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I numeri E
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Gli Additivi, sostanze artificialmente aggiunte agli alimenti per diversi motivi, spesso organolettici, altre volte prestazionali. Nulla hanno a che fare con gli ingredienti; normalmente la distinzione è chiara nelle etichette dei prodotti alimentari commercializzati. L’impiego è ammesso soltanto in rispondenza ad alcuni requisiti standard fissati dalla vigente normativa.

Come al solito, la globalizzazione detta le sue leggi, ed i parametri vanno ben al di là dei confini nazionali.

«In Europa la valutazione viene effettuata dallAgenzia per la Sicurezza Alimentare (EFSA), e a livello internazionale dal Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari (JECFA - Joint Expert Committee on Food Additives) dellOrganizzazione per lAlimentazione e lAgricoltura (FAO) e dellOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS (1).

Leggiamo dal sito della ESFA i parametri di riferimento presi i n considerazione:

«Gli additivi alimentari sono sostanze deliberatamente aggiunte ai prodotti alimentari per svolgere determinate funzioni tecnologiche, ad esempio per colorare, dolcificare o conservare. Tutti gli additivi alimentari sono identificati da un numero preceduto dalla lettera E (forse per Europa e/o per edibile, nda). Gli additivi alimentari vengono sempre menzionati nellelenco di ingredienti degli alimenti in cui essi sono presenti. Alcuni degli additivi che si trovano più spesso sulle etichette degli alimenti sono gli antiossidanti (per prevenire il deterioramento da ossidazione), i coloranti, gli emulsionanti, gli stabilizzanti, i gelificanti, gli addensanti, gli esaltatori di sapidità, i conservanti e gli edulcoranti. In Europa, ogni volta che gli additivi alimentari vengono impiegati negli alimenti, letichetta della confezione deve riportarne sia la funzione nel cibo finito (ad esempio colorante, conservante, etc.) sia la sostanza specifica usata, utilizzando il riferimento E seguito da un numero (per esempio E415) oppure la denominazione ufficiale

Quadro normativo della UE

Ai sensi della legislazione europea
, prima di poter essere impiegati negli alimenti, gli additivi alimentari vanno autorizzati. Il rilascio di tale autorizzazione da parte dei responsabili della gestione del rischio si basa sulle valutazioni della sicurezza degli additivi stessi da parte dellEFSA. La legislazione europea consta di una direttiva quadro (89/107/CEE) relativa agli additivi in generale e tre direttive specifiche sui coloranti (94/36/CE), sugli edulcoranti (94/35/CE) e su altri additivi alimentari (95/2/CE), che riportano un elenco degli additivi consentiti e le relative condizioni di impiego. Tutti gli additivi autorizzati devono conformarsi ai requisiti di purezza approvati, stabiliti in tre altre direttive» (2).

L’ammissione all’utilizzo è quindi subordinata, alla verifica delle seguenti condizioni:

- non presentare pericoli per la salute
- essere una necessità tecnologica
- non indurre in errore.

Quel che non sia espressamente permesso è vietato. Permettetemi di essere più che diffidente, considerati i protagonisti, autori di queste asserzioni. Basterebbe già il fatto che commercialmente si insista molto ad etichettare alcuni prodotti alimentari, specificandone, per esempio, il mancato utilizzo del glutammato (di cui già ci occupammo; additivo, tra l’altro, il cui uso è vietato in alcuni Paesi), per destare il sospetto che ci sia qualcosa che non vada secondo le consuete regole della buona fede.

Perché tanta cura nelle specifiche?

Vorrei sottolineare che l’uso di correttori di acidità, addensanti, coloranti, ed esaltatori di sapidità, non è mai così innocuo, come si vuol far credere. Ognuno rifletta sulla necessità di ponderare bene i propri acquisti.

