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La svolta di Medjugorje
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Sulle presunte apparizioni mariane di Medijugorje siamo stati fin qui molto prudenti e, in relazione a qualche fenomeno di contorno, perlomeno critici, a costo di qualche severo rimprovero dei lettori.

Da sempre abbiamo sostenuto che a nessuno competesse esprimere giudizi fuorché alla Chiesa. In particolare ciò che ci è parso problematico delle apparizioni era il contenuto, non sempre (pur nella frammentarietà a noi conosciuta) compatibile a pieno con la rivelazione cattolica: abbiamo sempre precisato, però, che forse era anche una questione di traduzione e che tra le migliaia di messaggi, di cui ne sarebbe costituita la rivelazione, una analisi compiuta avrebbe richiesto molti anni.

monsignor Andrea Gemma
   Monsignor Andrea Gemma
Molti prelati hanno espresso più d’una perplessità ed in maniera assai esplicita: monsignor Andrea Gemma, già vescovo di Isernia-Venafro, tra i più grandi esorcisti viventi, non usa mezzi termini: «E’ un fenomeno assolutamente diabolico, intorno al quale girano numerosi interessi sotterranei. La Santa Chiesa, l’unica a potersi pronunciare per bocca del vescovo di Mostar, ha già detto pubblicamente, e ufficialmente, che la Madonna non è mai apparsa a Medjugorje e che tutta questa messinscena è opera del Demonio».

padre Renè Laurentin
   Padre Renè Laurentin
Uno tra i più autorevoli mariologi viventi, padre Renè Laurentin replicava: «In questo caso proprio non riesco ad essere d’accordo con monsignor Gemma. Certo, forse il numero delle apparizioni della Madonna è eccessivo, ma non penso che si possa parlare di un inganno satanico. D’altro canto, a Medjugorje si verifica ogni anno il più elevato numero di conversioni alla fede cattolica: Satana cosa ci guadagnerebbe a riportare tante anime a Dio? Guardi, in situazioni come queste la prudenza è d’obbligo, ma sono convinto che Medjugorje sia frutto del Bene e non del Male».

Le opinioni al riguardo rimbalzano continuamente e proprio per evitare questo succedersi di giudizi privati di recente la Chiesa ha deciso di costituire presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la presidenza del cardinale Camillo Ruini, una Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje.

Ne siamo felicissimi, perché il giudizio compete appunto solo alla Chiesa. Ma di ieri è una notizia in un certo modo clamorosa.

Nel messaggio a Marija, una delle veggenti, la Madonna per la prima volta in maniera esplicita sembra voler riconnettere il proprio messaggio a quello della Tradizione, rendendo più plausibile la suggestione che anche queste rivelazioni sarebbero una sorta di compimento di quelle che attraverso il XIX secolo ebbero modo di compiersi a Fatima nel 1917.

Questo il testo del messaggio di ieri, martedì 25 maggio 2010:

«Cari figli, Dio vi ha dato la grazia di vivere e proteggere tutto il bene che e in voi ed attorno a voi e di esortare gli altri ad essere migliori e piu santi, ma satana non dorme e attraverso il modernismo vi devia e vi guida sulla sua via. Percio figlioli, nell’amore verso il mio cuore Immacolato amate Dio sopra ogni cosa e vivete i suoi comandamenti. Cosi la vostra vita avrà senso e la pace regnera sulla terra. Grazie per aver risposto alla mia chiamata».

Sono in attesa di sapere se la traduzione rilanciata sui siti di tutto il mondo è corretta, se cioè il testo vero in lingua croata, come la veggente lo avrebbe ricevuto, è questo:

«Draga djeco! Bog vam je dao milost da živite i štitite sve dobro što je u vama i oko vas, i da potičete druge da budu bolji i svetiji, ali i sotona ne spava i preko modernizma svrće vas i vodi na svoj put. Zato, dječice, u ljubavi prema mom Bezgrješnom srcu ljubite Boga iznad svega i živite njegove zapovijedi. Tako će vaš život imati smisla i mir će vladati zemljom. Hvala vam što ste se odazvali mome pozivu».

Se il testo esatto è davvero «preko modernizma», cioè «attraverso il modernismo Satana vi devia e vi guida sulla sua via» e se questo ammonimento troverà conferma nei prossimi messaggi, le rivelazione di Medijugorje sembrano destinate a ricongiungersi con la secolare battaglia della Chiesa contro l’infiltrazione di dottrine deviate nel dogma che Essa è chiamata a custodire inalterato ed a trasmettere.

Consentitemi ancora una volta di sospendere ogni giudizio, di attendere: la prudenza di ieri va mantenuta, il giudizio spetta alla Chiesa.

Certo questo è un messaggio di svolta: la Tradizione per la prima volta sembra prendere casa anche in quel corpo di rivelazioni private, fin qui caratterizzate da pratiche certo ortodosse (digiuno, penitenza, preghiera), ma da una dottrina non sempre inappunabile.

Guardiamo con apprensione e speranza a quanto è accaduto: se le rivelazioni fossero vere, il messaggio di ieri potrebbe essere un segnale che induce domande inquietanti, che propongo.

Dopo molti anni di attrazione di fedeli, basata sovente su di una spinta emozionale, carismatica, esperienziale, potrebbe essere questo il momento in cui la Madonna chiede ai suoi fedeli di rendersi forti nella Fede, cioè nei contenuti dottrinari, per una nuova grande battaglia, che costituisca un aggiornamento (uso apposta questo termine per chi vuole capire!), cioè un rinnovamento, una riproposizione della stessa battaglia che ha impegnato la Chiesa negli ultimi secoli contro il nemico di sempre, cioè l’eresia?

E se è così, potrebbe voler dire che i messaggi stanno per concludersi, che questo era il fine di tanta martellante sollecitudine mariana? E dunque sarebbe prossimo il tempo in cui i segreti stanno per compiersi? Lo scenario del mondo sempre più ribelle a Dio e sventrato dagli idoli della propria autosuffcienza si sta preparando al compiersi di una improvvisa teofania?

A Fabio di Padova che nel 2007 mi indirizzava parole poco simpatiche - e penso non giustificate - per il prudente articolo che avevo scritto sul tema e a tutti gli altri che mi avevano letto e criticato, ripeto letteralmente ciò che avevo scritto allora:

«Radicandosi nell’immutabile dottrina della Chiesa, per coloro che guardano a Medjugorje con speranza, vorrei suggerire di praticare con cuore puro ciò che tutte le apparizioni mariane da sempre suggeriscono: fede in Dio Padre, nel Suo Figlio Gesù Cristo unico Salvatore del mondo, nella Chiesa una, santa, cattolica, apostolica e poi preghiera, penitenza, digiuno, Eucaristia, Sacra Scrittura. Se il messaggio della Vergine di Medjugorje è davvero questo, che è la fede della Chiesa, Sposa del suo Figlio, non Le si farà certo torto ad attenersi solo a questo, senza rincorrere i sensazionalismi. Qualunque cosa poi Dio abbia riservato al mondo nell’ora presente, ognuno onorerà anche la Vergine, obbedendo all’ammonimento del Cristo: ‘Estote parati!’. State pronti. Sul resto occorre prudenza: prudenza nel chiedere, prudenza nell’ascoltare, prudenza nel giudicare. Qualunque cosa accada a Medjugorje è troppo grande per ognuno di noi. Per questo c’è l’autorità della Chiesa».

Aggiungo solo: oggi c’è un  nuovo importante tassello, ma sempre per Chi è chiamato a giudicare.

Domenico Savino



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