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La Società delle Nazioni, l’ONU e il mondialismo
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Introduzione: Sdn e Onu

La Società delle Nazioni (Sdn)[1] fu fondata a Ginevra nel 1917[2] sotto il patrocinio del Presidente statunitense Thomas Woodrow Wilson[3] (1856-1924); essa poi fu rimpiazzata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) nata a S. Francisco nel nord America sotto il Presidente statunitense Harry Spencer Truman  (1884-1972) il 24 ottobre del 1945[4].

Queste due associazioni sono in realtà dei Super-Stati massonici, che dirigono e decidono le sorti del mondo intero per un fine mondialista.

Léon de Poncins: la Società delle Nazione è una Super-Massoneria

Léon de Poncins, con la sua consueta preparazione, ha scritto un libro (Société des Nations. Super-Etat maçonnique, Parigi, Beauchesne, 1936) molto ben documentato sulla Società delle Nazioni Unite  per dimostrare come essa sia retta dalla Massoneria[5] ed esegua i suoi ordini.

Nel presente articolo mi valgo delle informazioni fornite del de Poncins e mi riservo di parlare diffusamente in un secondo tempo dell’Onu[6], che ha continuato in maniera ancor più accentuata la politica massonica della Sdn.

Il Congresso massonico di Parigi del 1917

Dal 28 al 30 giugno del 1917 le Massonerie di Francia, Inghilterra, Italia e Usa (che durante il Primo Conflitto Mondiale del 1914-1918 si trovavano in guerra contro l’Impero Austro Ungarico e la Germania) si riunirono a Parigi per decidere il futuro assetto geo/politico dell’Europa dopo la fine della Grande Guerra, che oramai Francia, Inghilterra e Italia, dopo la scesa in campo degli Usa, erano sicure di vincere.

Da questa riunione uscì un piano, pubblicato in un “rendi-conto” dal Grand’Oriente di Francia e dalla Gran Loggia di Francia, il quale sarebbe dovuto restare riservato ai soli iniziati ma che de Poncins - data la sua maestria in materia - ha potuto consultare, abbondantemente citare nel corso suo libro e riprodurvelo integralmente da pagina 61 a pagina 122; questo “rendi-conto” ci illumina sull’«origine e lo spirito della Società delle Nazioni» (L. de Poncins, Société des Nations. Super-Etat maçonnique, Parigi, Beauchesne, 1936, p. 9).

Il documento in questione viene giustamente definito dall’Autore “storico” perché da esso è nato il Trattato di Pace di Versailles del 1919, nel quale sono state poste le condizioni perché l’Europa fosse definitivamente rovinata dalla Seconda Guerra Mondiale[7]. Il de Poncins aveva previsto nel 1934 che la firma da parte della Francia del Patto della Società delle Nazioni avrebbe potuto spingerla nel 1939 ad una nuova orribile guerra (cit., p. 9).

La riunione segreta delle Massonerie di Francia, Inghilterra, Italia e Usa, tenutasi a Parigi quasi sul finire della Prima Guerra (giugno 1917), restò nascosta ai 40 milioni di francesi che erano in guerra e che già ne stavano subendo le conseguenze con buona pace degli ideali “democratici, egualitari e di fratellanza” della Massoneria…

Nel Congresso Massonico Segreto (28-30 giugno 1917) che, come abbiamo visto, pose le basi del Trattato di Pace di Versailles e della Carta della Società delle Nazioni Unite di Ginevra (cit., p. 10), l’oggetto principale dei dibattiti fu la creazione della Società delle Nazioni, attraverso cui si sarebbe arrivati al Trattato di Versailles. Infatti il documento delle Logge massoniche riunitesi a Parigi, citato dal de Poncins, recita: “Questo Congresso ha per missione la ricerca dei mezzi per arrivare alla costituzione della Società delle Nazioni […] per dirigere i popoli verso un’organizzazione generale. […]. La Società delle Nazioni sarà l’agente della propaganda di questa concezione di pace e di felicità universale” (cit., p. 11). Già nel 1917 dunque si ponevano le basi del futuro Nuovo Ordine Mondiale, una sorta di nuovo “paradiso terrestre” laico e immanentistico, per cui appare chiara la concordanza tra il millenarismo massonico americanista e sovietico socialista.

È corretto parlare di Giudeo/Massoneria?

