I soliti dietro ad Haftar
Maria Orsola Bruni
09 Aprile 2019
Mentre scriviamo le autorità libiche annunciano che al momento ci sono 32 morti nell’attacco sferrato dall’Esercito Nazionale Libico (chiamato sui giornali italiani, chissà perché, con l’acronimo inglese LNA, Lybyan National Army) di Khalifa Haftar contro il governo di Tripoli di Al Sarraj, il quale ha mandato i caccia a bombardare la base aerea haftariana di Al-Wattiyah, a sud-est di Tripoli verso il confine tunisino. Il luogo dell’attacco fa capire anche ai non addetti ai lavori come il generale stia circondando la capitale, pronto a sferrare il colpo di quella che dovrebbe essere la conquista definitiva (o almeno apparire come tale, secondo una teatralità tutta araba) dell’intero blocco libico.
Nello stesso momento, le agenzie cominciano a battere dei primi Quisling pro-LNA in seno al Governo tripolino: il vice presidente del Consiglio …
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