlo fatto qualche mese fa a Sulmona, sempre su iniziativa del Lions Club, che ha divulgato la notizia, i dati scientifici relativi all’esperimento; perchè di esperimento si tratta, ha detto, finora non esiste un prototipo per la produzione su scala di questa forma di energia nucleare, ma solo strumenti di tipo scientifico. Il professor Cardone ha poi spiegato che la produzione di energia nucleare dal ferro, attraverso gli ultrasuoni, è un fenomeno presente in natura, conosciuto come ‘cavitazione’, nome che deriva dalle cavità notate sulle eliche dei transatlantici nelle lunghe traversate. ‘Queste cavità - ha spiegato il professor Cardone, venivano generate dalla combinazione di ultrasuoni ed acqua. E’ bastato riprodurre tutto in laboratorio - ha detto - per avere la produzione di energia nucleare pulita, senza scorie radioattive’. Cosa pensa della notizia?».

No, cari lettori; sono io che chiedo a voi: che cosa, nei miei scritti e interventi, vi ha portato a credere che io possa non solo avere a che fare con esorcisti, messaggi subliminali, annunci spiritici,  invenzioni mirabolanti a cui nessuno aveva pensato, ma che non hanno segreti per il signor «Fabio Cardone, ricercatore abruzzese»?

In questo sito non pretendiamo di essere depositari di conoscenze segrete, illuminazioni superiori e rivelazioni occulte. Anzi, ci sforziamo di esercitare sulle informazioni quel che possiamo di razionalità e spirito critico, con la nostra modesta intelligenza e modesta responsabilità. Ed esortiamo anche voi a fare altrettanto.

Per esempio: non so, cara lettrice, chi sia l’esorcista che la preoccupa. Certo che credo all’esistenza del Maligno; credo meno alla autorità di esorcisti che tengono dei blog sulla Rete.

Quanto al «professor Cardone ricercatore abruzzese», non ho nè le competenze nè il tempo per dare un parere sulla credibilità della sua scoperta mirabile, che ci salverà per sempre dalla dipendenza dal petrolio: mi limito a fargli i migliori auguri, non senza notare che della sua scoperta si parla in un «forum» non scientifico.

E non senza ricordare che nella mia carriera di giornalista ho conosciuto alcune decine di  ricercatori di questo tipo, scopritori di eccezionali misteri della natura e di macchinari straordinariamente benefici per l’umanità (l’energia dall’acqua, il moto perpetuo, captazione di energia dall’aria a costo zero, la previsione di terremoti), che poi hanno portato con sè i loro segreti, nella tomba o nell’ospedale psichiatrico. Naturalmente, questi personaggi accusavano regolarmente un complotto universale delle Sette Sorelle petrolifere, dei Rockefeller, dei rettiliani contro le loro invenzioni.

E’ possibile, non lo nego. Ma nemmeno lo affermo, perchè voglio vedere le prove. E semplicemente, mi astengo dal dare giudizi su cose che sono al di là delle mie possibilità di informazione e di comprensione.

Nei giorni scorsi un altro lettore mi ha scritto che Nostradamus aveva previsto l’avvento al potere di Obama; altri  mi chiedono se secondo me Obama è il «papa nero» preannunciato da certe profezie.

Ora, ho la massima simpatia per Nostradamus, come maestro della lingua francese in quel particolare genere letterario - gli almanacchi - di cui il Barbanera è l’ultimo esponente. Ma vorrei far notare che nelle centinaia e centinaia delle sue quartine profetiche, meno di una decina ci permettono di riconoscere, forse, personaggi del futuro come Napoleone, il re Luigi XVI o eventi come la rivoluzione francese; e li riconosciamo «post factum», ossia dopo che gli eventi sono avvenuti.

Il che significa, puramente e semplicemente, che Nostradamus, anche se fosse un vero tesoro di conoscenze future, non ci serve a nulla. Non riusciamo, visto che lui non ci ha dato una chiave, e dato che le quartine non hanno un ordine cronologico (lui stesso disse che le aveva pubblicate alla rinfusa), a ricavarne qualche conoscenza utile, in tempo utile.

