Ci sono oggi monumenti che involontariamente sembrano più esaltare i cosiddetti carnefici piuttosto che le vittime che si vorrebbero commemorare. Mi riferisco ai monumenti eretti a ricordo della persecuzione degli ebrei. Alcuni di questi, sembra i più celebrati, sono opera di Libeskind, forse il peggior architetto mai apparso nel mondo attuale, largamente sostenuto ed applaudito dalle organizzazioni ebraiche, che non sembrano essere neppure sfiorate dal sospetto che stanno celebrando e completando l’opera dei loro persecutori. Le comunità ebraiche, un tempo, per costruire le loro sinagoghe di norma ricorrevano ad architetti non ebrei. La loro incapacità in architettura e nella pittura era assodata. Persino la costruzione del primo Tempio di Gerusalemme venne fatta da architetti e maestranze babilonesi. Ma negli ultimi decenni gli ebrei hanno voluto dominare anche in architettura.
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