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Amnesty accusa Israele di continue violazioni dei diritti umani a Gaza
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Amnesty International, nella sua relazione annuale divulgata giovedì, si lamenta che l’ONU ed i membri dell’Unione Europea abbiano bloccato la giustizia internazionale sfruttando le proprie posizioni di potere nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, per proteggere Israele dall’accusa di crimini di guerra presumibilmente commessi durante lo scorso anno, nella guerra di Gaza.

Il gruppo per i diritti civili ha anche accusato Israele di violare continuamente i diritti umani nella Striscia di Gaza, citando il blocco economico in corso quale violazione delle leggi internazionali, blocco che tiene gli abitanti di Gaza senza acqua e cibo adeguati.

Nella relazione, Amnesty loda lo studio commissionato dalle Nazioni Unite e divulgato lo scorso anno dal sudafricano Richard Goldstone, nel quale si fa luce sulle violazioni di Israele durante la guerra di Gaza. Le indagini di Goldstone hanno evidenziato come sia Israele che Hamas si siano resi colpevoli di crimini di guerra durante il conflitto.

“Le forze israeliane hanno commesso nella Striscia di Gaza - durante i 22 giorni dell’offensiva militare denominata in codice ‘Piombo Fusoì’ e terminata il 18 gennaio 2009 - crimini di guerra ed altre serie violazioni delle leggi internazionali”, così afferma il gruppo per i diritti civili.

Fra le altre cose, (gli Israeliani) hanno portato avanti attacchi sproporzionati ed indiscriminati contro civili, hanno preso di mira ed ucciso personale medico, hanno usato civili palestinesi quali “scudi umani”, ed hanno usato armamenti al fosforo bianco contro aree residenziali densamente popolate, si aggiunge. “Sono stati uccisi più di 1.380 Palestinesi, dei quali oltre 330 bambini, e centinaia di altri civili”.

“Inizialmente, il Consiglio per i Diritti Umani dell’'ONU aveva deliberato di investigare solo i presunti crimini di Israele - così recita la relazione di Amnesty - ma va dato atto al Giudice Richard Goldstone, incaricato di guidare le indagini, di aver insistito perchè la missione ONU - alla ricerca dei fatti - esaminasse le presunte violazioni sia di Israele che di Hamas”. I risultati del gruppo elencano esempi di quelli si afferma essere crimini di guerra commessi dalle forze israeliane, ma non forniscono dettagli sulle fonti.

Il sommario annuale di Amnesty sul complesso delle violazioni dei diritti umani ha spinto i membri del G-20 - che riunisce i principali Paesi industrializzati e quelli in rapido sviluppo - a dare un esempio alla comunità internazionale segnalandolo alla Corte Criminale Internazionale.

Ma gli Stati Uniti - ed altri - si sono rifiutati di ratificare le risultanze del tribunale, in parte per paura che il tribunale diventasse un luogo per processi su base politica contro le truppe inviate in guerre impopolari quali quella irachena. Il Dipartimento di Stato USA ha detto - in risposta all’accusa mossa da Amnesty - che “appoggia il bisogno di stabilire le responsabilità di qualsiasi violazione possa essersi verificata nel conflitto di Gaza, da qualunque parte essa provenga”.

“Come abbiamo  detto, la responsabilità per i supposti abusi durante il conflitto di Gaza è degli israeliani e dei palestinesi”, così in una dichiarazione del Dipartimento di Stato USA.

All’inizio di quest’anno, Israele ha inviato una controrelazione di 46 pagine in risposta al Rapporto Goldstone che accusa sia Israele che Hamas di “gravi violazioni” della Convenzione di Ginevra.

Nella sua relazione, Israele afferma che le proprie forze, durante l’ultimo anno di guerra (a Gaza), si sono conformate alle leggi internazionali.

Traduzione per EFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla

Fonte >  Haaretz

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