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Prepararsi al collasso imperiale
15 Marzo 2012
L’impero americano, e la sua popolazione, hanno davanti un compito urgente: prepararsi al proprio collasso finanziario, civile, sociale ed alimentare. Possono imparare parecchio dall’Unione Sovietica, che è già collassata. Anzi, gli americani hanno da colmare un «ritardo del collasso» (collapse gap) rispetto alla società sovietica, che era molto più avanti in questo speciale campo. tttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt ttttttttttttttttt ttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt ttttttttttttttttt ttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt È l’idea tragico-ironica sviluppata da Dmitry Orlov (Closing the 'Collapse Gap': the USSR was better prepared for collapse than the US): ingegnere, nato a Leningrado, emigrato ragazzo in Usa, è stato testimone diretto del crollo dell’Urss nelle sue prolungate visite alla terra natale tra il 1980 e il 90. La sua lezione – umoristica e serissima – può servire anche a noi. Orlov nota «una certa mancanza di preparazione al collasso, qui negli Stati Uniti». È difficile prevedere le date esatte, ma una cosa è certa: «Gli imperi crollano, politicamente o economicamente, ad un certo punto. Senza eccezioni». I segni di crisi degli Stati Uniti non mancano certo. Come le analogie con la defunta URSS. A questo ounto, Orlov propone la prima diapositiva (tiene infatti conferenze con Power Point su questo argomento): Simmetrie tra URSS ed USA - Due imperi militari-industriali post-Seconda Guerra Mondiale - Fondati sul progresso tecnologico e la crescita economica - Hanno cercato di espandere la loro ideologia su tutto il pianeta. - Hanno esercitato il controllo economico e politico su numerosi Paesi. - Sono rimasti testa-a-testa per parecchi decenni. - Hanno finito per fare bancarotta. Sono due superpotenze del ventesimo secolo, che volevano all’incirca le stesse cose, ma erano in disaccordo sui metodi. «Ciascuno ha intimidito l’intero pianeta, ha fatto paura all’altro. E sono stati alla pari in diversi settori». Orlov ne sceglie quattro:

Primi o secondi nella: - Corsa allo spazio - Corsa agli armamenti - Corsa all’imprigionamento - Corsa all’Odiato Impero del Male. Orlov: «Il programma spaziale sovietico è vivo e vegeto. Gli americani affittano i voli sulle Soyuz mentre i loro veicoli spaziali sono in officina. O al museo». «La corsa agli armamenti non ha prodotto un chiaro vincitore, ed è una eccellente notizia, perchè la Mutua Distruzione Assicurata (MAD) resta effettiva. La Russia ha più testate atomiche, e missili da crociera supersonici». La deterrenza – la sola unica causa per i passati 60 anni senza guerra mondiale – è ancora attiva. «Nella corsa all’imprigionamento i sovietici hanno avuto un primato decisivo, grazie al loro programma innovativo GULAG. Ma gradualmente hanno accumulato un ritardo, e la corsa è stata vinta dagli americani,che hanno la più alta percentuale di cittadini in prigione di tutti i tempi». «La corsa all’Impero del Male è stata vinta dagli americani». Ma oggi (altra diapositiva): Gli USA sono di fronte a molte difficoltà identiche a quelle che hanno contribuito al collasso sovietico: - Guerre che non si possono vincere (Afghanistan, Iraq, ...Iran?) - Produzione di petrolio declinante (il picco petrolifero sovietico è stato raggiunto due anni prima del collasso). - Spese militari fuori controllo. - Deficit e debito estero insostenibili. - Un sistema politico irrigidito, apatico e corrotto, incapace di riformarsi. - Illusioni di grandezza che impediscono una discussione onesta delle difficoltà. Le suddette difficoltà producono quanto segue: - Le economie subiscono fallimenti «a cascata». - I problemi insolubili si accumulano nel tempo. - I meccanismi di compensazione sono utili solo fino a un certo punto. - Un certo numero di eventi possono mettere l’economia in stato di shock. Molteplici contraccolpi impediscono di tornare allo stato normale. Lo scivolamento verso il basso assume vita propria. Il sistema politico resta intatto, ma soffre di paralisi. Commento di Orlov: «Un sistema economico può durare un bel po’ dopo essere divenuto insostenibile, per pura inerzia. Ma ad un certo punto, una ondata di promesse non tenute e di supposizioni invalidate manda tutto a catafascio. Una delle sistemazioni insostenibili posa sulla nozione che è possibile prendere a prestito sempre più denaro dall’estero, per pagare sempre maggiori importazioni di energia, mentre il prezzo di queste importazioni continua a raddoppiare ogni po’ di anni. Il denaro gratuito con cui si acquista l’energia