Léon de Poncins cita un interessante articolo scritto dall’israelita Léon Motzkine (in Les Juifs, Ed. Lucien Vogel, 1933), da cui appare chiaro come le concezioni massoniche ed ebraiche sul mondialismo[8] e sul destino dell’Europa coincidessero perfettamente. Infatti il Motzkine scrive: “Tra tutti i popoli quello ebraico ha provato la gioia più grande e la più alta soddisfazione quando è stata creata la Società delle Nazioni, che aveva per scopo anche quello di mettere fine alla miseria politica, sociale e morale degli ebrei[9]. Inoltre Israele ha vissuto gli anni 1919-1920 con grande gioia per ciò che è successo in Europa orientale e meridionale” (cit. in L. de Poncins, p. 14, nota 1). Giustamente il de Poncins nota che gli anni 1919-1920 furono gli “anni della grande ondata bolscevica in Europa centrale - Finlandia, Polonia, Austria/Ungheria, Germania e Italia -   col suo corteo cruento di devastazioni rivoluzionarie iniziatesi in Russia nel 1917” e conclude: “Quindi le concezioni ebraiche sono agli antipodi delle nostre” (ivi).

La Prima Guerra Mondiale come Guerra civile europea

Léon de Poncins ha ben capito che la Massoneria ha trasformato la Prima Guerra Mondiale in una “Guerra Santa della Rivoluzione in marcia” (cit., p. 17 e 71 nel “rendi-conto”), ossia in una sorta di “Guerra Sociale e Civile” tra le Nazioni europee, a tutto vantaggio degli Usa e della giudeo/massoneria.

In pratica è stata la lotta della democrazia moderna, liberale e parlamentarista, la quale rappresenta la legge della materia, della quantità e della forza bruta, contro la legge dello spirito, della qualità e della giustizia ed è quindi la negazione della Civiltà dell’Europa classica greco/romana e della Cristianità europea, e la battaglia contro le ultime vestigie del Sacro Romano Impero, rappresentato allora dall’Austria/Ungheria.

In realtà la democrazia moderna non si cura della verità, ma le preferisce l’opinione della massa, pretendendo che la maggioranza materiale raggiunga sempre buoni risultati. Questa è l’antitesi naturalistica e super-ottimistica del peccato originale. Infatti non si capisce perché la massa non possa, come il singolo, inclinarsi verso l’errore e il male. La maggioranza durante il processo farsa contro Gesù scelse Barabba e rifiutò Cristo, quindi anche la maggioranza può sbagliare, e “contro il fatto non vale il ragionamento”. Ostinarsi a difendere il principio dell’infallibilità della maggioranza è contrario al buon senso, al senso comune e ai primi princìpi della retta ragione naturale, essendo una contraddizione nei termini: “maggioranza = infallibilità”, “quantità > qualità”.

Con la fine della Grande Guerra si è trattato di decidere il cambiamento della forma di governo in Europa e il prevalere della forma democratica moderna liberal/parlamentarista contro quella imperiale tradizionale. L’Austria/Ungheria era vista come l’antemurale della Chiesa, alla quale nel 1870 era già stato tolto il potere temporale ed ora la si voleva spogliare anche dell’ultimo appoggio politico che ancora possedeva.

Infatti il Trattato di Pace di Versailles, ispirato dal Congresso massonico di Parigi, come giustamente nota il de Poncins (cit., p. 20), è stato diretto più contro l’Impero Austro/Ungarico che contro la Germania, la disfatta della quale era vista come conditio sine qua non per eliminare l’Impero degli Asburgo “più conforme alla tesi cattolica e, perciò, più opposto all’antitesi ebraico/massonica […] mentre l’Impero germanico, nato dalla Riforma luterana e imbevuto del libero pensiero idealistico era un Impero laico e perciò meno detestabile di quello asburgico” (L. de Poncins, cit., p. 46), che avrebbe dovuto essere rimpiazzato dalla Società delle Nazioni, una sorta di “contro-impero”, il quale a sua volta nel 1945 avrebbe ceduto il passo al suo perfezionamento, ossia all’Onu, per demolire completamente la cultura e la spiritualità europea e lanciare il mondialismo dall’Europa alla conquista del Globo intero. Le guerre in Medio Oriente a partire dall’Iraq nel 1990 (e continuate sino alla Siria nel 2017) sono state a detta dell’allora Presidente statunitense Bush senior “la deposizione della prima pietra del Nuovo Ordine Mondiale”.