In particolare, oltre alle etichette degli alimenti conservati, di facile lettura, inviterei a monitorare l’approvvigionamento di formaggi e salumi (prosciutti ed insaccati in genere, molto ricchi di nitrati e nitriti, decisamente pericolosi per la salute, nonché del già citato glutammato). Nessun allarmismo. Nessuna eccessiva preoccupazione; vige soltanto l’obbligo, per chi cristiano si dice e vuole essere, di usare il cervello e di non lasciarsi soggiogare dal palato, a volte perfido consigliere.

Riporto alcuni dati utili su cui pensare. Si tratta di materiale che è possibile reperire in internet,  leggermente disallineato rispetto ai trionfalismi buonisti degli organismi ufficiali, ma che sembrano abbastanza attendibili…

Legenda di Riferimento
A = Prodotto non tossico e senza alcun pericolo per la salute.
B = Classificato come A; i dati sulla tossicità sono da considerarsi insufficienti.
C = Attenzione! Prodotto sospetto che può essere leggermente tossico.
E = Pericoloso! La sostanza può, in forti dosi, essere, per effetto cumulativo e nel corso degli anni, eventualmente responsabile di disturbi e malattie gravi.

Coloranti E100-E199
Colorano il prodotto o la sola superficie di questo. Lo scopo principale è quello di presentare un prodotto più invitante, più bello. La maggior parte di essi è di origine sintetica. Sono inutili indipendentemente se naturali o sintetici.

E100 Curcumina (si ricava dal rizoma della curcuma) - A
Mostarde, dadi per brodo, minestre preconfezionate, curry
Dati insufficienti su riproduzione, tossicità, embriotossicità e teratogenicità.

E101 Lattoflavina - B
Biscotti, dolci, prodotti del latte.
Presente come vitamina B2.

E102 Tartrazina (colore giallo) - C/E
Dolci, sciroppi, bibite, conserve vegetali (escluse quelle di pomodoro), gelato allo zabaione.
Controindicato per chi è allergico all’acido acetilsalicilico (aspirina) e per gli asmatici. Sconsigliato per i bambini. Vietato in Svizzera.

E104 Giallo di chinolina (utilizzato anche per produrre insetticidi e farmaci) - C
Caramelle, bibite, liquori, gelati.
Vietato in Australia. Sconsigliato per i bambini.

E110 Giallo arancio S - C

Bibite, sciroppi, paste, dolci in generale, gelati, ghiaccioli.
Controindicato per chi è allergico all’aspirina e per gli asmatici. Può provocare eruzioni cutanee.

E120 Cocciniglia - A/C
Aperitivi e liquori.
Colorante ottenuto per essiccazione di un insetto, la cocciniglia.

E122 Azorubina - A/C
Sciroppi, bevande, bibite, gelati.
Controindicato per chi è allergico all’aspirina e per gli asmatici. Può provocare eruzioni cutanee.

E123 Amaranto - E
Ammesso solo per il caviale.
Vietato perché accusato di essere mutageno. Controindicato per chi è allergico all’aspirina e per gli asmatici. Può provocare eruzioni cutanee.

E124 Rosso cocciniglia A - A/C
Caramelle, paste, biscotti, sciroppi, bibite, dolci, gelati, ghiaccioli.
Colorante ottenuto per essiccazione di un insetto, la cocciniglia. Controindicato per chi è allergico

all’aspirina e per gli asmatici. Può provocare eruzioni cutanee.

E127 Eritrosina - E
Caramelle, frutta sciroppata, canditi, gelati, ghiaccioli.
Ad alte dosi provocherebbe un aumento di tumori della tiroide (nei topi).

E128 Rosso 2G - E
Vietato in Australia.

E129 Rosso allura AC - C
Biscotti, dolci ripieni di frutta
Accentua stati allergici, favorisce l’irritazione della pelle.

E130 Blu indantrene RS - E
Fuorilegge dal 1977.

E131 Blu patent V - B/C
Caramelle, sciroppi, liquori, gelati, ghiaccioli.
Pochi dati di studi metabolici. Vietato in Australia.

