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L’arma efficace contro la tirannide del pensiero unico
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(articolo del 23 settembre 2017)
Per la storia: Padre Pio
e le meraviglie di Dio


Per molti “internauti” la data del 23 settembre 2017 passerà alla storia come l’ennesima previsione della fine del mondo (il pianeta Nibiru o pianeta X starebbe per colpire la terra, ma si tratta dell’ennesima panzanata stile maya 2012). Ciononostante qualcosa di autentico sta avvenendo nel nostro sistema solare. L’allineamento di alcuni pianeti, contemporaneo a quello delle costellazioni del Leone e della Vergine, viene visto da molti cattolici come un segno riguardante la visione di S. Giovanni contenuta al capitolo 12 dell’Apocalisse — la donna vestita di sole. La Luna transiterà sotto la costellazione della Vergine e questa verrà circondata dalle 9 stelle appartenenti a quella del Leone, in aggiunta ai pianeti Mercurio, Venere e Marte. È un “parto” cosmico iniziato 9 mesi fa, il 20 novembre 2016 per l’esattezza, quando Giove (in congiunzione con Venere) ha iniziato a “pulsare” come un cuore all’interno della costellazione della Vergine. Il sole la “ammanterà” sorgendovi dietro, la luna “sotto i suoi piedi”. Tale ciclo cosmico va a compimento il 23 settembre. Il fatto resta astronomicamente di un certo rilievo, in particolare dopo le eclissi lunari e solari che abbiamo visto avvenire ad agosto. Le forze naturali e le stelle del cielo sono effettivamente in grande sommovimento in questo momento.

Non sta a noi dire se ciò rappresenti un segno apocalittico. Certamente nulla avviene per caso nell’ordinatissima creazione di Dio, meccanismo tra i più perfetti. Rimando il lettore al testo Apocalisse di San Giovanni commentato da p. Marco Sales, per l’esattezza a pagina 51-52, perché in esso troverà una salda guida in merito alla visione giovannea secondo la dotta esegesi dei padri. In particolare per quanto riguarda le conseguenze del “parto” che segue il segno celeste: il nascituro (Cristo Re) verrà rapito a Dio e la Donna (interpretabile come figura della Chiesa) si rifugerà per 1260 giorni (periodo anticristico) in un luogo solitario; ne seguirà una grande battaglia tra Satana e San Michele.

Il nuovo libro EFFEDIEFFE

Ora, per i cattolici che amano operare con i piedi maggiormente ancorati a terra (scelta che mi sento di suggerire perché stando con il naso all’insù c’è il rischio di inciampare), il 23 settembre è un giorno speciale per un altro motivo: oggi ricorre difatti la Festa di San Pio da Pietrelcina (49° anniversario dalla sua morte avvenuta il 23 settembre 1968).

In questo giorno di celebrazione, in cui la Chiesa invocherà la potente intercessione di Padre Pio (e speriamo che un nutrito numero di sacerdoti lo faccia con sufficiente devozione), vorremmo presentare al lettore un libro inedito dedicato al santo del Gargano, che di fatto inaugura un nuovo anno di edizioni per la nostra casa editrice.

L’odierna pubblicazione, dal titolo: “Quei matti che guariscono – Il grande libro dei miracoli”, è la seconda opera di Gedeone La Spada, già autore di Padre Pio: le verità nascoste (2016).

Gedeone, lo ricordiamo per chi non lo avesse già appreso precedentemente, è uno degli ultimi testimoni di Padre Pio. Uno degli ultimi figli spirituali ancora in vita (ne sono rimasti pochissimi di autentici, nel novero della decina), accettati e benedetti personalmente dal santo cappuccino. Da Padre Pio ricevette una personale missione quando ancora era un bambino (siamo agli inizi degli anni ’50): “Tornerai da me e porterai con te tanti giovani”. La profezia si avvera durante gli anni degli studi universitari e in quelli immediatamente successivi, quando, insieme ad altri coetanei, fonda il gruppo di preghiera San Paolo. Anche Cleonice Morcaldi, suprema figlia spirituale del santo stigmatizzato, ricorda nel suo diario di memorie il gruppo di giovani che venivano da Torino, che padre Pio chiamava paternamente: “i miei fracassoni”.

