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Ancora su Medjugorje
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Dopo gli articoli di Jones e di Savino, mi sono ripromesso di scrivere qualcosa. Non ho alcuna pretesa risolutiva; manifesto le mie perplessità, non giudico.

Sui pezzi citati, mi sento di commentare in questo modo: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Se è vero, che, sia nel caso di Vlasic sia nel caso di padre Livio, nessuno di loro sia determinante per appurare la veridicità delle apparizioni, è pur vero che, invece di accordarne credito ne gettino l’ombra del sospetto. Da parte nostra, rileviamo alcuni avvenimenti o fatti particolari, che destano certamente sgomento.

Partiamo da lontano.

La prima apparizione comporta – a detta dei protagonisti – irritazione e spavento. Questi sono segni di apparizioni, ma di altra origine; sospendo il giudizio e non commento. Alcuni dei ragazzi, che sarebbero stati scelti dalla Vergine santissima, avrebbero addirittura desistito (uno degli Ivan sarebbe fuggito a gambe levate e mai più tornato sul luogo delle apparizioni).

Ci si domanda: può il veggente deliberare di fuggire o di sottrarsi ad una apparizione della Vergine?

Questo «eccesso deliberativo» sembra ricorrere costantemente lungo tutto l’arco delle apparizioni. I veggenti conoscono con anticipo le manifestazioni, che sembrano programmate; tutto lascia supporre che sia sempre e solo l’uomo a decidere.

Mirjana, per esempio, richiesta se prevedeva altre apparizioni della «Madonna», rispose: «Ci arrangiamo a metterci daccordo insieme. Oggi, mi metto daccordo con lei per sapere quando potrà apparire domani».

Nel «diario» di Ivan, ecco alcune sue frasi stravaganti: «Ella non sè fermata che per brevi istanti. Ha soltanto detto che ero molto stanco e che dovevo riposarmi per essere in forma».

Vorrei ricordare ancora una volta l’episodio della descrizione dell’Eternità (rinviando al pezzo che scrissi): anche lì, il veggente si impone (o vorrebbe) alla volontà della Vergine, su ciò che Ella vorrebbe mostrargli?

Quantomeno strano.

Ancora strano è il fatto che i veggenti abbiano mentito nel riferire della prima apparizione: in realtà si erano allontanati insieme per fumare! Cosa nuovamente sospetta è che nessuno del clero sembra, all’epoca delle prime apparizioni, conoscerli: non erano praticanti? Strano anche questo.

Esaminiamo ora le perplessità che destano alcuni dei messaggi lasciati.

Ci incuriosisce uno dell’inizio.

Il quinto giorno

Quel giorno la Vergine venne ed andò via più volte. In una occasione i ragazzi Le chiesero perchè non si manifestasse nella chiesa parrocchiale dove tutti avrebbero potuto vederla, ma Lei rispose: «Beati coloro che senza vedere crederanno».

Sapete cosa mi incuriosisce? Che la santissima Vergine abbia riportato le parole del passo evangelico di San Giovanni, seguendo la «penultima» traduzione fatta da diverse conferenze episcopali.

Perché mi sorprende? Perché si tratta di una traduzione errata! In realtà il testo greco è stato correttamente tradotto in talune nuove versioni, per esempio in quella della CEI; il senso corretto è il seguente: «Beati coloro che, pur senza vedere, hanno creduto»! Sciocchezza? Sottigliezza? Non dal mio punto di vista. 

Andiamo oltre. Leggiamo alcuni messaggi insieme. Leggiamo e poi commentiamo.

Messaggio del 23 febbraio 1982

A una veggente che le chiede come mai ogni religione abbia un proprio Dio, la Madonna risponde: «C’è un solo Dio e in Dio non esiste divisione. Siete voi nel mondo che avete creato le divisioni religiose. E tra Dio e gli uomini c’è un unico mediatore di salvezza: Gesù Cristo. Abbiate fede in Lui».

Messaggio del 25 febbraio 1982

Ad un veggente che le chiede se tutte le religioni sono buone, la Madonna risponde: «In tutte le religioni c’è del buono, ma non è la stessa cosa professare una religione o un’altra. Lo Spirito Santo non agisce con uguale potenza in tutte le comunità religiose».

Messaggio del 20 maggio 1982

«Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio figlio e a me. Siete tutti figli miei! Ciò non significa che tutte le religioni sono uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte ad immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano solo coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Solo Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale.

Messaggio del 19 febbraio 1984 (Messaggio straordinario)

«Voi dovete rispettare la religione di tutti, ma anche conservare a ogni costo la fede cattolica per voi e per i vostri figli».

Messaggio del 21 febbraio 1983 (Messaggio straordinario)

«Voi non siete veri cristiani se non rispettate i vostri fratelli che appartengono alla altre religioni».

Cosa emerge dalla lettura di questi messaggi? Dio si rivela infinitamente come verità infallibile in Cristo Gesù e permane nella Chiesa. E’ corretto dire che l’uomo abbia creato le divisioni, certamente, ma resta un’ambiguità: quella di attribuire l’unità a Dio ed in Dio, senza menzionare la Chiesa. Dio è uno solo e proprio per questo si rivela una volta sola e definitivamente: nella Chiesa. Quindi il termine di paragone delle divisioni non è l’unità in Dio (scontato e non utile per discernere ciò che è verità e ciò che è menzogna), ma l’unione rispetto alla Chiesa (essenziale per distinguere il vero dal falso). Ancora, affermare poi che «del buono» sia in tutte le religioni, è parzialmente corretto; non è corretto se si dice che lo Spirito Santo agisce con diversa potenza.