E132 Indigotina - C
Gelati, ghiaccioli, paste, frutta candita.

E133 Blu brillante FCF - C/E
Caramelle, pasticceria, gelati, scatole di piselli, prodotti caseari, bibite.
È un pigmento che deriva dal liquido della distillazione del carbone per ottenere il coke. Può essere combinato con la tartrazina (E102) per ottenere varie tonalità di verde. Una volta proibito in Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Spagna, Svezia, e Svizzera, è stato dichiarato additivo innocuo dall’UE ed è permesso nella maggior parte dei Paesi. Negli Stati Uniti la produzione annua eccede il milione di libbre: è chiaro ora perchè si spinge per il commercio di questo prodotto di scarto? Il Blu Brillante FCF è uno dei coloranti che il Gruppo di supporto per i bambini iperattivi consiglia di eliminare dalla dieta dei bambini. Può dar luogo ad allergie.

E140 Clorofilla - C
Gelati ghiaccioli e dolci.

E142 Verde acido brillante BS - C
Frutta candita, sciroppi, caramelle, bibite, liquori.

E150 Caramello - A/C
Gelati, ghiaccioli, acquavite, liquori, bibite tipo cola, pasticceria in genere.
Il caramello non è un colorante naturale, ma è ottenuto trattando gli zuccheri con il calore e sostanze chimiche come acido solforico o ammoniaca.

E151 Nero Brillante BN - A/C
Caramelle, creme, gelati, ghiaccioli.
Controindicato per chi è allergico all’aspirina e per gli asmatici. Può provocare eruzioni cutanee.

E153 Carbone vegetale - A/C
Vietato negli Stati Uniti.

E160 a,b,c,d,e,f Carotene - A
Salse, condimenti, pasticceria in genere, gelati, ghiaccioli.
Sono ottenuti da vegetali, frutta, verdura.

E161 Xantofille - A
Pasticceria, salse, condimenti, gelati, ghiaccioli.

E162 Rosso di barbabietola (betanina) - A
Pasticceria, salse, condimenti, gelati, ghiaccioli.
Estratto acquoso della radice di barbabietola.

E163 Antociani, antocianine - A
Pasticceria, salse, condimenti, gelati, ghiaccioli.

E170 Carbonato di calcio - A.

E171 Biossido di titanio - A.

E173 Alluminio - C.
E174 Argento - C.
E175 Oro - C
Vietati in Australia.

E180 Pigmento rosso - C
Solo per la crosta dei formaggi.
Controindicato per chi è allergico all’aspirina e per gli asmatici. Può provocare eruzioni cutanee.

Conservanti E200 - E299
Rallentano o impediscono il deterioramento del cibo da parte di batteri, lieviti e muffe. Il loro impiego potrebbe essere diminuito o eliminato ricorrendo a sistemi di conservazione quali zucchero, sale da cucina, alcol etilico, olio, aceto, selezionando prodotti migliori ed aumentando l’igiene nei processi produttivi.

E200 Acido sorbico - A
Formaggi, dolci industriali, margarina, burro, semicomserve, pane a cassetta, frutta secca, aceto, crema per pasticceria, gnocchi industriali.
Conservante antimuffa, antifungino e antibatterico.

E201 Sorbato di sodio - A.
E202 Sorbato di potassio - A.
E203 Sorbato di calcio - A
Formaggi, grassi e oli (escluso d’oliva), margarina, burro, ravioli, tortellini e simili (nel ripieno), maionese, prodotti da forno.
Conservante antimuffa, antifungino e antibatterico.

E210 - E219: acido benzoico e suoi derivati - C/E
Bevande a base di succo di frutta, conserve ittiche, compresi caviale e succedanei, maionese.
Sono conservanti antimuffa che hanno presentato qualche rischio per l’eventuale ingestione di forti dosi. Alcune ricerche li ritengono responsabili di allergie e cancro.

