Israele si prepara Seduta di governo in bunker atomico
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Paranoici in seduta. Nessuno dei potenziali “nemici” di Israele ha armi atomiche. E’ Israele a possedere 200-300 testate. Così, fra l'altro, oltre ad autosuggestionarsi contro inesistenti pericoli atomici, tengono il loro popolo in stato di continua sovreccitazione paranoide, i cui violenti risultati ricadono poi sulla pelle dei palestinesi

Per la prima volta, ieri l’intera popolazione di Israele ha compiuto un’esercitazione simulante un attacco missilistico nucleare su tutto il territorio. Segno della crescente paura per il riarmo di vicini minacciosi come l’Iran.

Anche il governo di Netanyahu ha interrotto la sua riunione per proseguirla in un bunker segreto di recente scavato nelle colline di Gerusalemme. I 14 ministri si sono rifugiati nel sottosuolo dopo l’urlo delle sirene, che alle 11.00 ha spinto la gente a scendere in rifugi o cantine. Il governo ha così sperimentato l’efficienza del centro comando sotterraneo che dovrebbe assicurare la continuità della leadership politica anche sotto attacco atomico, grazie a sistemi telematici per comunicare con le forze armate. Intanto, milioni di civili, dagli alunni delle scuole agli operai delle fabbriche, si sono diretti verso aree predisposte, restandovi 10 minuti fino a cessato allarme.

È stata la più ampia simulazione al mondo, anche contando che Israele è esteso solo 20.000 kmq, quanto una regione italiana, e ha 7 milioni di abitanti. Lo scenario ipotizzava attacchi congiunti da Iran, Siria, Hezbollah e Hamas.

Centinaia di missili, fra cui i più temuti sono gli iraniani Shahab, che presto potrebbero imbarcare testate nucleari. Israele è una piccola nazione “saturabile” da poche testate, perciò allenare la gente a ripararsi può limitare le perdite. Ma anche Netanyahu sa che la miglior ricetta è dissuadere il nemico agitando una potente rappresaglia atomica israeliana. Posto che Teheran capisca l’antifona.

Fonte >  Libero


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