La raffica mortale alla scienza climatica
Canada Free Press
30 Novembre 2009
“Il surriscaldamento
Globale
viene spesso chiamato una burla. Non sono d’accordo perché una burla ha un
intento umoristico per smontare la vanagloria. Nella scienza, come
fu la bufala di Piltdown
Man hoax***, si fa per esporre coloro che hanno una
fervente ma cieca credenza.
( ndt:
***Tra i più grandi scandali della
paleontologia ci fu la scoperta dell’Uomo di Piltdown, nel 1912, in Gran
Bretagna. Fu un paleontologo dilettante a fare la scoperta: si chiamava Charles
Dawson e sperava di conquistarsi un posto nella storia della ricerca. Nel 1912
il giovane ricercatore Charles Dawson annuncia di aver scoperto i resti fossili
di un essere umano più antico dell’uomo di Neanderthal. La rivista «Nature»
parlò della «più importante scoperta nel suo genere mai fatta in Inghilterra»
anche perché sembrava smentire l’idea che l’umanità si fosse sviluppata in
Africa. Due scienziati autenticarono il cranio e le ossa che Dawson aveva
scoperto: risalivano al periodo Terziario (cioè da 65 milioni a 2 milioni e
mezzo di anni fa) nonostante non mostrassero punti in comune con l’homo sapiens
di cui l’uomo di Piltdown sarebbe dovuto essere il progenitore. Dawson divenne uno stimato
scienziato. Solo
nel 1949 si scoprì che la mascella dell’uomo preistorico apparteneva in realtà
ad un orango
e che le altre ossa appartenevano ad animali ed erano state “invecchiate’ affinché
sembrassero dei fossili. Lo scandalo fu enorme anche perché si scoprì che Dawson aveva
falsificato altri 38 ritrovamenti).
La discussione sul fatto che il surriscaldamento globale sia
opera dell’uomo, nota
come teoria
antropogenica del
riscaldamento globale (anthropogenic
global warming theory AGW)
è una frode deliberata.
Posso ora fare questa affermazione senza timore di contraddirmi,
dato il numero rimarchevole di files che gli hacker hanno svelato e che
fornisce non già una pistola fumante ma un’intera artiglieria.
Qualche
hacker ha fatto incursione nei files del Climatic
Research Unit (CRU) – Unità di Ricerca Climatica- con base alla
University of East Anglia (UK). Un file molto grande (61 mb) è stato
scaricato e postato sul web.
Phil
Jones, il direttore del CRU ha riconosciuto che i files solo i loro. Contengono
carte documenti, lettere ed e-mails. Queste ultime sono quelle più danneggianti
e contengono schiette informazioni sul grado di manipolazione della scienza
climatica in generale e in particolare sul pannello intergovernativo del Climate Change (il cambio climatico).
La scienza climatica dirottata e corrotta da questo piccolo
gruppo di scienziati
I
nomi principali coinvolti sono quelli che ho seguito attraverso tutta la mia
carriera ed includono Phil Jones, Benjamin Santer, Michael Mann, Kevin
Trenberth, Jonathan Overpeck, Ken Briffa and Tom Wigley.
Ho
visto Ia climatologia dirottata e corrotta da questo piccolo gruppo di
scienziati. Questa piccola comunità elitaria, fu citata dal Professor Wegman
nel suo rapporto alla National Academy of Science (NAS).
Jones lamenta che i files sono stati ottenuti illegalmente, come
se questo assolvesse il contenuto. W. Hughes gli chiese in merito ai dati e
al metodo da lui adottato per la sua affermazione sull’aumento di temperatura
di 0.6°C, dalla fine del 19° secolo.
Jones
respose: “Abbiamo investito più
o meno 25 anni nel lavoro. Perchè dovrei renderle accessibili i dati quando il
suo scopo è cercare di trovarvi qualcosa di sbagliato?” Ha sempre
giocato in difesa. La ragione principale è perchè veniva usato come discussione
chiave nei
rapporti al pannello intergovernativo sul cambio climatico(IPCC), per convincere il mondo che gli esseri
umani avevano causato un rapido surriscaldamento nel 20° secolo.
Le emails che si sono viste sono una registrazione spaventosa di arroganza e
inganno ben oltre i tentativi che già fece nel 2005.
Un
altro sguardo in ciò che rivelano i files e le emails è stato il rapporto
del Professor Deming, che scrive: “
Con la pubblicazione di un articolo in Science (nel 1995) ottenni sufficiente
credibilità nella comunità di scienziati operativi nel cambio climatico.
Credevano che fossi uno di loro, qualcuno che avrebbe pervertito la scienza al
servizio delle cause politiche e sociali. Cosi uno di loro abbassò la guardia.
Era una persona importante che lavorava nell’area del cambiamento climatico e
del surriscaldamento globale che mi mandava una email sconvolgente che diceva:
“Dobbiamo disfarci del periodo caldo del Medio Evo”. La persona in
questione era Jonathan Overpeck e
le sue emails ancor più rivelatorie sono parte di quelle esposte dagli hacker.
Hanno pervertito la scienza al servizio di cause sociali e
politiche
Il
professor Wegman mostrò come questa “comunità di scienziati” pubblicava insieme
e si scambiava revisione paritaria. Sono sempre stato
sospettoso sul perché faceva cosi tanta importanza questa revisione paritaria.
Ora tutti i miei sospetti sono confermati.
Le
emails rivelano come essi controllassero il processo, inclusa la manipolazione
di alcuni dei maggiori giornali come
Science
and Nature.
Sappiamo che l’editore del Journal of Climate, Andrew Weaver, era uno di questa
“comunità”.
Organizzavano
liste di coloro che dovevano fare le recensioni quando erano richieste,
assicurandosi che dessero all’editore solo dei nomi favorevoli. Essi
minacciarono di isolare e marginalizzare un editore che credevano fosse
recalcitrante.
Controllo Totale
Queste
persone hanno controllato i dati globali del clima usati dall’ IPCC
Intergovernmental Panel on Climate Change, anzi hanno controllato l’ IPCC, specialmente
capitoli cruciali e specialmente la preparazione del Summary for
PolicyMakers –SPM-, (sommario per coloro che fanno le politiche).
Avevano
anche un canale nel New York Times. Le emails tra Andy Revkin (giornalista New York Times ndt) e la
comunità sono molto rivelatrici e devono porre la sua integrità giornalistica
in serio rischio.
Naturalmente
i rapporti dell’IPCC (pannello intergovernativo per il
cambio climatico)
e soprattutto quelle dell’ SPM (sommario per cloro che fanno le
politiche) sono la
base per l’accordo di Kyoto e Copenhagen, ma ora sappiamo che
essi sono basati su una
scienza e dei dati completamente manipolati e falsificati.
Non
è più un sospetto. Sicuramente è il rintocco funebre per il CRU, l’ IPCC, Kyoto
and Copenhagen e il gioco dei crediti sul carbonio della Shell.
La CO2 non è mai stata un problema e tutte le menzogne e
macchinazioni messe in luce da questi files provano che si è trattato della più
grande menzogna nella storia.
Ma
nessuno sta ridendo. E’ un giorno molto triste per la scienza e soprattutto per
l’area che io ho scelto: la climatologia. Come attendevo, ora tutto è venuto
alla luce, e trovo non ci sia alcun piacere nel “ve l’avevo detto”.
Dr. Tim Ball,
ex professore di climatologia alla università of Winnipe e ora consulente alla International
Climate Science Coalition, Friends of Science e alla Frontier
Centre for Public Policy.
Traduzione Cristina Bassi
Fonte: http://canadafreepress.com/index.php/article/17102