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Centinaia di soccorritori dell'11 settembre sono morti e lo Stato ammette di aver sottostimato
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Prima reazione di un rappresentante : "E' la punta dell'iceberg". Funzionari della sanità dello Stato di New York hanno rese pubbliche delle statistiche che indicano come siano fin'ora morti 360 dei soccorritori dell'11 settembre, ma hanno anche ammesso che si tratta di una chiara sottostima.

Il New York Daily News riporta che hanno una spiegazione 154 morti, 80 sono decessi per varie forme di cancro, soprattutto a carico dei polmoni e dell'apparato digestivo mentre altre morti sono correlate a forme di cancro del sangue ed a disturbi al cuore ed alla circolazione.

"E' la punta dell'iceberg" ha detto David Worby, rappresentante di 10.000 lavoratori - 600 col cancro - che afferma si siano ammalati dopo aver prestato i soccorsi e nei lavori di recupero.

"Queste statistiche mostrano quanto fosse tossica la zona" ha detto Worby.

Le statistiche sono  state diffuse dal World Trade Center Responder Fatality Investigation Program.

Il funzionario Kitty Gelberg, mentre da una parte insiste nel sottolineare come lo stato "non stia giudicando" se tutte quelle morti siano o meno attribuibili alla tossicità dell'aria a ground zero e dintorni - che era piena di asbesto, mercurio, piombo ed altre sostanze contaminanti - dall'altra chiarisce di ritenere che ci sia una complessiva sottostima circa il numero di lavoratori e soccorritori morti  a causa dell'11 settembre.

Se lo stato si rifiuta di entrare nel merito circa un eventuale aumento di morti a causa dell'11 settembre, nel 2006 - quasi cinque anni dopo il disastro - è stato rivelato che si è osservato un drammatico aumento nell'occorrenza, fra i vigili del fuoco, di una particolare forma di grave malattia polmonare : la sarcoidiosi, che ha mostrato un aumento del 500% nella frequenza dei casi nei due anni successivi all'attacco alle torri gemelle.

All'epoca il New York Times pubblicò: "I disturbi che più preoccupano gli esperti in campo medico sono le malattie polmonari di tipo granulomatoso, che mostrano un tipo specifico di segno spiraliforme nei polmoni causato da materiale estraneo come è la polvere. I medici sostengono che la gravità della malattia è spesso determinata dal patrimonio genetico del paziente. Le forme patogene comprendono fibrosi e sarcoidiosi polmonari, una malattia talvolta mortale che può manifestarsi quando l'esposizione a polveri determina un auto-attacco del sistema immunitario contro se stesso".

Gli esperti in campo sanitario sostengono che occorreranno almeno altri dieci anni prima di veder emergere in pieno gli effetti di tali attacchi in quanto sono malattie che richiedono, per svilupparsi, tempi diversi in soggetti diversi. Si stima che circa 40.000 persone siano state coinvolte nei soccorsi nella zona del World Trade Center e negli interramenti Fresh Kills [ è il nome dell'estuario nella parte occidentale di Staten Island dove furono collocate negli anni '50 le terre di riporto, ndt ] dove furono smaltite le macerie subito dopo gli attacchi.

Il numero dei malati potrebbe superare vertiginosamente quello già fornito in un recente studio dal Mount Sinai Medical Center nel quale l'85% dei 70.000 casi studiati è risultato soffrire di un qualche disturbo respiratorio.

In un precedente studio dello stesso nosocomio, pubblicato nel 2006, è emerso che su 9.442 lavoratori, il 70% mostrava problemi di respirazione. Questo è il medesimo numero mostrato da un successivo studio del 2007.

Benchè queste cifre siano state criticate e contestate da alcuni, sono l'unica fonte disponibile dato che le amministrazioni cittadina, statale e federale non si sono impegnate in alcuna forma di ricerca o di terapia delle malattie correlate con l'11 settembre, non l'hanno fatto nell'immediatezza degli attacchi e neppure ora hanno predisposto un programma seriamente rivolto a tale compito.

Il Dott. Robin Herbert, Co-direttore del World Trade Center Medical Monitoring Program [ programma di monitoraggio medico del world trade center, ndt ], dell'ospedale Mount Sinai, ha indicato che probabilmente ci saranno tre "ondate" di malattie a carico dei lavoratori a ground zero. La prima ondata si manifesterà con problemi di tosse e di respirazione; la seconda comprenderà gravi malattie polmonari e la terza ondata consisterà di forme mortali di cancro.

Il Dott. Michael Baden, capo degli anatomo-patologi legali della Polizia di Stato di New York, già capo esaminatore medico della Città di New York, ha esaminato numerose autopsie correlate a ground zero, ed ha espresso questo commento : "3.000 potrebbero essere morti correlate, ma altre 100.000  potrebbero essere le persone esposte".

Abbiamo riferito abbondantemente che l'EPA ha consapevolmente diffuso, ai residenti ed ai lavoratori, informazioni fuorvianti sulla qualità dell'aria nell'immediatezza dell'attacco e come ne sia seguita una operazione di copertura, con la complicità di funzionari dei più alti gradi.

Gli eroi dell'11 settembre sono stati messi da parte da un governo che tutt'ora si rifiuta di coprire i costi delle cure mediche per la maggioranza  dei colpiti in quanto, se lo facesse, sarebbe una ammissione di colpa.

Il mese scorso è emerso che alcuni degli eroi deceduti a causa di malattie correlate con le polveri delle macerie, sono stati inscritti sul "Muro degli Eroi" del NYPD [ Dipartimento di Polizia di New York, ndt ], dove vengono incisi i nomi dei morti in servizio.

Purtroppo, altro spazio sarà necessario su quella parete nei mesi e negli anni a venire, finchè i funzionari sicuramente responsabili di questa tragedia senza fine rimarranno impuniti.


Steve Watson

Si ringrazia il lettore Massimo Frulla per la traduzione

Fonte >
InfoWar.com


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