Gedeone ha deciso di affidare la sua testimonianza a EFFEDIEFFE perché l’ha riconosciuta come casa editrice sinceramente cattolica. Dopo la pubblicazione del suo primo libro, molti nostri lettori ci hanno domandato informazioni sull’identità di un personaggio che nel dichiararsi figlio autentico di Padre Pio nondimeno ha deciso di rimanere nel più assoluto anonimato in un’epoca in cui tutti desiderano essere protagonisti di qualcosa. Alcuni tra questi lettori hanno espresso il desiderio di incontrarlo di persona.

Ma parlare di Padre Pio e delle sue grandezze, senza protagonismi né volontà giornalistiche (che tradiscono sempre una certa vanagloria) è l’unico scopo di questo signore, che ha scelto il nascondimento affinché la sua testimonianza apparisse oggettiva, opponendosi ad ogni principio soggettivistico dell’esperienza, di chi vuole affermare sé stesso o il suo pensiero in quello che fa. Una scelta che ci è apparsa onorevole, e nella quale abbiamo intuito l’orientamento alla verità delle cose, un inno alla realtà.

Le nostre piccole risorse sono state piegate dalla realizzazione di questa nuova edizione, che ha rappresentato una sfida anche per noi. Il nuovo libro si presenterà sotto forma di un testo di grandi dimensioni e speriamo di grande pregio, con pagine patinate a colori e copertina cartonata; un’opera dedicata a Padre Pio che procederà per immagini inedite, concepite con grande coraggio, vitalità e senso del bello, che la faranno somigliante ai libri fiabe di una volta, con l’unica differenza che quanto vi verrà narrato è tutto vero, anche se non meno straordinario.

Da tempo era nostro desiderio pubblicare un libro che tornasse a formare i lettori attraverso immagini il cui contenuto rimandasse ai misteri di Dio attraverso le figure; concetti sul candore estetico che avevamo già espresso in un precedente articolo.

Ma l’opera odierna vorrebbe farsi promotrice di una idea ancora più “missionaria” e concreta. Ce la illustra direttamente l’autore:

«Sono stato lungamente assorto dal completamento di un nuovo manoscritto – ci scrisse Gedeone qualche mese fa –, che sottopongo ad EFFEDIEFFE per un’eventuale stampa. Il titolo è: Quei matti che guariscono — Il primo libro dei miracoli. Queste pagine sono nate durante la mia lunga degenza nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, ove la santa figura di padre Pio quasi non c’è più, sfumata, ridimensionata, ridotta a coraggioso “fondatore e filantropo”, in un meridione d’Italia negletto e poverissimo. Dimenticata la sua vocazione religiosa e la sua crocefissione cruenta; la sua figura carismatica stigmatizzata; gli innumerevoli prodigi di guarigioni e conversioni. Tutto ignorato (ad arte?), nascosto nell’oblio di questo tempo modernista. Ecco l’inganno attuale, che investe l’innumerevole folla quotidiana in transito o ricoverata nell’ospedale: intendere padre Pio come un grand’uomo, chino a sollevare le piaghe sociali del suo Paese, senza riferimento esplicito al Soprannaturale, a Dio, che cento anni fa lo ha mandato, per donarci la certezza di Sé stesso, soccorritore di ogni uomo di buona volontà che Lo invochi.

Vorrei invece si esclamasse a gran voce: “In padre Pio non abbiamo solo un frate buono, dedito agli altri, ma siamo oggi di fronte alla inquietante e grandiosa presenza di un testimone di Dio, il quale opera cose meravigliose a nostro beneficio, se credenti”. Vorrei che in ogni camera di degenza di questa “Casa sulla roccia” costruita dal padre, gli ammalati, tra i lamenti ed i gemiti, trovassero nuovamente la loro speranza nelle immagini dei miracoli di Padre Pio, appese alla parete di fronte al loro letto. Ecco perché ho arricchito questo libro con numerose tavole a colori, una per ogni capitolo. 25 in tutto. Le illustrazioni contenute nel libro – infatti – sono state pensate per poter essere trasformate in quadri telati di grandi dimensioni, corredate ognuna da una “scheda” riportante l’epoca, il luogo, il nome del miracolato e la narrazione del fatto miracoloso. Quante speranze si accenderebbero! Quante sofferenze non andrebbero più perdute! Quante lacrime si cangerebbero in gioia!

Il momento storico che stiamo vivendo impone con urgenza questa ricerca, per mostrare la grandiosità della nostra Fede. Spero che le edizioni EFFEDIEFFE vogliano accettare anche questa seconda fatica di Gedeone La Spada, mirante a fare aprire gli occhi verso il Soprannaturale. I miracoli di Dio sono tanti e tali da confondere gli increduli e commuovere ognuno che sia in buona fede.

