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Il Global Anti-Semitism Report: La comunità ebraica organizzata si oppone alla libertà di parola
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E’ quasi un assioma della vita ebraica che chiedersi  "E 'un bene per gli ebrei?" rimanga il banco di prova dell’attività ebraica pubblica. In altre parole, l'interesse domina sui principi.
 
Un buon esempio è la libertà di parola. Ci sono pochi dubbi che la comunità ebraica organizzata veda la libertà di parola come un problema, perché può essere usata per criticare il comportamento delle organizzazioni ebraiche, ed in particolare, di Israele.

In Canada, la risposta della comunità ebraica organizzata alle recenti dimostrazioni contro Israele è stata quella di tentare di far valere le restrizioni canadesi sulla libertà di espressione, al fine di ridurre al silenzio chi li criticava. Il Canadian Jewish Congress si è lamentato del fatto che le proteste contro le incursioni di Israele a Gaza contenessero immagini che erano "incivili, non-canadesi, e che demonizzavano ebrei e israeliani".

Essi ora chiedono alla polizia di indagare sulla questione per il deferimento alla Commissione canadese dei diritti umani, organo incaricato di far rispettare le leggi che violano la libertà di parola.

Sebbene la comunità ebraica organizzata in Canada abbia fortemente sostenuto la legislazione sui reati di pensiero (vedi sotto), Bernie Farber, il capo del CJC, ha dichiarato "siamo fermi sostenitori e crediamo nella necessità di poter manifestare con passione in società libere e democratiche ".
 
Negli Stati Uniti, in forza del primo emendamento, siamo ancora lontani dalla situazione canadese. Tuttavia, l'ADL è stata in prima linea per promuovere la legislazione sui crimini di odio in America, e non vi può essere dubbio che vedano il primo emendamento come un ostacolo ai loro interessi, nel sopprimere il pensiero e le espressioni critiche nei confronti di Israele e di altri interessi ebraici.
 
Un esempio degli sforzi della comunità ebraica organizzata in direzione del controllo del libero pensiero è il Global Anti-Semitism Review Act del 2004. Questa legge ha creato l’ufficio di "inviato speciale per il monitoraggio e la lotta contro l'antisemitismo" all'interno del Dipartimento di Stato, presieduta da Gregg J. Rickman.

L'atto non solo richiede al Dipartimento di Stato di documentare gli atti di antisemitismo, ma anche di "lottare a livello mondiale contro gli atti di antisemitismo ."
 
La legge non dice che cosa debbano fare gli Stati Uniti per combattere l'antisemitismo in tutto il mondo. Presumo che la lotta contro l'antisemitismo non richieda di più, in termini di vite umane e di denaro, ad esempio, della guerra in Iraq - un altro progetto guidato dall’attivismo ebreo a favore di Israele.

Ma questi possono essere solo pii desideri, poiche’ gli stessi attivisti stanno avidamente promuovendo una guerra con l'Iran, che sarebbe probabilmente ancora più disastrosa.
 
In ogni caso, l'ufficio ha emesso il suo più recente Contemporanean Global Anti-Semitism Report (GASR), nel marzo dello scorso anno.
 
Il documento è un ottimo esempio di attivismo ebraico, che sarebbe trascurabile se non fosse che è ora ufficialmente qualificato come uno dei massimi obbiettivi del governo degli Stati Uniti. Come vedremo, il GASR va al di là del criticare le azioni anti-ebraiche e critica persino gli atteggiamenti anti-ebraici, come ad esempio le dichiarazioni circa l’influenza ebraica.
 
La relazione considera le critiche ormai comunemente mosse ad Israele come un motivo di anti-semitismo. Il lettore è indotto a credere che le accuse sulle atrocità israeliane siano propaganda - quando il vero problema è come i palestinesi riescano a sopravvivere nei territori occupati.

La terribile incursione in Gaza è solo l'esempio più recente. Non solo Israele ha portato avanti, nel corso di un cessate il fuoco, un blocco per affamarli, ed un attacco che alla fine ha provocato la reazione palestinese, ma non c'è dubbio che Israele abbia commesso crimini di guerra - in particolare l'uso di bombe al fosforo bianco in aree civili densamente popolate.
 
La relazione lamenta il fatto che mentre il cattivo comportamento di Israele sia stigmatizzato, non interessi invece a nessuno quando altri governi si comportano con crudeltà. Il problema qui è che, poiche’ il cattivo comportamento di Israele è un ingrediente importante per dar fuoco a tutta la regione, esso dovrebbe interessare tutti.

E proprio in considerazione del ruolo della lobby Israele nel plasmare la politica americana, il cattivo comportamento di Israele è ancora più correttamente la preoccupazione di tutti gli americani. I contribuenti americani non sono stati invitati a sovvenzionare massicciamente altri governi che si comportano male, né è stato loro chiesto di combattere e morire in guerre volte a promuovere gli interessi di quei governi.
 