La Grande Guerra può essere definita una guerra “santa” solo nel senso di “preternaturale”, ossia come rivolta contro le cose sacre (l’Impero e soprattutto la Chiesa) per impiantare nell’Europa una volta cristiana (quella che veniva chiamata comunemente la Cristianità) un Nuovo Ordine Mondiale, globalizzatore, mondialista e precursore del Regno dell’Anticristo. In breve si può dire che grazie alla Guerra del 1914-1918 gli Stati Uniti d’America hanno iniziato a plasmare la vecchia Europa a loro immagine e somiglianza di “contro-chiesa”, per completare il lavoro con la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945).

Tale lavoro è stato iniziato dalla Massoneria a Parigi nel giugno del 1917, che lo ha continuato il medesimo anno con la Società delle Nazioni di Ginevra gettando già le basi del Trattato di Versailles del 1919, il quale avrebbe immancabilmente portato alla Seconda Guerra Mondiale nel 1939 per compiere l’opera della giudaizzazione dell’Europa, passando dai nazionalismi moderni (visti in funzione anti-imperiale e disgregatrice della vera unità europea tradizionale) della prima metà del Novecento al mondialismo post-moderno del XXI secolo, visto come strada aperta all’Anticristo e al Regno sociale di Satana.

Il nazionalismo è il mezzo ed il mondialismo è il fine, come diceva Giuseppe Mazzini. L’Europa nuova del primo dopo-guerra (1918) è stata ricostruita sulle basi dei princìpi della Rivoluzione francese per poter edificare su di essi il mondo intero a partire dal secondo (1945) dopo-guerra.

Le fondamenta dell’Europa e del mondo dopo le due Guerre Mondiali sono state completamente nuove: i Diritti dell’Uomo al posto dei Diritti di Dio. Come si vede, San Pio X nella sua prima Enciclica (E supremi apostolatus cathedra del 1903), in cui vedeva nel “culto dell’Uomo” il carattere distintivo della sua epoca e assieme dell’Anticristo, aveva colto benissimo la strada che l’Europa e il mondo moderno stavano per imboccare.

Nel corso del suo lavoro Léon de Poncins citando il Documento del Congresso massonico del 1917 (riportato integralmente in appendice al suo libro da pagina 61 a 122), mostra come per la setta infernale il Presidente statunitense Wilson è stato “il miglior agente della Massoneria” in quanto realizzatore “della giustizia internazionale e della fratellanza democratica” (cit., p. 25-26 e 125 nel “rendi-conto”). Wilson nel 1917 era solito dire che “le democrazie son pacifiche, mentre le autocrazie son bellicose”, lo stesso slogan è stato ripreso dal Presidente Roosevelt nel 1936 ed esso avrebbe portato all’entrata in guerra degli Usa nel 1941 ed è stato ripetuto da Karl Popper nel 1947, portando alla guerra del “terrore infinito” dichiarata dall’America dei Bush al Medio Oriente. Si ponevano, così, nel 1917 le basi per gli Stati Uniti d’Europa e nel 1936 per il Nuovo Ordine Mondiale.

Meoni, uno dei massoni italiani che parteciparono al Congresso di Parigi nel 1917, disse che “il problema della Società delle Nazioni rappresenta il riassunto della dottrina massonica” (cit., p. 29 e 112 nel “rendi-conto”). La Società delle Nazioni, realizzata tramite la democrazia parlamentarista, è vista da un altro massone francese (Lebey) che partecipava al Congresso di Parigi addirittura come uno dei fini della guerra per impiantare il Nuovo Ordine Mondiale in Europa (cit., p. 30 e p. 84 nel “rendi-conto”).

Inoltre la Società delle Nazioni ha il compito di mantenere, dopo averla impiantata con la Prima Guerra Mondiale, l’egemonia dei princìpi massonici in Europa sanciti dal Trattato di Versailles. Quindi essa è un’entità stabile e sovra-nazionale o un Super-Stato, come la definisce il de Poncins, che non solo organizza, prevede e manovra, ma veglia, come un Super-Gendarme Universale, per il mantenimento del Novus Ordo Saeculorum e distrugge le Nazioni che presumono di non seguirlo, come è successo con la Seconda Guerra Mondiale, in cui le Nazioni autocratiche (Italia, Germania e Giappone[10]) sono state annichilite, ma non l’autocraticissima Unione Sovietica, perché era giudaico/bolscevica e quindi più vicina alle progressiste democrazie liberali come spiega de Poncins, che fa notare come la Società delle Nazioni abbia condannato senza appello l’Italia per la conquista dell’Etiopia (1934-36) e per l’appoggio dato al generale Francisco Franco nella guerra civile spagnola; la Massoneria inoltre non aveva perdonato all’Italia il suo scioglimento avvenuto nel 1925 e il Concordato con la S. Sede dell’11 febbraio 1929 (cit., p. 31-32). Il de Poncins spiega così perché fu un grosso errore muovere la guerra contro l’Italia spinti dalla Società delle Nazioni e contro la Germania spinti dal Giudeo/Bolscevismo (cit., p. 47).

