>> Login Sostenitori :              | 
header-1

RSS 2.0
menu-1
C’è stasera il Papa a Roma?
Stampa
  Text size
Alla fine ho staccato il telefono, non avevo più voglia di fare l’opinionista di Piazza San Pietro.

E quando ho sentito Gad Lerner compiacersi di questa vittoria postuma del defunto Cardinal Martini, ho staccato pure la televisione e me ne sono venuto via.

Ho bisogno di riordinare le idee, questo Papa, mi piaccia o meno, è il Papa, il mio Papa. Vorrei essere smentito, ma credo che questo sia un punto di non ritorno e mi chiedo verso dove: sarà il Papa della sobrietà evangelica o il Papa della «Chiesa dei poveri», sarà il Papa della comunione ecclesiale o un Papa conciliarista, un Papa del XIX secolo (come è logico che sia) o un Papa progressista?

Bergoglio si porta la fama di «martiniano», perché secondo taluni sarebbe stato Martini a sospingerlo contro Ratzinger. Ma forse non è propriamente così.

Mons Fellay, il superiore generale della Fraternità San Pio X, infatti, dell’elezione di Ratzinger, (allorché apparve la stella di Bergoglio), riporta un’altra versione:

«Una cinquantina di cardinali diedero il voto al cardinale Ratzinger, una ventina al cardinale Martini e altrettanti al cardinale Bergoglio, il cardinale Sodano ne ha avuti quattro». L’indisponibilità di Bergoglio all’elezione, Fellay l’ha raccontata così: «Il cardinale Bergoglio si impaurì, o comunque si rese conto che avrebbe potuto anche essere eletto e, non sentendosi pronto per un tale compito, si ritirò».

Si dice che sarebbe stato lo stesso Bergoglio ad un certo punto ad invitare i Cardinali ad indirizzare i suoi voti su Ratzinger, anziché su Martini. Forse questa volta i Ratzingeriani si sono ricordati di lui: questa volta, infatti, la percentuale di voti necessaria era dei due terzi.

Ora il tempo di Bergoglio è maturato e, se chi sia Bergoglio è difficile dirlo, chi sarà Francesco I lo sa solo lo Spirito Santo. Ciò che penso è che sarà un Papa della modernità, postconciliare, per nulla incline a voltarsi indietro, senza i bilanciamenti tra Tradizione e progresso tipici di Ratzinger: sarà un «ratzingeriano» progressivo, del tutto incline a fare del Vaticano II il luogo di riforma permanente della Chiesa.

Con lui troveranno vigore molte teologie messe in sordina dal pontificato di Benedetto XVI, egli non avrà per la Tradizione almeno quella sensibilità mostrata da Benedetto XVI. La sua vicinanza all’ebraismo, talune sue dichiarazioni circa il legame che unisce la festa di Hanukkah con il Natale, pronunciate nel dicembre scorso partecipando al servizio religioso della comunità NCI-Emanu El della Fundación Judaica a Buoen Aires, dicono molto della sua formazione. Si racconta della sua ostilità al rito antico della Messa, di un certo feeling con i carismatici e i neocatecumenali. Sono bastati pochi istanti dalla sua elezione per disegnare, grazie anche al nome di Francesco, quel profilo un po’ «pauperista» che ne farebbe una sorta di icona dei diseredati e che, insieme ad una moralità asciutta, ne fanno il personaggio perfetto per un cattolicesimo quale i media hanno disegnato prima del Conclave in risposta agli scandali della Curia romana: progressista, moralista, intimista.

Tuttavia egli non è un uomo di semplice decifrazione: molti lo giudicano in realtà un conservatore, perché si è opposto con chiarezza al disegno di legge sul matrimonio di persone dello stesso sesso, parlando con parole dure di «invidia del diavolo, che intende con l’inganno distruggere l'immagine di Dio. […] Cerchiamo – scrive – di non essere ingenui: non è una mera lotta politica, è un’intenzione distruttiva del piano di Dio. Non è un semplice progetto legislativo (si tratta di un mero strumento), ma piuttosto di una “mossa” del padre della menzogna che vuole confondere e ingannare i figli di Dio».

Che Papa è, che Papa sarà? Sarà un Papa? Questa è la domanda che mi ossessiona stasera.

Me lo domando, visto che Francesco I ha detto di sé e del suo predecessore ciò che i modernisti da sempre dicono del Vicario di Cristo: che egli è essenzialmente nient’altro che il Vescovo di Roma, insieme con Joseph Razinger, Vescovo emerito.

Non ha parlato di sé come Papa, ma come Vescovo della Chiesa di Roma, «che – ha detto – è quella che presiede nella carità tutte le Chiese».

Ecco, è come se il mistero della Chiesa si fosse atrofizzato nella funzione di presidenza, è come se egli avesse voluto presentarsi al popolo di Roma come suo vescovo, come se il ministero petrino fosse per lui secondario, quasi accessorio: «Vi auguro –ha detto – che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!».

E noi Santità, e noi? Non ci abbandoni al particolarismi delle nostre chiese locali, delle nostre Diocesi, noi santità non siamo né protestanti, né ortodossi. Santità, noi siamo cattolici.

Mi domando se è il mio peccato e la mia poca fede a far martellare nella mia testa una domanda o è la realtà che si sta compiendo a farmi chiedere: «C’è stasera il Papa a Roma?».

Faccio fatica a scrivere queste righe: questo Papa, mi piaccia o meno, è il Papa, il mio Papa. Dovrei essere felice, eppure non lo sono: non so che cosa è successo, che succederà.

Stasera la mia fede è fragile: la prego, Santità, tocca a Lei. Lei non è solo il Vescovo di Roma, Lei è il successore di Pietro: confermi i fratelli nella Fede, quella che ci è stata trasmessa.

Domenico Savino



Copyright Associazione culturale editoriale EFFEDIEFFE


 
Nessun commento per questo articolo

Aggiungi commento


La Dittatura Terapeutica
L’unica ed estrema forma di difesa da questo imminente, sottovalutato, tragico pericolo particolarmente grave per l’Italia, è la presa di coscienza
Contra factum non datur argomentum
George Orwell con geniale e profetico intuito, previde l’oscuramento delle coscienze, il tramonto della civiltà, l’impostura e apostasia dalla verità che viviamo, quando scrisse “nel tempo...
Libreria Ritorno al Reale

EFFEDIEFFESHOP.com
La libreria on-line di EFFEDIEFFE: una selezione di oltre 1300 testi, molti introvabili, in linea con lo spirito editoriale che ci contraddistingue.

Servizi online EFFEDIEFFE.com

Archivio EFFEDIEFFE : Cerca nell'archivio
EFFEDIEFFE tutti i nostri articoli dal
2004 in poi.

Lettere alla redazione : Scrivi a
EFFEDIEFFE.com

Iscriviti alla Newsletter : Resta
aggiornato con gli eventi e le novita'
editorali EFFEDIEFFE

Chi Siamo : Per conoscere la nostra missione, la fede e gli ideali che animano il nostro lavoro.



Redazione : Conoscete tutti i collaboratori EFFEDIEFFE.com

Contatta EFFEDIEFFE : Come
raggiungerci e come contattarci
per telefono e email.

RSS : Rimani aggiornato con i nostri Web feeds

effedieffe Il sito www.effedieffe.com.non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata", come richiede la legge numero 62 del 7 marzo 2001. Gli aggiornamenti vengono effettuati senza alcuna scadenza fissa e/o periodicità