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La Fed viene meno alla trasparenza rifiutando di dare chiarimenti (parte I)
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10 Novembre (Bloomberg) -- La Federal Reserve si è rifiutata di rendere noti i beneficiari di quasi 2 trilioni di dollari di prestiti di emergenza, finanziati con i soldi dei contribuenti americani o con posizioni pericolanti accettate dalla banca centrale come collaterali del debito.

A settembre, Ben S. Bernanke, Presidente della Fed ed Henry Paulson, Segretario al Tesoro americano, dissero che avrebbero accolto la richiesta del Congresso per una maggiore trasparenza sul salvataggio del sistema bancario, salvataggio da 700 miliardi di dollari.

Solo due mesi più tardi, dopo che la Fed ha prestato una somma molto maggiore di quella stabilita - e lo ha fatto grazie ad un ulteriore programma di salvataggio che non ha richiesto l'approvazione del Congresso - gli Americani non hanno la minima idea di dove sia finito il loro denaro o di quali titoli le banche diano in pegno.

"I collaterali [ del debito, ndt ] non sono stati chiariti adeguatamente, e questo è un grosso problema, " così ha detto Dan Fuss, vice presidente della Loomis Sayles & Co, con sede a Boston, dove Dan è il co-gestore di un portafoglio obbligazionario da 17 miliardi di dollari.

"In un mercato con  liquidità, questo non conterebbe, ma non è il nostro caso. Il mercato è molto nervoso e molto povero."

Bloomberg News ha richiesto alla Fed dettagli sulla sua attività di prestiti, in base al Freedom of Information Act USA, ed il 7 novembre ha aperto una causa federale cercando di obbligare alla pubblicazione dei dati.

La Fed effettua prestiti in base ad 11 diversi programmi, otto dei quali sono stati messi a punto negli ultimi 15 mesi, cioè nel bel mezzo della più grande crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione.

"E' il vostro denaro, non quello della Fed, " ha detto il miliardario Ted Forstmann, socio anziano della Forstmann Little & Co, di New York. " E' naturale che debba esserci trasparenza."

Tesoro, Fed, Obama

Michelle Smith, portavoce della Federal Reserve, si è rifutata di fare commenti sull'attività di prestiti e sulla causa intentata da Bloomberg.
Michele Davis, portavoce del Tesoro non ha risposto n[ ad una chiamata telefonica nè alla richiesta di commenti, inoltrata via email.

Neanche Jason Furman, consulente economico del presidente eletto Barack Obama, ha risposto ad una email e ad una telefonata nella quale richiedevamo commenti da parte di Obama.

In un discorso della campagna elettorale del 22 settembre, Obama ha promesso di "rendere il nostro governo aperto e trasparente in modo che tutti possano garantire che i nostri affari sono gli affari della gente."

L'attività di prestito esercitata dalla Fed è di primaria importanza in quanto la banca centrale si è assunta un ruolo di salvataggio che era anche lo scopo del TARP, il Troubled Asset Relief Program, il piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari - piano approvato dal Congresso senza che questi vi includesse alcun tipo di salvaguardia.

La settimana scorsa, l'attività di prestito della Fed ha raggiunto quota 2 trilioni di dollari, con un incremento del 140%, pari a 1,172 trilioni di dollari [ equivalenti a 1.172 miliardi di dollari. ndt ], nelle sette settimane da quando, dal 14 settembre, i governatori della Fed hanno abbassato gli standards delle caratteristiche sui collaterali dei debiti.

La differenza include 788 miliardi di dollari di maggiori prestiti alle banche per tramite Fed e 474 miliardi di dollari di altri prestiti, principalmente costituiti dall'acquisto di obbligazioni Fannie Mae e Freddie Mac da parte della banca centrale.

La Decisione del 14 settembre

Prima del 14 settembre, la Fed accettava come collaterali [ pegni sul prestito, ndt ] soprattutto titoli governativi ad alta garanzia e titoli sostenuti da portafogli. Dopo tale data, la banca centrale ha allentato gli standards in modo da accettare altri tipi di titoli, alcuni anche con rating inferiori.

La Fed percepisce gli interessi su tutta la tipologia dei "suoi" prestiti [il denaro è dei cittadini, il rischio è dei cittadini, gli interessi vanno alla Fed che [ una banca privata; scusate non ce l'ho fatta a non mettere questa nota, ndt].

Secondo l 'Emergency Economic Stabilization Act del 2008, il gruppo di leggi che è relativo al TARP, il piano di acquisto dei titoli pericolanti tramite il TARP richiede l'acquisto al "prezzo più basso che il segretario ( al Tesoro ) consideri congruente con gli scopi del presente Atto."

La legge non richiede quindi alcuno specifico metodo di acquisto per cui, "quando appropriati", possono essere usati tanto il meccanismo dell'asta che quello dell'asta inversa. In un'asta inversa,  chi scommette offre di vendere dei titoli a prezzi via via più bassi, il che aiuta a garantire alla Fed che pagherà di meno. La procedura include anche un comitato supervisore composto da cinque membri, fra i quali Paulson e Bernanke.

In un'audizione del Comitato Bancario del Senato, tenutasi il 23 settembre a Washington, Paulson ha invocato la trasparenza negli acquisti di posizioni pericolanti tramite il piano TARP.

"Abbiamo bisogno della trasparenza."

"Abbiamo bisogno di supervisione," ha dettoPaulson ai legislatori. "Abbiamo bisogno di protezione. Abbiamo bisogno di trasparenza. Le voglio. Noi tutti le vogliamo."

(fine prima parte)


Mark Pittman, Bob Ivry e Alison Fitzgerald

Tradotto per EFFEDIEFFE.com da Massimo Frulla

Fonte >
Bloomberg | 10 novembre

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