don C. Nitoglia 14 Settembre 2015
“Quando l’onore di Dio e il bene del prossimo lo richiedono il singolo fedele non deve contentarsi di credere privatamente alla Verità rivelata con la sua Fede, ma deve confessarla esternamente” (S. Th., II-II, q. 3, a. 2, ad 1).1] Bolla Antiquorum habet fida relatio, 22 febbraio 1300.
2] Bolla Unigenitus Dei Filius, 1350.
3] Bolla Ineffabilis Providentia, 17 aprile 1470.
4] Costituzione Apostolica Mirificus eventus, 7 dicembre 1965.
5] F. Roberti – P. Palazzini, Dizionario di Teologia Morale, Roma, Studium, IV ed., 1968, I vol., p. 730.
6] Brunero Gherardini, Concilio Ecumenico Vaticano II. Un discorso da fare, Frigento, Casa Mariana Editrice, 2009; Id., Tradidi quod et accepi. La Tradizione, vita e giovinezza della Chiesa, Frigento, Casa Mariana Editrice, 2010; Id.,Concilio Vaticano II. Il discorso mancato, Torino, Lindau, 2011.
7] Continua l’incubo delle celebrazioni festive laiche dell’8 settembre 1943, quando il re d’Italia fuggì con lo Stato Maggiore del Regio Esercito e lasciò gli Italiani in balìa di due occupanti: gli ex alleati traditi e i nuovi alleati sprezzanti nei confronti dei traditori: “spiancenti a Dio e a li nemici Sui” (Dante). Pensavo che noi Italiani fossimo gli unici a festeggiare un tradimento, una umiliante sconfitta, ma invece non è così. Pure in ambiente ecclesiale tradizionale l’8 settembre va di moda e invece di piangere lacrime amare si fa festa.
8] Ernest Bloch († 1977) negli anni Sessanta ha lavorato a convertire i cattolici alla dialettica social-comunista, tramite il dialogo e la mano tesa. Egli ha studiato tutti i modi per rendere il comunismo (dal volto umano) accettabile dai cattolici, che dovranno deideologgizzarsi, guardare più a ciò che unisce che a ciò che divide, rinunciare alla propria dottrina sociale, per incontrarsi con i comunisti non sulla dottrina, ma sul piano dell’azione sociale. Analogamente papa Bergoglio tramite il dialogo, il vivere assieme vuol convertire gli anti-modernisti al neo-modernismo pratico.
9] L’obbligo positivo di professare la Fede sussiste nelle circostanze in cui il silenzio o il tergiversare comporterebbe una negazione implicita di Essa (S. Th., II-II, q. 3, a. 2, ad 1: “Quando l’onore di Dio e il bene del prossimo lo richiedono il singolo fedele non deve contentarsi di credere privatamente alla Verità rivelata con la sua Fede, ma deve confessarla esternamente / debet Fidem exterius confiteri”). Quindi la Fede può essere rinnegata non solo direttamente ed esplicitamente, ma indirettamente e implicitamente (CIC 1917, can. 1258, 2316). Cfr. L. Billot, De Virtutibus infusis, Roma, Gregoriana editrice, 1928; R. Garrigou-Lagrange, De Virtutibus theologicis, Torino, Marietti, 1949; A. Lanza – P. Palazzini, Theologia moralis, tomo II, De Virtutibus theologicis, Torino-Roma, Marietti, 1955; P. Parente, Anthropologia supernaturalis, de Virtutibus, III ed., Torino, Marietti, 1950; R. Garrigoou-Lagrange, in Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, 1952, vol. V, coll. 1076-1094, voce Fede.
10] G. Mausbach, Teologia morale, (1954), tr. it., Alba, Edizioni Paoline, 1957, II vol., p. 81-82.
11] Che può essere definito oggettivamente il principale agente della Rivoluzione mondiale, sociale, politica, etnica e religiosa.
12] Sino a ieri ritenuti invalidamente ordinati e consacrati proprio da quei tradizionalisti che oggi gioiscono dell’infausto Vaticano II.
13] Recentissimamente un vescovo ha espulso dalla sua Diocesi e sfrattato dalla canonica un parroco (potrei citare nomi, cognomi, luoghi e date) perché aveva celebrato il “rito straordinario” della Messa concessa da Benedetto XVI con un motu proprio il 7. 07. 2007, dicendogli: “ti caccio perché questa Messa non la sopporto e non sopporto te che l’hai celebrata”… siamo in pieno bolscevismo a-teologico. Fidarsi di questi lupi travestiti da “Padri” significa fare la fine di Cappuccetto rosso.
14] Pio IX definiva così la neutralità per principio dei cattolici liberali: “voler credere in Dio senza offendere satana”.