La relazione afferma graziosamente che la "critica responsabile" alle politiche di Israele è accettabile. (Grazie!) Ma c'è un trucchetto: "Coloro che criticano Israele hanno la responsabilità di prendere in considerazione l'effetto che le loro azioni possono avere nel suscitare odio contro gli ebrei".
 
Questo, naturalmente, ha l'effetto di proscrivere le  critiche ad Israele per il timore di essere chiamati antisemiti. Le possibili critiche responsabili ad Israele non includono libri come la "The Israel Lobby" di  John Mearsheimer e Steven Walt,  malgrado il loro tono accademico ed il magistrale controllo delle prove.

Attivisti Ebraici hanno sistematicamente accusato tali autori di far risorgere i Protocolli [ di Sion ] e di altri indegni atti di antisemitismo.

Come osserva la relazione, Israele è senza dubbio la fonte della maggior parte delle parole e delle azioni anti-ebraiche nel mondo contemporaneo. Ma la relazione, evidenzia anche la continua preoccupazione per gli stereotipi tradizionali ebraici: cioè che gli ebrei siano più fedeli ad Israele ed agli interessi ebrei che non agli interessi del loro paese di residenza; e che gli ebrei abbiano una eccessiva influenza e controllo sui mezzi di comunicazione, sull'economia o sul governo.

Ad esempio, in base alle indagini ADL [ Anti Defamation League, Lega Anti Diffamazione, ndt ], percentuali significative di europei ritengono che gli ebrei abbiano troppo potere nel mondo degli affari e sui mercati finanziari internazionali.

(Le percentuali variano da circa il 20% in Germania al 60% in Ungheria).

Allo stesso modo, le indagini dell'ADL indicano che le convinzioni che gli ebrei siano sleali sono comuni tra gli europei, ed oscillano dal 39% in Francia al 60% in Spagna.

La relazione rileva che "coloro che credono che gli ebrei siano più leali verso Israele verso il loro paese tendono a credere che sia i gruppi di lobbisti ebrei che i singoli Ebrei in posizioni influenti nei governi nazionali cerchino di piegare la politica verso gli interessi di Israele".

In altre parole, questi anti-semiti vivono nell'illusione che organizzazioni come l'AIPAC esercitino di fatto una certa influenza e possono anche credere che ebrei altolocati come Paul Wolfowitz, Elliott Abrams Richard Perle possano aver guidato la politica americana in un modo che ha beneficiato Israele, a scapito degli Stati Uniti.


Come ho sottolineato nella mia recensione di Mearsheimer e Walt,
gli attivisti pro-Israele, come Perle, solitamente esprimono le proprie raccomandazioni politiche come fossero volte a beneficio degli Stati Uniti. Perle lo fa nonostante il fatto che ha una forte identità ebraica, e che ha le tipiche  preoccupazioni degli ebrei, quali l'antisemitismo, la Shoah, ed il benessere di Israele. Perle si presenta come un patriota americano credibile, nonostante le credibili accuse di spionaggio per Israele, nonostante abbia scritto relazioni per i gruppi di pensatori israeliani e contro-redazionali sul Jerusalem Post, e nonostante mantenga strette relazioni personali con i leaders israeliani.
Inutile dire che il GASR non è un buon posto per trovare una trattazione delicata od equa di queste tematiche.

Il GASR ha anche una sezione etnica che depreca i movimenti etnico-nazionalisti di non-ebrei, soprattutto in Europa orientale, lamentando che questi movimenti siano comunemente anti-ebraici.

Tipicamente il sentimento anti-ebraico di tali movimenti deriva dalla percezione che gli ebrei sono una elite con un notevole potere e che questa élite si oppone all'etno-nazionalismo dei non-ebrei - un punto di vista che sicuramente ha qualche fondamento nella realtà. ( L'opposizione ebraica all'etno-nazionalismo è limitata ai non-ebrei nelle aree in cui
gli ebrei costituiscono una diaspora, ma  ovviamente, non si applica a Israele.)

Ad esempio, il GASR distingue le istituzioni della Chiesa Romana Cattolica perchè "incoraggiano l'antisemitismo e lo sciovinismo etnico e religioso".

In cima alla lista di chi offende [ gli ebrei ] è una stazione radio conservatrice cattolica della Polonia, Radio Maryja, citata perchè sostiene che "gli ebrei stavano spingendo il governo polacco a pagare cifre esorbitanti per richieste di indennizzo di proprietà private [ in riparazione dell'Olocausto ], e che il presidente della Polonia era 'nelle mani della lobby ebraica' ".

La cosa sembra strana, dato che sarebbe davvero difficilmente sorprendente se gli ebrei e le organizzazioni ebraiche stessero esercitando pressioni sul governo polacco sulla questione.