La saluto caramente caro de Vita, con viva cordialità, ringraziandoLa per tutto.
Gedeone La Spada
San Giovanni Rotondo, Giugno 2017»

È il sogno di un uomo che ama padre Pio, e che a lui ha dedicato, conformandola, la sua vita. Ma “non si vive di sogni, bensì di fede” diceva Padre Pio; quella di Gedeone è allora una vera missione, che egli sente urgentemente di dover portare a compimento.

Leggendo le testimonianze spirituali di Cleonice Morcaldi si viene a conoscenza di un vincolo soprannaturale esistente tra Padre Pio ed i suoi “figli”, generati nel dolore e nella preghiera costante del santo martire — un vero e proprio “parto” soprannaturale. Un legame cementato dal sacrificio espiatorio cruento, incessante.

Padre Pio difatti, come si era offerto a Dio allo stesso modo aveva offerto in sacrificio tutti coloro che aveva scelto. Ecco perché la figliolanza spirituale con il santo di Pietrelcina era una cosa seria, un’elezione alla quale in pochi venivano innalzati. Si doveva essere disposti a soffrire, a sopportarne il peso.

E non ci siamo offerti?” diceva Padre Pio alla Morcaldi, che gli domandava perché non salvasse sé stesso e quelli a lui vicini da continui malanni e persecuzioni.

Gedeone, in qualità di vero figlio, vive la sua vicinanza spirituale allo stesso modo, in maniera bruciante, continuamente sofferente, ma totalmente affidata. Ha piena fiducia che il bene trionferà, che la Provvidenza è sempre all’opera; e sente, attraverso la sua nascosta testimonianza, di dover scuotere le coscienze dei cattolici; soprattutto, vuole farci riflettere sulla figura di padre Pio come mai prima d’ora, perché, a detta sua, il mondo non ha pienamente compreso “chi” realmente sia il santo di Pietrelcina. È un mistero grande sul quale è bene continuare a riflettere, ma che ci verrà svelato solamente alla fine dei tempi. Un mistero intimamente legato, come mai prima nella storia della Chiesa, all’altro mistero di Dio: Maria.

L’arma efficace

«Oggi, nel 2017 – scrive Gedeone nell’introduzione alla sua nuova opera – cosa può fare un “povero cristiano” contro questa tendenza travolgente, ingannevole ed il suo tirannico pensiero unico?

Se la nostra è “la civiltà dell’immagine”, utilizziamo dunque le immagini per difendere e fare conoscere la nostra Fede ed i suoi prodigi, nonché la sana esegesi, la santa tradizione cristiana.

Insegniamo le meraviglie dell’unico Dio Vero, i suoi miracoli ed eventi prodigiosi nei nostri giorni, utilizzando immagini chiare e circostanziate: nomi, cognomi, date e luoghi ove si son verificati e si verificano i mirabili ed incontestati prodigi di Dio, per nostro sostegno e conforto.

Il silenzio è codardia. È colpa, madre di indefinite altre colpe. O anche noi, come gli Apostoli nella notte del tradimento, ci diamo alla fuga?

Ricordiamo che il Dio dei musulmani, il Dio degli ebrei non è lo stesso Dio dei cristiani! Il Dio dei mormoni, dei testimoni di Geova, quello della New Age, quello dei massoni, degli astrologi, degli spiritisti non è il Dio dei cristiani!

Non possiamo tacere l’unicità, l’originalità ed assolutezza di Cristo Gesù!».


Ecco perché questo libro, per i fatti straordinari che racconta è una vibrante esortazione a non assuefarsi all’odierna, irrompente mentalità, che tutto accetta, tutto ammette, giudicando bene ciò che invece è male, in una paradossale e disastrosa confusione.

La sodomia, l’aborto, l’utero in affitto, l’eutanasia, il rigetto dei dogmi, lo stravolgimento della dottrina (dogmatica/ morale) e della liturgia, sono considerati oggi un’esperienza positiva, un bene. ‘Bene’ e ‘male’ sono la stessa cosa. Verità ed errore non si distinguono.

Pretesi pensatori laici ed autori sacri ed ecclesiastici (senza Dio) diffondono nel nostro tempo, particolarmente ed in maniera subdola, il credo del relativismo etico, della morale della situazione, dell’idealismo soggettivista, fino al nichilismo metafisico che vorrebbe annientare Dio stesso.