equivale a energia gratuita; e l’energia gratuita non esiste in natura. È dunque una condizione forzatamente transitoria. Quando il flusso d’energia ricadrà verso l’equilibrio, una gran parte dell’economia americana sarà obbligata a bloccarsi. Le conseguenze sono illustrate nella diapositiva qui sotto: Ambiente post-collasso: le conseguenze immediate. - Dislocazione sociale, disoccupazione, perdita dell’alloggio, disperazione. - Le autorità non sono più rispettate. Le forze dell’ordine sono sopraffatte, sostituite da metodi di auto-difesa locali e da sicurezza privata. Molte leggi sono universalmente ignorate. - Scarsità generalizzate di merci di base, specialmente alimentari, carburante, medicinali. - La manutenzione di base è razionata o abbandonata. Infrastrutture decadono e collassano. Molti disastri, grandi e piccoli. - Diventa impossibile programmare a lungo termine. Grandi progetti nuovi non sono nemmeno più studiati. Tutti gli adattamenti che riescono sono basati sull’infrastruttura esistente e sulle riserve attuali. Ciò che è successo in Russia l’ho spiegato nei dettagli in altri articoli, dice Orlov. Non c’è motivo perchè negli USA le cose vadano in modo del tutto diverso, almeno in termini generali. «Dobbiamo certamente aspettarci penurie di benzina, alimenti, medicinali e innumerevoli altri articoli di consumo, interruzioni di elettricità, di gas e d’acqua, chiusure di imprese in massa, licenziamenti di massa, accompagnati da confusione, violenza e disordini. Non si devono assolutamente sperare grandi piani di salvataggio, programmi tecnologici innovativi, o miracoli di coesione sociale». Cosa accade dopo? - Emerge quasi immediatamente un’economia di sussistenza e di baratto. - Il vecchio capitale (azioni, obbligazioni, capitale di fabbrica, denaro liquido) perde valore. Le relazioni sociali, i servizi resi, l’accesso alle risorse mostrano la durevolezza del loro valore. - Scorporo degli attivi: gli attivi sono smantellati e riutilizzati, tesaurizzati o venduti come ferrivecchi. Molti articoli di valore sono esportati (specie gli oggetti d’arte, le antichità, gli apparati scientifici e industriali). - Elementi della delinquenza organizzata, i militari e le forze dell’ordine di un tempo si combinano in nuove strutture di potere (caoticamente). Qui, parla il testimone oculare del collasso sovietico: «Certe persone sono le più leste a capire cosa devono fare per sopravvivere, e lo fanno – generalmente senza chiedere il permesso di alcuno. Emerge una sorta di economia completamente informale, e spesso semi-criminale. Essa gira attorno alla liquidazione e al riciclaggio dell’antica economia. È basata sull’accesso diretto alle risorse, e sulla minaccia della forza, piuttosto che sulla proprietà o l’autorità legale. Le persone che hanno difficoltà ad adottare questi modi di fare si trovano rapidamente fuori gioco». E qui, il primo confronto fra l’impero caduto e quello morituro Alloggi
- Proprietà dello Stato | Proprietà di banche e società
- Affitto gratuito | Sequestri ed espulsioni
- Accessibili con mezzi pubblici | Accessibili solo in auto
- Ciascuno ha un tetto | Fuga di massa dai «suburbia»
«È importante, preparandosi al collasso, assicurarsi di non aver bisogno di un’economia funzionante per conservare un tetto sulla testa. In Unione Sovietica, tutti gli alloggi appartenevano allo Stato, che li metteva direttamente a disposizione della gente. Siccome tutti gli alloggi erano costruiti dallo Stato, erano costruiti solo nei luoghi che lo Stato poteva servire di trasporti pubblici. Dopo il crollo, quasi tutti sono riusciti a conservare la propria casa. E a raggiungerla in tram, bus o treno». «Negli USA, pochissimi possiedono realmente la loro abitazione (i più hanno la casa ipotecata dal mutuo), e anche in questi casi, hanno bisogno di un reddito per pagare leimposte immobiliari. Le persone senza reddito si trovano sulla strada come barboni. Quando l’economia crollerà, molto pochi continueranno ad avere un reddito, e la ‘barbonizzazione’ diverrà endemica. Si aggiunga che la maggior parte dei quartieri residenziali dipendono dalle automobili, è facile prevedere un’emigrazione di massa dei senza-tetto verso i centri urbani». Trasporti
- Pubblici | Privati, auto e autocarri
- Continuano a viaggiare | Si bloccano, manca benzina
- Città compatte, lungo le ferrovie | Diffuse, centri morti
- Passeggeri in vettura! | A piedi, in bici, spingendo carrelli