Conclusione: chi non è capace di leggere Nostradamus con la giusta dose di disincanto e ironia, è meglio che lo lasci stare.

Come è igienico non fare confusione in materia di «profezie»: non mettere sullo stesso piano l’Apocalisse di San Giovanni o i «Segni dell’Ora» islamici con il Ragno Nero o altre «profezie» di cui non si sa la fonte e l’ispirazione.

Magari sarà utile rileggere Réné Guénon, che - nonostante tutto quel che si può dire di lui -  sull’inganno delle «profezie» e sull’«Errore dello spiritismo» ha insegnato cose fondamentali, applicando in modo insuperabile lo spirito razionale ai fenomeni dell’irrazionale, un vero Cartesio dell’invisibile.

Certe «profezie» sono messe in giro per creare «états d’esprit», stati d’animo collettivi, atmosfere psichiche di massa, aspettative di eventi liberatorii o terrorizzanti che poi certi poteri forti utilizzano per far accettare dalle masse umane certe «soluzioni» o certi eventi politici preordinati. Non c’è qui alcuna «magia», ma meccanismi che sono ben visibili, solo che vi si faccia attenzione, e di cui sono potente strumento i media, i film, la società dello spettacolo in genere.

Sono abbastanza vecchio da ricordare «stati d’animo collettivi» che facevano credere scienza, per esempio, la psicanalisi freudiana: milioni di persone vollero andare «in analisi» allora, nei salotti non si parlava d’altro, preti e suore abbandonavano l’abito perchè dopo l’analisi avevano scoperto che erano stati «repressi». Oggi, la psicanalisi è dimenticata, passata di moda. Scomparsa nel nulla che meritava, essendo comprovata terapeuticamente inefficace. Lo stato d’animo che la sosteneva è scomparso.

Lo stesso per il maxismo; per decenni abbiamo avuto cattedre dove professori universitari di chiara fama insegnavano il marxismo come verità dogmatica; ogni progressista conosceva e aderiva al marxismo; il marxismo pareva una forza concreta e irresistibile, vittoriosa nel mondo; milioni di uomini attivamente operavano per imporre il sistema collettivista, anche con sangue, e altri milioni di uomini assistevano sgomenti e sentendosi impotenti all’avanzata del marxismo.

Oggi, dov’è questa forza invicibile? Nemmeno D’Alema e Veltroni osano più  ricordare Marx: sentono che la moda è passata.

Tutto ciò che sembrava solido e duro, per cui milioni di uomini sono morti, e migliaia di psicanalisti si sono arricchiti in sedute analitiche, appare quello che è: «maya», ossia fantasmagoria, illusione di illusionisti che sono - forse - essi stessi mossi dal Grande Illusionista.

Ho visto anche il ‘68: quello che Alberoni (in realtà copiando Durkheim) ha chiamato lo «stato  nascente», e che lui innescò all’Università di Trento. Ho visto con disgusto quella frenesia collettiva, giovanile e non giovanile, che incitava a rompere tutti gli argini, tutti i limiti della società e della decenza, la liberazione definitiva intesa come trasgressione; la allegra rivoluzione dei costumi. Periodo scintillante, che cominciò a sostituire la frenesia marxista (troppo disciplinare e militare) annunciando una nuova spontaneità di massa.

Ora è finito. Ne restano i risultati voluti dal Grande Illusionista e dai suoi servi e complici politici: aborto, eutanasia, droga, nichilismo, riduzione dell’uomo al suo destino zoologico. Lo scintillìo è diventato un carbone e cenere, morte dispensata in clinica.

Ora intravvedo un tentativo di ricreare una replica di questa frenesia negli studenti anti-Gelmini: ne vedo l’urrazionalità, l’auto-soddisfazione delle «masse giovanili», l’innamoramento di sè che è  tanta parte dello «stato nascente». Non credo che riuscirà il gioco, questa umanità è troppo moscia per farsi incendiare.

Ma le lettere sopra citate mi dicono che troppa gente tende a lasciarsi sedurre da suggestioni imprecise, acritiche, a farsi inquietare o ad abbandonarsi a speranze e paure senza fondamento, insomma a rinunciare a quel che i mistici hanno chiamato «discriminazione degli spiriti».