Evidenzia  Norman Finkelstein:
Nei negoziati con l'Europa orientale, organizzazioni ebraiche e Israele hanno chiesto la piena restituzione o la compensazione monetaria  per i beni proprietà comuni e private, ante-guerra, della comunità ebraica. Consideriamo la Polonia : la popolazione ebraica della Polonia ante-guerra era pari a 3,5 milioni; l'attuale popolazione è di molte migliaia, eppure, l'Organizzazione Mondiale Ebraica per la Restituzione accampa diritti su 6000 proprietà comuni che prima della guerra asserisse fossero proprietà ebree, comprese quelle attualmente utilizzate, come ospedali e scuole.
Avanzano anche pretese su centinaia di migliaia di lotti di terreno polacco valutati in molte decine di miliardi di
dollari. Ancora una volta, l'intero apparato politico e giuridico degli Stati Uniti è stato mobilitato per conseguire tali obiettivi. Infatti, all'unanimità i membri del New York City Council hanno sostenuto una risoluzione che chiede alla Polonia 'di approvare una legislazione adeguata che preveda la completa restituzione dei beni Olocausto', mentre i 57 membri del Congresso (guidato dal deputato Anthony Weiner di New York) hanno spedito una lettera al parlamento polacco
chiedendo 'una legislazione adeguata che restituisca il 100% di tutte le proprietà e beni sequestrati durante l'Olocausto'.

In questo caso, non ci vedono nessun segno di coinvolgimento ebraico, mentre chiaramente, Radio Maria, è totalmente inaccettabile.

Per inciso, Finkelstein ha pagato a caro prezzo l’aver offeso la Lobby Israeliana: è stato escluso da qualsiasi posto nel mondo accademico, deportato e impedito di rientrare in Israele, è costretto a vivere in un appartamento in affitto situato vicino alla casa della sua fanciullezza a Brooklyn.

La Lobby chiaramente crede nella libertà di parola finche questa si esercita nel chiuso di un armadio e posto che i vicini non possano sentire. (Maggiori informazioni qui di seguito.)

Per inciso, il GASR lamenta il fatto che Giertych ha inoltre affermato che "gli ebrei 'creino i propri ghetti', perché a loro piace separare se stessi dagli altri". La segregazione residenziale, naturalmente, è un comportamento standard nella diaspora ebraica che inizio’ nel mondo antico, e certamente si è verificato in Polonia fino ai tempi moderni. Infatti, oggi continua in molte zone della diaspora. Ma, come nei crimini di pensiero in generale, la verità non ti difende.
 
Incidentalmente il GASR afferma che "Benche’ la relazione descriva molte misure che i governi stranieri hanno adottato per combattere l'antisemitismo, essa non appoggia nessuna di quelle misure che proibirebbero dei comportamenti che sarebbero protetti ai sensi della Costituzione americana".

Tuttavia, la legge richiede di depositare il materiale che dovrebbe presumibilmente essere protetto dalla Costituzione americana, in particolare "argomenti di propaganda nei media, governativi e non, che mirano a giustificare o promuovere l'odio razziale contro... il popolo ebraico."

Quando si considera che molti degli atteggiamenti menzionati nel GASR sono o sostanzialmente dei fatti o riflettono delle credenze religiose comuni, questi sembrerebbero certamente rientrare nell'ambito di quanto  protetto dal Primo Emendamento.

Ed è piuttosto chiaro dove è il cuore della questione : infatti, come Ezra Levant ha recentemente descritto, organizzazioni ebraiche ed attivisti sono stati una fonte importante di sostegno per la Canadian Human Rights Commission, intervenendo in decine di casi in favore della parte attrice.

Levant descrive il Centro Simon Weisenthal come "uno dei più terribili attori nei processi di censura da parte della Commissione canadese per i diritti umani." E Bernie Farber del Canadian Jewish Congress ha dichiarato di recente che "le nostre leggi contro l'odio razziale sono probabilmente le più sottoutilizzate". Levant commenta: "Questo richiama Ian Belle, consulente senior per la CHRC, che ha dichiarato che 'non ci saranno mai abbastanza leggi contro l'odio.' Così, mentre il resto del paese ha capito che il nostro governo è andato troppo avanti nella realizzazione di una censura, Farber dice che non è andato in nessun senso abbastanza avanti e che la legge è sottoutilizzata. Egli vuole più censura, più intervento governativo sui pensieri e le idee - e su quell'emozione da lui chiamata 'odio'."

È evidente che la carica di inviato speciale per il monitoraggio e la lotta contro l'antisemitismo non è null’altro se non quella di un attivista di una organizzazione ebraica. Ed è fuori di dubbio che vorrebbe fossero costituiti negli Stati Uniti i medesimi tipi di controllo del pensiero che hanno fatto diventare il Canada uno stato di polizia.

Infatti, se gli Stati Uniti - come mezzo di lotta all'antisemitismo - dichiarassero guerra alla Polonia, ciò sarebbe del tutto entro la lettera della legge che ha creato questo mostro. Almeno, così non sarà necessario invadere il Canada.
 
Kevin MacDonald

Traduzione di EFFEDIEFFE.com, revisione di Massimo Frulla

Fonte >
  The Occidental Observer | Jan 27


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