«I trasporti sovietici non erano granchè, ma erano abbondanti. Le auto private erano così poche che mancanza o razionamento di benzina non avevano conseguenze. Tutta questa infrastruttura pubblica era concepita per essere riparabile all’infinito, e di fatto ha continuato a funzionare anche quando il resto dell’economia era collassata». La popolazione degli Stati Uniti dipende interamente dall’auto, e dai mercati che controllano l’importazione, la raffinazione e la distribuzione di carburanti. Confidano anche in continui investimenti pubblici per il mantenimento di strade. E le auto non sono concepite per durare troppo. Quando questi sistemi, interconnessi in modo complicato, cessano di funzionare, molta parte della popolazione si troverà paralizzata. Occupazione
- Pubblica | Privata
- Rallentamenti produttivi | Chiusura aziende
- Salari ritardati | Licenziamenti in massa
- Magazzini aziendali pieni | «Just in time» (1)
- Accesso continuo e baratto | Liquidazione
- Transizione graduale | Transizione istantanea
«Siccome le burocrazie statali tendono a reagire lentamente, collassano più lentamente. Così le imprese di Stato essendo inefficienti, hanno giacenze in eccesso nei magazzini; ne restano tante, che i dipendenti si portano via e le utilizzano nei baratti. Siccome la massima parte degli addetti sovietici erano nel settore pubblico, la gente ha avuto il tempo di pensare cosa fare dopo». «Le imprese private sono molto più efficienti in molte cose, come: licenziare il personale, chiudere le porte e liquidare i loro attivi. Siccome la maggior parte dei posti in USA sono nelle efficientissime imprese private, ci si deve attendere che la transizione verso la disoccupazione permanente sia brutale per i più». Famiglie

- Tre generazioni sotto stesso tetto | Famiglie nucleari, singoli
- Strettamente unite (e infelici?) | Alienate (e infelici?)
- Geograficamente vicine | Geograficamente disperse
- Abituate alle privazioni | Abituate ad aver «diritti»
- La vita continua | Isolati fra estranei
«Quando la gente viene provata, di solito si volge alla famiglia per sostegno. L’Unione Sovietica ha conosciuto la cronica scarsità di alloggi, il cui risultato è stato di far vivere sotto lo stesso tetto tre generazioni. Ciò non li rendeva felici, ma almeno erano abituati gli uni agli altri. La prospettiva abituale era che sarebbero rimasti insieme, qualunque cosa avvenisse». «In USA, le famiglie tendono ad essere atomizzate, e disperse attraverso più Stati. Hanno difficoltà a tollerarsi anche quando si riuniscono per Natale e il Giorno del Ringraziamento, nei momenti migliori. Possono trovar difficile di sopportarsi nei momenti peggiori. C’è già troppa solitudine in questo Paese, e dubito che il collasso vi porterà rimedio». Denaro 
- Di valore simbolico | «La» risorsa indispensabile
- Condiviso tra amici | Mai condiviso, in genere
- Reddito non necessario | Reddito necessario per sopravvivere
- Gli amici vengono prima | I soldi vengono prima
- Spiantati, ma poco importa | Spiantati e senza soccorso
Per tenere il male a distanza, gli americani hanno bisogno di soldi. In un collasso economico, avviene in genere una iper-inflazione che cancella i risparmi. C’è anche una disoccupazione endemica, ciò che cancella i redditi. Ne risulta una popolazione senza un soldo. In URSS, col denaro si potevano ottenere ben poche cose. Lo si divideva con gli amici. Molte cose, dagli affitti ai trasporti, erano praticamente gratis. Beni di consumo 
- Un costo per lo stato | Profitti per i cinesi
- Economia basata sui prodotti | Economia basata sui servizi
- Penuria di prodotti | Penuria di quattrini
- Arrangiatevi a farli funzionare | Obsolescenza pianificata
- Cimeli tecnologici | Usa-e-getta - Da riparare in proprio | Spazzatura da riciclare
«I beni di consumo sovietici sono stati sempre oggetto di derisione – il frigo che riscaldava i cibi e la casa, eccetera. Eravate fortunati per il solo datto di averne uno, e spettava a voi farlo funzionare. Ma una volta che riuscivate a farlo funzionare, diventava una inestimabile eredità familiare, che passava di generazione in generazione, robusta e quasi indefinitamente riparabile». In USA, si sente spesso di un oggetto: «Non val la pena di ripararlo». Ciò basta a fare veder rosso un russo. Una volta, ho visto un russo a Boston furioso perchè una bottega di robivecchi non gli aveva potuto vendere delle molle da materasso. «La gente getta dei materassi in ottimo stato, come si suppone che io possa ripararli?». «Il collasso economico tende a bloccare sia la produzione locale sia le importazioni, sicchè è d’importanza vitale che tutto quel che possedete si usuri lentamente, e che possiate ripararlo voi stessi se si guasta. Gli oggetti di fabbricazione sovietica erano di solito incredibilmente resistenti all’usura. Gli oggetti ‘Made in China’ che si comprano qui durano molto meno».