E220 Anidride solforosa (biossido di zolfo) - E
Baccalà, gamberi e conserve, crostacei freschi o congelati, frutta secca, sott’aceto e sott’olio, marmellate e confetture, aceto, vini, bevande a base di succo di frutta, funghi secchi, uve trattamento post raccolta.
Provoca perdita di calcio e distrugge la vitamina B1.

E221 Sodio solfito - E.
E222 Bisolfito di sodio - E.
E223 Metabisolfito di sodio - E.
E224 Metabisolfito di potassio - E.
E226 Solfito di calcio - E.

E227 Bisolfito di calcio - E.
E228 Potassio solfito acido - E
Baccalà, gamberi e conserve, crostacei freschi o congelati, frutta secca, sott’aceto e sott’olio, marmellate e confetture, aceto, vini, bevande a base di succo di frutta, succo di frutta concentrato, funghi secchi, uve trattamento post raccolta, farine e fiocchi di patate. Mal di testa e reazione di sensibilità, debolezza, respirazione faticosa, tosse e ansimazione.

E230 Difenile - C/E.
E231 Ortofenil fenolo - C/E.
E232 Ortofenil fenato di sodio - C/E.
E233 Tiabendazolo - C/E
Per impregnare le cartine che contengono gli agrumi e nel trattamento della superficie degli agrumi e delle banane. Di origine petrolchimica. Possono attraversare la buccia dei frutti e diffondersi nella polpa. Possono creare problemi al fegato ed ai reni.

E236 Acido formico - C.
E237 Sodio formiato - C.
E238 Calcio formiato - C.
Vietati in Australia.

E239 Esametilen tetramina - C/E
Aggiunto al provolone durante la filatura della pasta. Inutile. La sua azione mutagena è stata dimostrata su un insetto.

E240 Acido borico (aldeide formica) - C/E
Amesso nel trattamento del latte destinato alla produzione del grana padano. Blanda azione antisettica. La sua azione mutagena è stata dimostrata su un insetto.

E243 Paraffina - Non classificato. Frutta secca spesso. E’ difficilmente asportabile.

E249 Nitrito di potassio - E.
E250 Nitrito di sodio - E.
E251 Nitrato di sodio (si usa anche come fertilizzate) - E.
E252 Nitrato di potassio (si usa nei fiammiferi e fuochi d’artificio) - E
Carne in scatola, insaccati crudi stagionati, insaccati cotti, carni preparate o conservate.
L’ E249 e l’ E250 possono combinarsi con altre sostanze (ammine generando nitrosammine, sostanze a effetto cancerogeno per molti animali). Si trovano in carni ed insaccati. Basta consumare ogni giorno 200-300 grammi di prodotti che lo contengono per superare la Dga. Nei lattanti e nei bambini piccoli può indurre metaemoglobinemia (danni ai globuli rossi). Si trova anche in ortaggi e acqua. Vengono utilizzati per migliorare il colore delle carni. I nitrati e i nitriti sono convertiti, dall’organismo che li consuma insieme al prodotto, in nitrosoamine, risultate spesso implicate nei processi potenzialmente cancerogeni.

E260 E261 E262 E263 Acido acetico e derivati - A
Negli impasti per panificazione, budini, caramelle, confetti, chewin-gum, frutta candita.
L’uomo ne assorbe in media un grammo al giorno con gli alimenti e le bevande.

E270 Acido lattico - A.

E290 Anidride carbonica - A.

Aniossidanti E300 - E322

Rallentano o impediscono il processo di ossidazione derivante dall’ossigeno presente nell’aria.

