Il Fatto Quotidiano 29 Gennaio 2010
E' evidente a tutti quello a cui Monicelli allude, ma tanto a sinistra che a destra, faranno ancora finta di non capireDi faccende come quella di Delbono sono a conoscenza fin da bambino. Iniziarono in Francia. Mi ricordo che negli anni Trenta, la politica locale venne scossa da una serie di scandali in cui erano coinvolti addirittura i presidenti della Repubblica. Il teatro del tempo e la pochade edificavano i copioni sulla politica deteriore e sull’affarismo. Come vede, non è cambiato nulla.
Il potere profitta del suo dominio per debordare nel sesso, nella corruzione, nelle perversioni e in cima ai desideri, c’è sempre quell’esigenza. Una volta le scappatelle erano più nascoste, oggi escono dal silenzio per trovare posto sulle prime pagine. Non è detto sia un male, tanto più se qualcuno sente ancora l’esigenza di dimettersi per conservare un minimo di bene pubblico. Poco, intendiamoci, il minimo sindacale di dignità.
La crisi morale parte da lontano. L’occidente sta andando in rovina, trasformandosi in una roccaforte di sopraffazione e di difesa del suo stato sociale, politico economico.
Tutti quelli che non sono funzionali al percorso. Chi detiene lo scettro è pronto a qualsiasi delitto pur di non perdere la posizione. Ammazza, affoga, uccide chi cerca di entrare da noi per vivere un po’ meglio.
Noi eravamo più poveri. C’è stata una lotta durata settant’anni tra il lavoro e il capitale. Ha vinto il secondo e i risultati sono qui.
Livelli di vita strepitosi, noia, tracotanza, globalizzazione, consumismo. E’ stato sconfitto il mondo del lavoro e la legge del mercato, si sa, è la più spietata.
Tempi diversi. Oggi la superiorità morale è un ricordo lontano e un certo atteggiamento petroniano, si ritorce contro chi lo agita come un fantasma da addebitare esclusivamente a una sola parte. Si chiama contrappasso, per essere chiari.
Non saprei. Un tempo c’erano i partiti a indirizzare gli uomini, a controllarne vizi e deviazioni. Ma le personalità erano di un altro pianeta. Nenni dormiva su una brandina in ufficio, e poi Morandi, Berlinguer, Togliatti stesso. Qualità, moralità nei costumi e visione. Oggi chi c’è? Sa qual è la verità?
Che hanno perso proprio perché hanno frenato la deriva edonistica. Il Pci inizia ad arretrare proprio quando Berlinguer di fronte alla corruzione, diceva ‘stiamone lontani’. Su quella linea di intransigenza, la gente non li ha seguiti e i risultati, sono sotto gli occhi di tutti.
Un film durissimo. Una farsa senza sconti. La farsa è il tipo di racconto meno accomodante che esista.
Buster Keaton o Totò. Nel rappresentare il livello di questa classe politica, non voglio far piangere. Per disperarsi, i motivi, comunque, non mancherebbero.
Limitarsi alla sinistra o alla classe politica, sarebbe riduttivo. Qui il problema è della classe dirigente, tutti persi e in fila, verso una vergognosa curruzione. Faccio l’elenco?
Baroni della medicina che riempiono gli ospedali di parenti, amanti, figli dei figli. Il nepotismo in cattedra ma dappertutto. Nell’istruzione, nell’università, nel pubblico impiego. Siamo nelle mani del più massiccio degrado morale degli ultimi cinquant’anni e i facili costumi, le signorine o i transessuali, sono solo la conseguenza del nostro presente.
Scherza? E’ da almeno due generazioni che l’Italia è nell’abisso.
Ovviamente no. Per dinamiche sociali o cambiamenti epocali, arriviamo sempre all’ultimo posto.
A seconda delle convenienze. Lì se tocchi la cosa pubblica, come fece Nixon, paghi immediatamente, se invece ti limiti a dar fondo, in luoghi istituzionali, alle tue fantasie, come Clinton con la Lewinsky nello studio ovale, può anche andarti bene. Clinton ha realizzato due mandati e non ha mai davvero pensato di dimettersi, non so se mi spiego.
Mai riuscito a capirlo fino in fondo. Credo sia solo la pulsione sessuale, ma credo l’avesse anche prima di diventare presidente della regione. Però non facciamo i moralisti.
Alla fine i peggiori sono quelli che utilizzano la propria posizione per arricchirsi. Da noi ci occupiamo del sesso perché fa ridere e vendere copie.
Anche e comunque, una volta scoperti, nel passato, la regola era togliersi di torno. Prenda Delbono, alla fine rimane una sordida storia di vacanzette ai Caraibi, bancomat, tradimenti. Lui ha fatto bene a dimettersi, però il solo fatto che ci faccia effetto le dà la cifra del punto a cui siamo giunti.
Ma lo fanno tutti o almeno tutti, sarebbero disposti a farlo. Nulla li scuote, neanche la pubblica riprovazione. Alcuni, prenda Marrazzo, si chiudono in convento, altri negano, altri ancora se ne fregano. E’l’immoralità che si propaga, come un virus.
E andai in tribunale. Un’altra epoca. Mica mi vorrà rispedire davanti a un giudice?.