Certamente i princìpi politici del Nazionalsocialismo tedesco non erano compatibili in gran parte con la dottrina cattolica[11], ma l’azione sociale e politica che la Germania[12], il Giappone e l’Italia stavano mettendo in atto tra gli anni Venti e Trenta non poteva essere tollerata dalla Giudeo/Massoneria e dal Bolscevismo, i quali, quando è venuto il tempo della vendetta, non hanno esitato a presentare il conto e a mettere in atto una terribile rappresaglia culminata nelle bombe al fosforo (Dresda) ed atomiche (Hiroshima/Nagasaki), nello scempio di Piazzale Loreto in Milano e con i “tribunali” dei vincitori di Norimberga e di Tokio, che si son presentati come una sorta di “Giudizio Universale” laico (“Vae victis!”).

Conclusione

La Massoneria vuole impadronirsi della direzione spirituale della Società civile, dopo averla tolta alla Chiesa, oggi non perseguitata più cruentemente, ma discreditata e nello stesso tempo “aggiornata” in maniera che si adatti alle esigenze del mondo moderno[13]. La Massoneria oramai ha distrutto il vecchio mondo e ne ha costruito uno nuovo fondato sui princìpi della Rivoluzione francese. Pio XII lo aveva ben capito ed aveva perciò detto: “è tutto un mondo che bisogna rifare sin dalle sue fondamenta”.

La setta lavora continuamente e prepara in segreto, come ha fatto al Congresso di Parigi nel 1917, le decisioni che poi suggerirà ai parlamenti del mondo liberal/democratico e che verranno ratificate sotto forma di leggi o trattati. I ministri che le votano - senza consultare nessuno (v. Monti e Renzi) o facendo tutto il contrario di ciò che avevano promesso agli elettori (v. Zipras e Trump) - non rappresentano la sanior pars populi, ma obbediscono più o meno coscientemente agli ordini della setta infernale, la quale marcia speditamente verso il progresso rivoluzionario e il Nuovo Ordine Mondiale. Altrimenti non si spiegherebbe una politica suicida come quella portata avanti nella maggior parte dell’UE: 1°) di accoglienza indiscriminata degli “immigrati” islamici, che uccidono continuamente i Cristiani nei loro Paesi e nei nostri son trattati meglio dei poveri pensionati autoctoni (che dovrebbero arrivare alla fine del mese con circa soli 500 euro) o dei giovani disoccupati (in Italia ve ne sono circa 6 milioni ed inoltre 7 milioni di persone vivono sotto la soglia della povertà); 2°) dell’innalzamento dell’età della pensione a 70 anni; 3°) dell’insegnamento, teorico e pratico, praticamente obbligatorio del “gender” già alle scuole elementari, il quale è né più e nemmeno che pedofilia legalizzata e che grida vendetta al cospetto di Dio ancor più forte di Sodoma e Gomorra; 4°) di una politica estera continuamente provocatoria nei confronti della Russia di Putin e delle nazioni sue alleate (Siria, Iran…), che rischia di sfociare in un conflitto universale. Tutto ciò sembrerebbe un non-senso, una follia, se non ci fosse la Massoneria ossia Satana - il padre della menzogna, della contraddizione dell’omicidio e del deicidio -  dietro il parlamentarismo liberal/democratico contemporaneo.