E300 Acido L-ascorbico (Vitamina C) - A.
E301 Sodio ascorbato - A.
E302 Calcio ascorbato - A.
E303 Acido diacetil L-ascorbico - A
Carne in scatola, insaccati, conserve di pesce, confetture, budini, caramelle e confetti, chewin-gum, birra, sciroppi, succhi di frutta e nettari, bevande a base di succo di frutta o di the.
E’ più conosciuto come vitamina C di sintesi. Come additivo però non esplica azione vitaminica. E’ un antiossidante che impedisce l’imbrunimento. Gli ascorbati, ad alte dosi provocano diarrea, carie, calcoli renali e possono provocare glicosuria.

E304 Palmitato di ascorbile - C/E
Margarina, maionese, burro.
Formazione di calcoli alla vescica.

E306 Tocoferolo, naturale (Vitamina E) - A
Margarina, maionese, burro, insaccoti freschi, farina e fiocchi di patate.

E307 E308 E309 Tocoferolo, di sintesi - A/C
Margarina, maionese, burro, insaccoti freschi, farina e fiocchi di patate.
E’ una miscela di tocoferolo ottenuta da oli commestibili è causa, a forti dosi, di macchie della pelle e disturbi renali.

E310 E311 E312 Gallati (Propyl gallate - Octyl gallate - Dodecyl gallate) - C
Oli (escluso quello d’oliva), chewin-gum, burro e margarina.
Si addizionano anche gli aromatizzati: può provocare eritemi specialmente sulla mucosa della bocca.

E320 BHA Butil idrossi anisolo - E
Usato come additivo negli olii e nei grassi: margarina e grassi idrogenati, chewin gum, patate fritte (come residuo). In panetteria e pasticceria rendono il pane ed i biscotti più croccanti.
Distrugge la vitamina D. Usato per mantenere la freschezza degli aromi, aumenta il tasso di liquidi e colesterolo e può essere causa di allergie.

E321 BHT Butil idrossi toluolo - E
Margarina e grassi idrogenati, chewin gum, patate fritte (come residuo).
In associazione con E320 nelle formulazioni di gomme da masticare.

E322 Lecitina (estratta dalla soia o dal tuorlo d’uovo) - A/C
Emulsionante: margarina, budini, crema per pasticceria, prodotti dolciari, gelati, cioccolato, preparati a base di cereali per la prima colazione.
Antiossidante: caramelle, confetti, prodotti dolciari da forno, frutta candita.
Per il loro contenuto i colina, le lecitine favoriscono la metabolizzazione e il traspotro degli acidi grassi dal fegato alla periferia. Sono innocue, ma a forti concentrazioni possono influire sull’assorbimento intestinale.

Regolatori di acidità E325 - E34

E325 E326 E327
Lattato di sodio, potassio e di calcio - A
Pane, prodotti dolciari da fono, per trattare la crosta di formaggio in superficie.

E330 E331 E332 E333 Acido citrico e derivati (sodio, potassio e calcio) - A/C
Bevande dissetanti, frutta candita, crema per pasticceria, prodotti dolciari da forno, chewin-gum, succhi e nettari di ortaggi, sciroppi di frutta.
E’ un composto presente negli organismi viventi e in numerosi alimenti (componente naturale del limone). Può prevenire la formazione di muffe. A forti dosi possono provocare macchie della pelle e disturbi renali.

E334 E335 E336 E337 Acido L-tartarico e suoi derivati - A
Bevande, gelati, sciroppi di frutta, succhi e nettari di ortaggi, salse, budini, prodotti dolciari da forno, frutta candita.

E338 E339 E340 E341 Acido ortofosforico e suoi derivati - E
Nelle bevande analcoliche gassate, specie in quelle tipo cola, anche nelle gelatine.
Possono provocare problemi digestivi. L’eccesso di fosforo può catturare calcio sottraendolo

all’organismo e facilitando il rachitismo.

Addensanti/emulsionamti/gelificanti/stabilizzanti E400 - E436
Legano i componenti del cibo che altrimenti tenderebbero a separarsi.

E400 E401 E402 E403 E404 E405
Acido alginico e suoi derivati - A
Budini, gelati, maionese, birra, frappè.
Nella birra aumenta la consistenza delle bollicine, che durano di più.