Questo è come dire: ci si salva comunque, ma si può arrivare in Cielo in Ferrari o in Cinquecento; lo Spirito Santo in realtà nell’agire porterà (magari inconsciamente per chi ne è «agito») sempre all’unione con la Chiesa cattolica, che è il centro della salvezza, l’arca dell’alleanza voluta da Dio.

Questo significa che non esiste una sorta di «azione di potenza graduata», ma un solo Spirito, che, convertendo, porta alla cattolicità.

Come insegna il Catechismo di San Pio X: «Chi è fuori della Chiesa per propria colpa e muore senza dolore perfetto, non si salva; ma chi ci si trovi senza propria colpa e viva bene, può salvarsi con lamor di carità, che unisce a Dio, e, in spirito, anche alla Chiesa, cioè allanima di lei».

Dobbiamo quindi amare tutti gli uomini, è chiaro; come, sappiamo, che Dio (e la Vergine santissima, ovviamente) ama ogni uomo (cattolico, pagano o ebreo che sia): ma non è la stessa cosa amare il prossimo e «rispettarne» le errate convinzioni!

Leggendo il messaggio del 19 febbraio 1984 si resta molto perplessi: rispettare la religione di tutti? Molte di queste credenze sono culti demoniaci. Esageriamo? Perché non dovrei rispettare la religione di un «satanista», per esempio? E’ un paradosso, ma serve per capire il postulato quanto meno dubbio.

Cosa significa? Evitare le conversioni? Rispettare l’errore che porta all’inferno ed al peccato? Il vero amore per il prossimo è innanzi tutto annuncio della verità che fa liberi. Annuncio che deve essere fatto con carità e con prudenza; ma è qualcosa di obbligatorio e mai opzionale.

Ancora citiamo:

Catechismo San Pio X. 131. «E grave danno esser fuori della Chiesa? Esser fuori della Chiesa è danno gravissimo, perchè fuori non si hanno nè i mezzi stabiliti nè la guida sicura alla salute eterna, la quale per luomo è lunica cosa veramente necessaria. La predicazione è dunque assolutamente necessaria per la salvezza altrui, ma anche per la propria (perché Dio ci può chiedere conto delle nostre omissioni nell’annuncio)».

E’ pur vero che questo messaggio pluralista è controbilanciato dal seguente:

Messaggio del 9 febbraio 1984 (Messaggio straordinario)

«Pregate. Pregate. Molte persone hanno abbandonato Gesù per seguire altre religioni o sette religiose. Si fabbricano i loro dei e adorano i loro idoli. Come soffro per questo. Quanti miscredenti ci sono. Quando riuscirò a convertire anche loro? Potrò riuscirci soltanto se mi aiuterete con le vostre preghiere».

Ma l’ambiguità regna sovrana! A quale opzione interpretativa dobbiamo dar retta?

Alla domanda di padre Tomislav: «Qual è il ruolo di Gesù Cristo, se la religione musulmana è buona?». Mirjana non risponde a questa obiezione, ma ripete le parole relative al rispetto delle altre religioni, della Madonna.

Stranezza anche questa. Andiamo avanti.

La Vergine santissima durante l’arco trentennale di tali apparizioni avrebbe anche trovato «il tempo» di sponsorizzare la lettura di alcuni testi pubblicati.

Riportiamo due casi:

quello dell’abate Renè Laurentin (noto, oltre per essere strenuo difensore di Medjugorje, anche per essersi fatto «battezzare nello Spirito» da protestanti... quindi sostanzialmente apostata…);

quello di Maria Valtorta (testo inserito, nel 1959, nell’Indice dei Libri Proibiti dalla Chiesa Cattolica).

Strano, non trovate? La cosa fu anche oggetto di un’intervista negli USA. Marija si difese un po’ maldestramente all’epoca, dopo aver saputo del fumus di eresia del testo in questione.

Resto perplesso.

Altra stranezza: quando Marija è negli USA, le apparizioni avvengono secondo il fuso orario di Medjugorje (quindi è mattina in Alabama e sera a Medjugorje); cosa che non avviene invece per Mirjana, che a Medjugorje ha l’apparizione del giorno 2 del mese al mattino, l’ha avuta al mattino anche in Alabama.

Ancora strana risulta la beatificazione ufficiale di Papa Giovanni Paolo II, sulla quale, tuttavia, esistono ancora riserve. Non commento.

Messaggio del 2 aprile 2005 (Messaggio straordinario dato a Ivan)

Mentre Ivan pregava, come di consueto, guardando la Madonna, la giovane donna bellissima che gli appare ogni giorno dal 24 giugno 1981, alla sinistra di lei è apparso il Papa. Una delle mie fonti ricostruisce tutto nel dettaglio:

«Il Papa era sorridente, appariva giovane ed era molto felice. Era vestito di bianco con un mantello dorato. La Madonna si è voltata verso di lui e i due, guardandosi, hanno entrambi sorriso, un sorriso straordinario, meraviglioso. Il Papa continuava estasiato a guardare la Giovane Donna e lei si è rivolta verso Ivan dicendogli: ‘il mio caro figlio è con me’. Non ha detto nientaltro, ma il suo volto era raggiante come quello del Papa che ha continuato a guardare il volto di lei».

Strano ancora che a Lourdes la Madonna non preghi mai l’Ave ed il Pater, cosa che invece fa regolarmente a Medjugorje.

Sul potere decrescente del demonio, resto ancora più perplesso.

Messaggio del 14 aprile 1982 (Messaggio straordinario):«Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con lintenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai!: Questo secolo in cui vivete è sotto il potere di Satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere e perciò è diventato ancora più aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete luso dellacqua benedetta!»

Satana sta perdendo il potere? Da dove è mai possibile arguire questa verità? Dal fatto che ci siano i gruppi di preghiera che si ispirino a Medjugorje?

Restiamo perplessi anche su questo.

Stefano Maria Chiari


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