(continua)
(Closing the 'Collapse Gap': the USSR was better prepared for collapse than the US)
1) Il “Just-in-time” è una tecnica di organizzazione industriale che tende a ridurre il magazzino al minimo necessario per il funzionamento della fabbrica. I sub-fornitori vengono obbligati a fornire i semilavorati o ricambi “via via che occorrono”. In questo modo si aumenta la redditività (meno spazi dedicati al magazzinaggio, pochi immobilizzi di capitale – il costo viene scaricato sui fornitori), ma rischia la paralisi totale in caso di interruzione del flusso.
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Commenti
C'è una sola entità che potrà sostituirsi al vuoto lasciato dall'America: l'Unione Europea, la Cina no, di sicuro: la Cina non ha statura, culturale, finanziaria (non ha una moneta credibile) e soprattutto tecnologica, per sostituire l'America, si dimentica sempre che la Cina è sempre Terzo Mondo.
Solo l'Europa potrà raccogliere il testimone.
La Russia attuale: grande potenza militare, ma potrà fare solo il supporto dell'Europa, e questo Putin l'ha capito bene.
C'è solo da sperare che l'Europa ce la faccia, altrimenti il mondo sprofonderà in un nuovo medio evo.
1. Non solo l'America ma anche il resto va a farsi benedire e come purtroppo tutti sentiremo in persona-sono piu mesi che anni in questione.
2. Culturalmente avere da dire qualcosa alla civiltà cinese è proprio un segno imbarazzante di ignoranza e soprattutto arroganza di voi occidentali... provi un po' a indagare e farsi cultura su chi è in Cina da tanti milleni...
3. Russia il supporto e basta...?!?!?! qui andiamo ancora peggio...
Caro Giovanni consiglio di informarsi...
Come si spiegherebbe che 80.000.000 di tedeschi esportino di più di 1.350.000.000 di cinesi?... Chiaro e lampante arretratezza tecnologica cinese.
Si informi Lei ooserei dire: dati 2011 attivo commerciale cinese 160 miliardi di dollari, attivo commerciale tedesco 158 miliardi di Euro=210 miliardi di dollari.
Come si spiegherebbero altrimenti questi dati???
Mi scusi... le cifre sono cifre.
Si informi.
saranno sempre piu felici ed eticamente e umanamente superiori... ovviamente dell'etica chi se ne frega... auguri...
Ma, caro Giovanni, come puoi dire che la Cina non ha statura? Invece è un gigante culturale (nonostante la sua rivoluzione culturale). Non è mica tanto più Terzo Mondo, sai? Io ci vado 5 o 6 volte l'anno dal 1998 (che non è molto), ma ti assicuro che quello che vedo là non lo vedo qua assolutamente, soprattutto in termini di programmi, chiarezza di idee, freschezza e innovazione. Se hai occasione fai un giro e poi dicci. Saluti
Qual'è lo stipendio medio cinese, come sono le infrastrutture in Cina?: Scuole, Ospedali, centri di ricerca, brevetti, università... ecc???
E' tutto da Primo Mondo? Non credo.
Giovanni, non parlo solo di Shanghai; ho fatto là un po' di università, sono stato in tutte le regioni tranne Yunnan, Tibet e Hubei, ho vissuto un po' nelle campagne, parlo cinese. i cinesi sono poveri, per carità; ma delle scuole non ne parliamo, che proprio non c'è confronto (e non approvo l'estrema meritocrazia che le caratterizza); le infrastrutture sono ormai adeguate: autostrade, stazioni (le stazioni cinesi, sono un mondo a sè per efficienza); centri di ricerca ci sono, alcuni eccellenti. Lì i treni veloci vanno ai 350 km/h e nel 2015 è programmato che vadano ai 380; insomma, ormai non c'è confronto. Certo che in Europa ci sono ancora delle cose, ma ci sono per inerzia; verremo sopravvanzati su tutto nel breve tempo. Ciao.
Illusione ♫, dolce chimera sei tu ♪
Mezzo miliardo di Europei dell'UE hanno un potere d'acquisto un po' superiore a quello dei 1.350.000.000 di cinesi.