E406 Agar-agar - A/C
Carni in scatola, semiconserve ittiche, come addensante in pasticceria.
In dosi superiori ai cinque grammi ha effetto lassativo (specie nei bambini).

E407 Carragenine - A/C
Gelati, baccalà in scatola, maionese, budini, caramelle, confetti, chewin-gum, prodotti dolciari da forno, carni in scatola, semiconserve ittiche, frutta candita.
Controversa l’opinione dei ricercatori sull’azione cancerogena di queste sostanze. Sulla base di studi esistenti è stato valutato che alle dosi utilizzate non presenta danni alla salute. In forte dosi si ritiene causa di coliti ulceranti e cancro.

E410 Farina di semi di carrubbe - A
Gelati, caramelle, confetti, prodotti da forno e dolciari in genere.

E412 Farina di semi di guar - A
Carne in scatola, caramelle, confetti, gelati, chewin-gum, pastigliaggi, salse, dolci confezionati.

E413 Gomma adragante - B
Gelati, salse, caramelle, confetti, chewin-gum, crema per pasticceria, dolci, canditi, budini.
Non si conosce il metabolismo negli animali e nell’ uomo.

E414 Gomma arabica - A/C
Salse, creme per pasticceria, prodotti dolciari da forno, chewin-gum, budini, caramelle, confetti, frutta secca, salatini, semi tostati.
Per esposizione professionale in individui sensibili sono state notate riniti e asma.

E422 Glicerolo (glicerina) - A/E
Liquori, dolciumi, frutta secca, cibi dietetici.
Solo in grandi quantità dà origine a mal di testa, sete, nausea, alta pressione.

E432 Monolaurato di poliossietilensorbitano, polisorbato 20 - A/C
Vietato in Australia.

E433 Monooleato di poliossietilensorbitano, polisorbato 80 - A/C
E434 Monopalmitato di poliossietilensorbitano, polisorbato 40 - A/C
E435 Monostearato di poliossietilensorbitano, polisorbato 60 - A/C
E436 Tristearato di poliossietilensorbitano, polisorbato 65 - A/C
Aumenta l’assorbimento delle sostanze liposolubili e dei grassi.
Vietati in Australia.

Additivi vari E440 - E463 (naturali)

E440 Pectina - A
Gelati, marmellate, budini, caramelle, confetti, crema per pasticceria, prodotti dolciari in genere.
Largamente diffusa nel regno vegetale (agrumi e mele) fornisce consistenza, morbidezza e spalmabilità.

E441 Gelatine - B
Possibili allergie, possono contenere l’E220.

E450 Polifosfati - E
Latte in polvere, latte concentrato, farina di patate, preparati per budini, formaggio fuso, carne in scatola, insaccati cotti, prosciutto cotto, spalla cotta, carni preparate di tacchino, prodotti impanati e dolciari.
Rende il prodotto morbido e succoso, conferisce aspetto untuoso. Danno problemi digestivi e possono provocare occlusioni intestinali. Sottraggono calcio all' organismo col rischio di rachitismo, da evitare per i bambini.

E460 Cellulose - B.

E463 Idrossipropilcellulosa - C/E
Vietato in Australia.

Emulsionanti e tensioattivi E470 - E495
Sono sostanze grasse che si usano per rendere friabili i prodotti da forno, da pasticceria, e da gelateria. Possono provocare disordini digestivi o calcoli renali.

E470 Sali di sodio, di potassio, di magnesio o di calcio degli acidi grassi - E
E’ vietato in Australia.

E471 Mono e digliceridi degli acidi grassi - A.

E472 Esteri acetici, lattici, citrici, tartarici degli acidi grassi - A.

E473 Esteri di saccarosio degli acidi grassi - A.

E474 Sucrogliceridi - E
Vietato in Australia.
E475 Esteri poligliceri di acidi grassi - A.