Qui c’è il pericolo. Il pericolo di aprire l’anima verso il basso, del «farsi agire» da forze che sono, nella loro essenza,  infette.

Lo dico al primo lettore: si rende conto che ha rinunciato alla sua razionalità in modo così totale, da dare un qualunque credito all’annuncio di un asteroide gigantesco, ma sfuggito agli astronomi, che doveva devastare la terra il 15 novembre, e tutto in base ad un annuncio spiritico? Capisce di essersi lasciato ingannare, per aver consentito a discendere al disotto del livello di coscienza che si richiede ad un essere umano sveglio?

Attenzione, direbbe Guénon, al pantano di Eleusi. Chi andava ad Eleusi, dove avrebbe avuto la visione intellettuale pura (conosciuto il suo «vero nome»), doveva attraversare una piccola palude; chi non era qualificato per la Visione, si credeva, affondava in quel pantano e non raggiungeva la mèta.

Ciò significa: attenti, non tutto «l’invisibile» è spirituale, non tutto viene dall’alto. Fra l’aldiquà e l’aldilà eterno ci sono «pantani», in cui ronzano orribili insetti; c’è una «natura» preternaturale, che non è soprannaturale, anzi.

Questo altolà vale ovviamente per lo spiritismo (un ètat d’esprit che fu travolgente nel tardo ‘800,  ma che continua come rivolo sotterraneo, pronto a ghermire di nuovo le anime deboli). Troppo facilmente i creduloni si lasciano convincere che parlino lì «le anime dei defunti», o «spiriti dall’alto».

Su ciò che chiamiamo «anima», Lucrezio epicureo e materialista sapeva più di noi, traendo da una più antica sapienza queste nozioni:

«Bis duo sunt homini, manes, caro, spiritus, umbra: Quattuor haec loci bis duo suscipiunt. Terra tegit carnem, tumulum circumvolution umbra. Manes Orcus habet, spiritus astra petit».

Traduzione: «Di quattro cose sono fatti gli uomini: ‘manes’, carne, spirito, ombra. Ciascuna di queste quattro va al suo luogo proprio: la carne sotto terra, l’ombra svolazza attorno al sepolcro, i ‘manes’sono posseduti dall’Orco, lo spirito tende agli astri».

Noi siamo meno precisi, abbiamo perso certe conoscenze.

Possiamo a malapena intuire che nelle sedute spiritiche non è lo spirito, la sostanza unitaria che «punta al cielo» ad apparire, ma, specie se evocate attraverso la presenza di qualche oggetto appartenuto a un defunto (o alla presenza di un parente di sangue), a manifestarsi sono le «ombre»; possiamo anche intuire che uno dei significati di «manes» è «rimasugli», quel che resta dalla decomposizione del complesso anima-corpo.

Sono infatti «residui» («gusci», «klippoth», in ebraico), magari capaci di stupire perchè possiedono ancora qualche spezzone della personalità del morto, e apparentemente conoscono cose che gli erano note. Sono residui del cadavere, che non è fatto solo di carne; prodotti della decomposizione, infetti e infettanti, in contatto con quell’enigmatico luogo che Lucrezio chiama Orcus; e che proprio per questo, possono essere indossati - come maschere - da chi dell’Orcus è il principe, e che ci parla sotto molte maschere.

Così, chi apre l’anima anche solo alle comunicazioni spiritiche - imperdonabilmente poi se queste comunicazioni sono così palesemente false come l’annuncio dell’asteroide di cui sopra - si espone ad infezioni molto gravi. Che si possono manifestare come possessioni, ma anche come ossessioni, ossia frenetiche adesioni a «stati d’animo» che non appartengono a lui, ma che sono insufflati e diffusi nell’«aria». Da quegli «spiriti dell’aria» di cui parla San Paolo, signori della psiche mobile e suggestionabile come il vento.

La voglia di manifestazioni e di prodigi, in questo senso, è già - se non ossessione - un predisporsi a farsi ossessionare ed «agire» da forze incontrollate.

