Marmaglia
Juan Manuel De Prada
07 Settembre 2013
Cominciamo col chiarire che in Siria non c’è alcuna guerra civile. I cosiddetti «ribelli siriani» non reclamano riforme né capeggiano alcuna «rivoluzione popolare». I cosiddetti «ribelli siriani» non sono che mercenari e terroristi reclutati nei posti più variegati del globo, finanziati dal Qatar o dall’Arabia Saudita e frequentemente addestrati dagli stessi Stati Uniti, che prestano loro appoggio logistico – allo stesso modo di Israele – da quando è cominciato il conflitto.
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