E476 Esteri poligliceri degli acidi grassi policondensati dell’olio castoreo, poliricinoleato di poliglicerolo; esteri di poliglicerolo degli acidi grassi dimerizzati di olio di semi di soia - A.

E477 Esteri del glicol-propilene degli acidi grassi; propano- esteri dell’1,2- propandiolo degli acidi grassi - A.

E479 Prodotto di reazione dell’olio di semi di soia ossidato termicamente con monogliceridi e digliceridi degli acidi grassi - A.
E481 Stearoile –2-lattilato di sodio - A.
E482 Stearoile –2-lattilato di calcio - A.

E483 Steroile tartrato - E
Vietato in Australia.

E491 Monostearato di sorbitano - E.

E492 Tristearato di sorbitano, pari a 65 - A/C
Può aumentare l’assorbimento di sostanze liposolubili.

E493 Monolaurato di sorbitano, pari a 20 - E
E494 Mono-oleato di sorbitano, pari a 80 - E
E495 Monopalmitato di sorbitano, pari a 40 - E
Vietati in Australia.

Esaltatori di sapidità E620 - E637
Conferiscono particolari odori e sapori al prodotto. La legge italiana prevede che siano indicati sull’etichetta in modo generico come aromi, sia gli aromi di origine naturale che di origine sintetica. Attenzione che per aromi naturali si intendono anche quelli prodotti in laboratorio e che abbiano formula chimica corrispondente a quella dell’aroma naturale.

E620
Glutammato monosodico - E
Dadi per brodo, minestrine pronte, preparati già cucinati, tortellini (nel ripieno), riso e mais soffiati, frutta a guscio tostata e fritta, salse e perparati per salse, conserve di carne e di pesce, conserve vegetali.
Abbassa la soglia di eccitabilità dei neuroni; provoca reazioni nel sistema nervoso parasimpatico; responsabile del tipico mal di testa da ristorante cinese.

E627 Guanosina 5’-fosfato disodico, guanilato di sodio, guanilato disodico - C
E631 Inosinato disodico - C
In Australia sono vietati nei cibi per lattanti.

E635 5’-ribonucleotidi di sodio - C/E
Vietato in Australia.

E636 Maltolo - C
E637 Etilmaltolo - C
Sono sostanze rinforzanti dell’aroma. Si trovano in natura in alimenti cotti o tostati (pane, malto, orzo tostato, caffè, cioccolato).
Sono prodotti della degradazione della cellulosa e dell’amido. Non si hanno sufficienti prove sulla loro tossicità.

VARI E900 - E950

E900 Dimetilpolisilosano - A.

E901 Cera d’api - A
Occassionali reazioni allergiche.

E904 Gommalacca - A.

E905 Paraffine - E
Frutta secca, dolci, collagene.
Può causare problemi all’assorbimento di grassi e vitamine. probabile nesso con tumori intestinali.

E920 Idrocloruro L-cisteina - E.

E925 Cloro - E
Prodotti da forno, acque come disinfettante.
Distrugge le sostanze organiche. Probabili effetti cancerogeni.

Edulcoranti (dolcificanti) E951 - E968

E950 Acesulfame K (o potassio acesulfame) - B/E
Questo dolcificante artificiale, della Hoechst, gigantesca industria chimica tedesca, è usato ampiamente in tutto il mondo. È circa 200 volte più dolce dello zucchero. Negli USA, per molti anni, l’acesulfame-K (la K è il simbolo chimico del potassio) era permesso solo in cibi come quelli dichiarati privi di zucchero chewing gum, e, ancora, dessert a base di gelatina. Nel luglio del 1998 la FDA diede il permesso di usarlo. Alcuni studi studi ritengono che possa causare il cancro. E’ da aggiungere che l’acetoacetamide, una sostanza che viene prodotta durante la sua scomposizione, ha mostrato di danneggiare la tiroide nei ratti, nei conigli e nei cani. Si pensa che piccole quantità non siano molto dannose.

