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Banche attente ai conti correnti: se li usano i terroristi la colpa è vostra
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Diritto talmudico all’opera: Bank of China costretta a indennizzare vittime ebraiche di Hamas

Milano Avviso alle grandi banche: controllate bene i conti correnti dei vostri clienti. O potreste fare la fine della Bank of China. La Corte suprema dello Stato di New York ha emesso una sentenza che in molti definiscono storica: le vittime israeliane degli attacchi terroristici organizzati dagli estremisti di Hamas potranno procedere contro l’istituto di credito cinese. La Bank of China viene accusata dall’Israel Law Center e dai suoi clienti di non aver fatto nulla per bloccare il trasferimento di denaro verso i gruppi terroristici della Striscia di Gaza. Soldi che, poi, sono stati usati per acquistare i razzi Qassam e i missili sparati poi verso lo Stato ebraico, soprattutto dalle parti della cittadina di Sderot.

I percorsi del denaro

Procuratori statunitensi sostengono che la Bank of China ha permesso dal 2003 ai terroristi palestinesi di effettuare svariati bonifici da diversi milioni di dollari. Nella decisione della Corte Suprema americana viene ricostruito il percorso del denaro: «I leader del terrorismo islamico hanno effettuato bonifici dallIran e dalla Siria verso una filiale della Bank of China di Pechino – scrivono –. Da lì il denaro è stato spedito nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania». Nonostante le proteste ufficiali d’Israele che chiedeva alle autorità cinesi di bloccare i trasferimenti finanziari, la BoC avrebbe continuato con i trasferimenti verso Gaza. Quel denaro, sostengono i giudici americani, è stato utilizzato per comprare il materiale bellico da usare per gli attentati. L’attacco suicida di Eilat, nel 2007 e i lanci di razzi verso la cittadina di Sderot sarebbero stati realizzati proprio con quella polvere da sparo acquistata con quel denaro. Sono oltre 80 le vittime israeliane e i loro famigliari ora cercano una forma di risarcimento.

I legali: «La banca non è responsabile». I legali della Bank of China hanno respinto ogni accusa e sostengono che l’istituto non può essere ritenuto responsabile per le azioni dei terroristi di Hamas.

Non solo. La difesa ha anche chiesto di trasferire il caso in Cina, ma la Corte di New York ha respinto la richiesta. I primi dettagli sull’ammontare del risarcimento richiesto dai famigliari delle vittime si avranno solo il 14 settembre, in una conferenza stampa che si annuncia «storica». Dal processo contro la Bank of China, infatti, le associazioni ebraiche si aspettano ulteriori richieste di risarcimento danni nei confronti anche di altri istituti di credito.

Leonard Berberi

Fonte >  Corriere.it

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