Noi italiani abbiamo un problema.
Un problema di cui non ci rendiamo conto, ma da cui derivano quasi tutti i nostri altri problemi della vita collettiva.
Questo problema si chiama «volgarità».
Basta guardarci.
Siamo volgari nei gusti: pensate al livello di TV che fa «audience» da noi, ai film italiani che fanno cassetta.
Guardate le sfilate celebrato made in Italy: dovrebbero essere la parata dell’eleganza, e invece sfilano donne da postribolo (con tutti quei veli e nudità da casa chiusa anni ‘50) e ragazzotti da patibolo, quel tipo di ragazzi di vita che i nostri grandi sarti (per lo più omosessuali) frequentano negli angiporti della jet society: orecchino, tatuaggi, teste rasate da galeotti.
Potete immaginare che signori e signore indossino quel tipo di vestiti, poniamo, nei ricevimenti «formali», quelli che in cui s’incontrano le classi dirigenti?
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