E951 Aspartame - E
Bevande, budini, yogurt, in bustine come dolcificante, chewing gum.
Ampia gamma di effetti dannosi. Le persone che soffrono di fenilchetonuria, che hanno cioè difficoltà nell’assimilare la fenilalanina, devono controllare l’assunzione di aspartame in quanto fonte di fenilalanina. Il potere dolcificante è 200 volte quello dello zucchero.

E952 Acido ciclamico (e suoi sali di sodio e calcio) - C/E.

E953 Isomalt.

E954 Saccarina e suoi sali di sodio, potassio e calcio - C/E
In piccole quantità non ha particolari effetti. Stabile al calore, anche in ambiente acido (al contrario dell’aspartame), è inerte rispetto agli altri ingredienti alimentari e non dà problemi di conservazione. Nei Paesi in cui l’uso di entrambi i composti è consentito, viene spesso associata all’E952 1:10 per correggere i rispettivi difetti nel retrogusto (gusto amaro o metallico). Viene usato spesso anche in associazione con l’aspartame. Diversi studi ne hanno appurato la cancerogenità nei ratti ad alte dosi. Il potere dolcificante è fino a 500 volte lo zucchero.

E955 Sucralosio - B
A differenza dell’aspartame questo composto è termostabile (non si degrada col calore) ed insensibile ad un ampio range di pH. Può quindi essere usato per i dolci da forno o in prodotti che richiedono di conservarsi a lungo. Il sucralosio è il dolcificante artificiale più stabile esistente attualmente sul mercato. Il potere dolcificante è fino a 1.000 volte quello dello zucchero.

E957 Taumatina
E’ usato anche come esaltatore di sapidità.

E959 Neoesperidina DC.

E962 Sale di aspartame-acesulfame.

E965 Maltitolo (e sciroppo di maltitolo) - C/E
Ha proprietà lassative, come tutti gli alcoli degli zuccheri, per il lento assorbimento. Il maltitolo ha una cattiva fama per i suoi effetti gastrici, in quanto pur essendo meno dannoso se comparato ad altri polialcoli, è usato in grosse quantità dall’industria del cibo grazie alla sua somiglianza al saccarosio, portando il consumatore ad un consumo che eccede le quantità raccomandate. E’ anche uno stabilizzante ed umettante.

E966 Lattitolo
Di origine animale.

E967 Xilitolo - A
Lo xilitolo, come tutti i polialcoli, può avere effetti lassativi a dosi medie. Non si conoscono effetti tossici, anche in persone che hanno consumato giornalmente fino a 400 grammi per un lungo periodo non si sono rilevati effetti dannosi. Alcuni studi suggeriscono però la possibilità che il metabolismo dei polialcoli, di cui fanno parte lo xilitolo e altri dolcificanti di sintesi o naturali, causi l’aumento della quantità di acido ossalico presente nelle urine, promuovendo lo sviluppo di calcoli in topi e ratti. Sembra quindi innocuo per l’uomo, ma è tossico per i cani.

E1105 Lisozima - A
L’allevamento delle vacche, per la produzione di latte utilizzato per il Grana Padano, ha minori vincoli rispetto al Parmigiano Reggiano: nell’alimentazione delle bovine vengono usati gli insilati; ciò può provocare lo sviluppo di batteri, di per sé innocui ma che possono far gonfiare le forme.
L’ E1105 (è una proteina contenuta nel siero del sangue, lacrime, ecc., con funzione antibatterica) è andata a sostituire l’aldeide formica (E240) nel Grana Padano, il conservante che veniva utilizzato in precedenza. Può essere utilizzato per mascherare sapori derivanti da prodotti in non perfette condizioni di conservazione.

Stefano Maria Chiari






1) http://it.wikipedia.org/wiki/Additivi_alimentari
2
) http://www.efsa.europa.eu/it/anstopics/topic/additives.htm

 

 

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