Contro lo strapotere dei cosiddetti “media”, questo piccolo, grande lavoro che oggi pubblichiamo oppone l’arma efficace.

Un’arma svalutata, infangata e fortemente disprezzata dagli oscuri, potenti manovratori delle nostre menti; dai mascherati tiranni e decisori arbitrari del nostro futuro. “L’arma efficace”, è irrisa, come i sassi nella fionda del pastore fanciullo, ma è potente, come il sasso micidiale che l’inerme Davide scagliò, colpendo a morte l’orrido gigante guerriero.

Padre Pio (con tutti i santi della Chiesa Cattolica) ci indica l’arma efficace, essa è la “preghiera”. La fonte di tutti i miracoli. La preghiera personale, raccolta, confidente, come quella che il figlio, angosciato, ferito e morente, rivolge al Padre suo perché lo curi, lo risani e per lui operi miracoli. In particolare, la celebrazione del sacrificio eucaristico (la S. Messa) e la preghiera del rosario alla Madonna, per chiedere a Lei di fare sue le nostre preghiere di aiuto:

Le nostre preghiere – insegna padre Pio valgono quasi niente, ma diventano quasi onnipotenti quando sono accompagnate, come in un duetto, dall’intercessione della Madonna. Ella farà in modo che il suo Gesù sia anche tuo. E così sarai ricco per te stesso, tanto ricco da poter fare il bene che vorrai a tutti i poveri del mondo.

Ecco, allora, qual è la sorgente inestinguibile dei miracoli, prova oggettiva e tangibile dell’onnipotenza della preghiera, che ottiene sempre dal cuore di Dio ciò che è veramente bene per l’anima e per il corpo del figlio penitente e fedele.

La documentata ricerca contenuta nel libro che stiamo presentando riferirà di guarigioni inspiegabili, di innumerevoli grazie, di esiti favorevoli impensati, di incidenti scongiurati e perfino di comunicazioni col Purgatorio; ci insegnerà che i miracoli non sono rarità eccezionali, concessi qualche volta da un Dio lontano da noi, al contrario essi avvolgono il mondo ogni giorno, a conforto e ristoro dei morenti, dei malati, dei sofferenti nel fisico e nel morale. Sono le carezze di Dio, Padre nostro amorevolissimo, che ci sfiora con profumi di Cielo per accompagnarci ogni giorno, nel faticoso cammino verso la “Terra promessa”, il Paradiso.

Non sono “matti” coloro che da moribondi, ritornano sani; da ciechi, tornano a vedere; da azzoppati, tornano a camminare; da smarriti, vengono accompagnati; da condannati alla fucilazione, ritornano liberi; da bisognosi, godono della Provvidenza per sé e gli altri; da morti, ritornano in vita; da increduli e disperati di fronte alle sofferenze ed alla morte, ritornano sereni, animati da coraggio ed entusiasmo.

Solo la nostra religione cristiana e solo la Chiesa Cattolica Apostolica Romana insegna che credendo nel Sacrificio eucaristico, nella realtà sconfinata dell’Eucarestia, nel perdono dei nostri peccati, nella amorosa esistenza degli Angeli, si materializza per noi – comunque tribolati – la meraviglia di Dio, il miracolo, che aiuta e cambia la nostra vita, colmandoci il cuore della “speranza cristiana”, mai delusa. Se non avessimo la “grazia” richiesta, ne otterremmo altre, ancora più belle: la pace nell’anima, il timore di Dio, la speranza certa nel domani e il non sentirsi mai soli, perché accompagnati dalle presenze angeliche e dal sorriso della SS. Trinità.

Questo libro ce ne darà un saggio letificante.

Confidiamo in voi; confidiamo che il lettore di EFFEDIEFFE vorrà corrispondere, prendendovi parte, alla nostra piccola “missione”, facendosi portavoce e benefico soffio diffusore del messaggio contenuto in questo testo. E chissà che un giorno, se a Dio piacerà, possa essere realizzato il sogno di arricchire le pareti di Casa Sollievo della Sofferenza – quella Casa rulla roccia da cui oggi sembra esser stato sfrattato ma che padre Pio ha profetizzato sarà ancora in piedi alla fine dei tempi – con le immagini contenute in questo libro, a gloria di Padre Pio, per gloria di Dio.

Lorenzo de Vita


(Quei matti che guariscono, 170 pp. formato grande cartonato)
 
25,70 euro
28,00 euro
(sconto riservato ai lettori EFFEDIEFFE fino al 20 ottobre)



  EFFEDIEFFE.com  


 
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