Per questo la Chiesa è così critica verso il fenomeni fisici del misticismo; e fu così sospettosa di padre Pio, nell’incertezza che le manifestazioni paranormali potessero venire dal cattivo spirito; e lo stesso Padre Pio le visse come «umiliazioni». Di per sè, i prodigi, la visione profetica, non sono un segno di santità; possono essere il contrario.

Occorre appunto un’attenta e critica «discriminazione degli spiriti». La prova obbiettiva della santità non viene dai miracoli del santo, ma dalla sua vita di carità eroica; azioni, fatti controllabili. Di questi tempi, anche certi esorcisti appaiono un pochino troppo ossessi dalle «manifestazioni» che vedono nella loro opera, fino a perdere l’equilibrio mentale.

Signori lettori, vi prego: non lasciatevi suggestionare, non partecipate al ballo di San Vito dei posseduti e degli ossessionati, il cui numero cresce. Cercate di disntinguere i fatti dall’alone che - grazie ai media soprattutto - li circonda, alone psichico infetto.

E per tornare agli argomenti propri di questo sito: non mescolate gli eventi della politica internazionale con le suggestioni più spurie, che vi aleggiano intorno, di cui non sapete la fonte.

Certo, l’elezione di Barack Obama - il primo presidente negro - si presta ad incoraggiare suggestioni apocalittiche.

Qualcuno mi ha mandato un articolo americano dove si dice che «I G-20 si avviano implementare la dittatura finanziaria globale: Sarkozy chiede la fine dello status di riserva mondiale per il dollaro mentre i leader mondiali si incontrano per gettare le fondamenta del nuovo ordine economico mondiale... la fine del dollaro come divisa della riserva mondiale, e la centralizzazione del comando finanziario nelle mani di una stretta cerchia di intoccabili regolatori internazionali. Per conoscere il vero obiettivo celato dietro la conferenza del 15, il commento del barone David de Rothschild che la crisi attuale è il ‘preludio al nuovo ordine mondiale e ad una nuova forma di governo mondiale’ è illuminante. Gordon Brown sulla falsariga di Rothschild questa settimana urgeva la creazione di una nuova architettura finanziaria costruita sulla premessa di un ‘governo mondiale’, e cioè più potere nelle mani di pochi».

D’accordo, d’accordo, è possibile. Ma la realtà che per ora possiamo constatare, è che il G-20 è stato un buco nell’acqua. Dato che la crisi è globale, e nessuna nazione ha la forza finanziaria per salvare da sè le sue banche e per contrastare la depressione più catastrofica degli ultimi secoli, è fin troppo ovvio che i capi cerchino di arrivare a qualche rappezzatura globale; ma che abbiano fatto un passo verso il governo mondiale riunendosi a Washington per qualche ora, mi pare - allo stato di fatto - più che dubbio. Se non altro, perchè certe decisioni non vengono prese in sedi così pubbliche.

E quanto a Obama, sarà magari il temuto Papa Nero; ma per adesso non ha fatto nulla che lo faccia salire oltre la statura consueta di un presidente americano, ossia gestito dai poteri forti e dalla nota lobby. Deplorevole, ma nulla di paranormale, anzi molto usuale. Aspettiamo a precipitare questo tipo di giudizi. Stiamo ai fatti, a quelli che possiamo controllare e analizzare da fonti certe.

La situazione è già abbastanza allarmante: non rendiamola più infetta di quel che sia, contribuendo a diffondere «spiriti dell’aria», residui psichici, Nostradamus.

Pensate ad internet come a un’edicola: dove c’è Eva Express e c’è il Financial Times. Se vi cito il Financial Times, non sosterrò che però esso è smentito dalle rivelazioni di Eva Express. L’informazione del Financial Times, intendiamoci, può esserefalsissima; ma lo è in modo diverso da Eva Express. I piani sono diversi. Cercate di distinguere, di discriminare, mantenendo lo stato di veglia.

L’asteroide era annunciato per il 15 novembre. Scrivo queste righe il 16. Non vi basta come lezione?

Maurizio Blondet



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