Inoltre si pensi che verso gli anni Venti del Novecento l’Idealismo cominciava a cedere il passo al Nichilismo filosofico, il quale teorizza e vuol perseguire la distruzione della logica, della morale e dell’essere creato in odio all’Essere stesso sussistente increato. Questa filosofia nata con Nietzsche, Marx e Freud/Jung ha prodotto la Scuola di Francoforte (Adorno, Marcuse, Lukàks, Reich, Fromm, Leo Strauss e Jacob Taub) e lo Strutturalismo francese (Lévi-Strauss, Sartre, Lacan, Althusser, Focault, Basaglia), che hanno dato il via alla Rivoluzione in interiore homine del Sessantotto, la quale è riuscita a penetrare nelle profondità dell’anima dell’uomo contemporaneo e a renderlo una larva. Non ci si deve stupire se le leggi varate dai parlamentari deformati dalle nostre università e dagli “intellettuali” post-sessantottini procedano verso il caos, il nulla, l’autolesionismo e la distruzione di ogni cosa: è nella natura della filosofia che plasma il mondo contemporaneo e ci porta immancabilmente verso una Terza Guerra Mondiale e nucleare con relativa distruzione di un quarto almeno dell’orbe, il che ripugna al buon-senso dell’uomo comune e normale, ma piace al contro-senso dei nichilisti metafisici.

d. Curzio Nitoglia



1] Léon de Poncins nota che “l’ostracismo ingiustificato della Sdn contro la Chiesa e papa Benedetto XV è sintomo di collusione con la contro-chiesa” (cit., p. 48).

2] Il 1917 è il medesimo anno della Dichiarazione Balfour sul “Focolare ebraico in Palestina”, della Rivoluzione bolscevica in Russia, della Legge anticristiana del Presidente Carranza in Messico, la quale dette nascita alla Cristiada e delle apparizioni della Madonna a Fatima. Quest’anno ricorre il 1° Centenario di esse. Cfr. S. Gaeta, Fatima. Tutta la verità, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2017.

3] “Chi avviò decisamente il problema verso una concreta realizzazione, con l’autorità che gli veniva dal fatto di essere divenuto l’arbitro della guerra e poi della pace, fu il Presidente degli Stati Uniti d’America Woodrow Wilson. […]. La S. Sede non ne faceva parte dato il carattere prettamente laicista con cui la Società delle Nazioni era sorta e si mantenne sino alla fine nel 1947. […]. Quando la Seconda Guerra Mondiale si andava concludendo non si pensò di far rivivere la Sdn. Se ne creò una nuova nella Conferenza di S. Francisco (24 ottobre 1945) e la si chiamò Organizzazione delle Nazioni Unite per la sicurezza mondiale (Onu); malgrado i larghi mutamenti, rivivono sostanzialmente nell’Onu i vecchi ordinamenti della Sdn” (A. Giannini, in Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, 1953, vol. XI, coll. 859-862, voce Società delle Nazioni).

4] Già il 14 agosto del 1941, nella “Carta atlantica”, Usa e GB accennarono all’intento di erigere un’Organizzazione collettiva più efficace della Sdn. Il 30 ottobre del 1943, nella “Conferenza di Mosca”, si rafforzò questo proposito con l’aggiungersi dell’Urss e della Cina al piano di costruzione della futura Organizzazione mondiale. Nella “Conferenza di Yalta” - conclusasi l’11febbraio del 1945 - Usa, GB e Urss definirono meglio il piano per la creazione di un Organismo internazionale in luogo della vecchia Società delle Nazioni, che non aveva potuto far nulla per impedire la Seconda Guerra Mondiale, e stabilirono che esso sarebbe nato nella futura “Conferenza di San Francisco” (24. X. 1945), alla quale avrebbero potuto partecipare solo le potenze che avrebbero dichiarato guerra entro il mese di febbraio del 1945 alla Germania e al Giappone oramai allo stremo delle forze. Alcuni Paesi aderirono ed altri restarono neutrali. Quindi l’Organizzazione delle Nazioni Unite “al suo primo costituirsi non fu altro che un’organizzazione dei popoli vincitori” (A. Messineo, in Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, 1952, vol. IX, col. 281, voce Organizzazione delle Nazioni Unite). L’Onu ha mantenuto sostanzialmente lo stesso scopo della Sdn ed in più si è prefisso di “promuovere il rispetto dei Diritti dell’Uomo” (ivi). Tuttavia cinque membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu (Usa, GB, Cina, Urss e Francia) non sono elettivi ma permanenti ed hanno il diritto di veto. Ora ciò “mette in mora il principio di sovrana uguaglianza di tutti gli Stati membri, che è il principio basilare sul quale l’Onu si fonda […] e in seno dell’Onu si costituisce una gerarchia, la quale, se lo Statuto fosse operante, si ridurrebbe ad un vero rapporto di soggezione delle piccole potenze alle grandi, che avendo il diritto di veto hanno il potere di paralizzare qualsiasi iniziativa. […]. In sostanza si può dire che lo Statuto delle Nazioni Unite ha preteso di erigere un vero governo mondiale, posto nelle mani delle grandi potenze ed esercitato dalle medesime con assoluta autonomia” (ibidem, coll. 282-283). Tuttavia anche l’Onu, con il contrapporsi di due blocchi (Usa/GB/Francia contro Urss/Cina) è diventato un’Organizzazione paralizzatrice e paralizzata, incapace di provvedere ai compiti prefissisi e nel corso degli anni Sessanta-Ottanta è stato rimpiazzato praticamente dal “Patto atlantico” contro il “Patto di Varsavia”. Dopo la caduta dell’Urss gli Usa son rimasti l’unica super-potenza mondiale, che ha dettato legge sul mondo intero, sino all’ascesa vieppiù crescente di Vladimir Putin in Russia.

