Zingarate romane nella Roma dei Casamonica
Milena Spigaglia
27 Agosto 2015
La Chiesa di Don Bosco a Roma mi è particolarmente cara, perché lì è stato celebrato il funerale di mio padre, molti anni fa. Oggi è assurta agli onori della cronaca per l’estremo saluto a Vittorio Casamonica, capo-clan di una delle famiglie malavitose più conosciute di Roma. Conosciute da tutti, tranne che dal sindaco, dal questore, dal prefetto, dal Ministro dell’Interno, dalla polizia municipale e dal parroco –– a quanto pare il robusto profilo da criminale del defunto era conosciuto solo dall’elicotterista che ha sparso petali di rosa nei cieli, e a lui è stata sospesa la licenza, secondo la ben nota legge del capro espiatorio, che fa il paio con l’altra legge, anche più nota, secondo cui lo Stato italiano è forte coi deboli e debole coi forti. Insomma, tutti lieti di consentire la celebrazione della dipartita dello zingaro delinquente come fosse il primo …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)