5] Sulla Massoneria cfr. L. de Poncins, La Franc-Maçonnerie d’après ses documents secrets, Parigi, Beauchesne, 1934.

6] Cfr. M. Schooyans, Il complotto dell’Onu contro la vita, Proceno di Viterbo, EFFEDIEFFE, 2013; E. Roccella – L. Scaraffia, Contro il Cristianesimo. L’ONU e l’Unione Europea come nuova ideologia, Casale Monferrato, Piemme, 2005.

7] Durante la Seconda Guerra Mondiale oramai imminente “non bisognerà schierarsi pro o contro una Nazione, ma contro la giudeo/massoneria” ed essa stava dalla parte degli Usa, Urss, GB e Francia (cfr. L. de Poncins, cit., p. 56). Certamente i princìpi politici dell’Italia e soprattutto della Germania non collimavano con quelli cattolici, ma il de Poncins metteva in guardia da quello che chiamava “L’equivoco anti-fascista” (cit., p. 57), ossia un conto è non aderire ai princìpi non cattolici del fascismo e del nazionalsocialismo ed un conto è schierarsi con le democrazie plutocratiche e giudaico/massoniche per “un equivoco anti-fascista”. Ancor oggi in campo cattolico tradizionalista si cade vittima di questo “equivoco” che porta a preferire il pessimo (Israele/Usa e modernismo sociale democristiano) al meno buono (Iraq, Tunisia, Libia, Siria, Russia e autoritarismo nazional-sociale), la stella massonica e la stella di Davide alla civiltà dell’Europa classica e cristiana. Oggi l’alternativa è “o Roma o Tel Aviv & Wall Street”.

8] “Esiste un universalismo del male, che è il Mondialismo ed un universalismo del bene, che è il Cattolicesimo” (L. de Poncins, cit., p. 56).

9] Il 1917 è stato l’anno della Dichiarazione di lord Balfour sul “focolare ebraico in Palestina”, che ha aperto la strada alla creazione dello Stato di Israele (15 maggio 1948), dalla quale sono iniziati i mali che ci stanno portando verso la Terza Guerra Mondiale.

10] L’Italia, la Germania, il Portogallo, la Spagna e l’Ungheria negli anni Venti/Trenta misero fuori legge la Massoneria, mentre il Giappone nazionalista nel 1934 uscì dalla Società delle Nazioni perché la riteneva un’istituzione giudaico/massonica (cfr. L. de Poncins, cit., p. 54).

11] Per quanto riguarda l’Italia fascista non vi è stata un’opposizione così radicale, come in Germania, tra Chiesa e Regime. Tuttavia per quanto riguarda la materia sui rapporti tra Stato e Chiesa la dottrina fascista si è allontanata notevolmente da quella cattolica. Il Giappone per quanto riguarda la sua concezione religiosa scintoista e buddista è distante dal Cristianesimo, ma la sua organizzazione politica era, prima della disfatta del 1945, molto lontana da quella progressista, democratica, liberale e massonica e perciò non difforme dalla filosofia politica aristotelico/tomistica e dalla Dottrina sociale della Chiesa.

12] Giustamente Léon de Poncins, per nulla affatto nazionalsocialista, nota che “il pericolo del III Reich germanico era reale. Tuttavia non lo era più del bolscevismo ebraico” (cit., p. 45).

13] Cfr. M. Pinay, Complotto contro la Chiesa, Roma, 1962, II ed., Proceno di Viterbo, EFFEDIEFFE, 2015.

 
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