Oh sto' dicendo sempre una dolce chimera?!
Andiamo, su, Pietro fai il bravo.
Non hai notato i famosi vincitori americani e russi quando si recano a Berlino? Ci vanno a mani giunte, in preghiera, come fanno i cattolici quando vanno a Lourdes.
Anche noi italiani ovviamente ci hanno fatto a pezzi 60 anni fa, ma alla faccia della famosa "Resistenza" e cobelligeranza badogliana, continuano a trattarci a pesci in faccia.
La Cina importa molta ed esporta tantissimo. C'è un bellissimo sito (per modo di dire) della Banca Mondiale (http://data.worldbank.org/indicator/BN.CAB.XOKA.CD) che analizza il "Current Account Balance" (il deficit delle partite correnti).
La Cina è al primo posto, la seconda è il Giappone e la terza è la Germania, l'Italia non fa testo, è al 186° posto.
Ora però ci sono altre cose che interessa analizzare e sono le manovre economiche e finanziarie dell'Europa, che in ultima analisi porteranno la Germania e l'Europa intera ad avanzare come un gambero. Le cause sono da ricercare nelle manovre criminali dei nostri governanti e nel gioco folle delle Banche Centrali e del sistema finanziario.
Noi siamo già in recessione da almeno due anni, checché se ne dica, la Germania entrerà in recessione sicuramente tra il 2012/2015 e la Cina dovrà cambiare strategia.
Già adesso il suo livello produttivo è sceso di 3 punti e questo è un segnale molto allarmante: significa che l'Occidente non compera più il prodotto cinese, anche al costo più basso... è molto, molto grave. Allora la Cina per essere brava, ma ci impiegherà anni, dovrà rivoltare la sua struttura interna, cambiare sistemi di educazione e di mercato, rivoltare i paradigmi politici, in sostanza creare una nuova rivoluzione culturale-economica-sociale-politica. Non credo che si possa sapere in anticipo quello che accadrà, ma sicuramente sarà un evento enormemente mostruoso.
L'Europa, per contro e gli USA arrancheranno nella loro coalizione ingessata da banche che falliranno una dopo l'altra come mosche presso la carta moschicida.
In tutto questo scenario credo che non vi sia grande soluzione e come diceva LaRouche l'Europa e USA entreranno in un periodo buio peggiore di quello che accadde con il fallimento della banca dei Bardi. E' probabile quindi che in questo gioco al massacro la vera vincitrice sia la Russia, che attenderà, forse, la giusta cottura dei polli che continueranno a farsi la guerra per qualche punto di spread.
Cosa potrebbe salvarci... beh, non me lo auguro, ma sicuramente o un governo fortissimo che scalzi e butti dalla finestra tutte le regole europee e del WTO, oppure una guerra che raderà a zero tutte le regole fino ad ora conosciute e come un fuoco coprirà il suolo di cenere per donare al futuro misero che ci aspetterà un barlume di vita, se mai ci sarà.
Per quanto riguarda la Cina, sono coscienti del problema e si stanno attrezzando per la riconversione verso il mercato interno che è potenzialmente enorme e per altri rapporti internazionali, come da proposta di riforma di Wen Jabao.
La confusione e la mancanza di prospettive chiare degli USA e dell'Europa rendono molto alto il rischio di un'ecpirosi planetaria.
Ci sono delle verità in questo commento provate dall'accanimento contro l'euro e conseguentement e le nazione europee.
Persino l'Inghilterra ora rischia il dounwgrading da parte della Fitsch, una maschera per chi da dietro tira le fila.
La scudisciata è arrivata al rallentatore tipo un avvertimento morbido, ed è la seconda volta.
Se avessimo gente totalmente diversa a Bruxelles, ma sono stati scelti "non eletti" proprio in base a quello che sono, l'Europa avrebbe reagito in modo diverso all'attacco speculativo e non saremmo dove siamo. Se solo le nazioni, cioè i popoli si svegliassero...
Dici? Prova a dare un'occhiata qua:
http://www.youtube.com/watch?v=Qu9Hke0WxYI&feature=related
e qua:
http://www.youtube.com/watch?v=HN9CzHf9aKk&feature=related
E queste sono le "quote rosa":
http://www.youtube.com/watch?v=1vA4T1wfJLE&feature=related
di individui, senza morale, abituati al consumismo; alle prime
difficoltà cadranno nella disperazione. Un esempio per tutti
i soldati, che in Afganistan uccidono donne e bambini, eccidi frutto di paura, impotenza e follia criminale.
La storia li ha già condannati.
Da una parte l'esperimento umano chiamato comunismo cioè la costruzione dell'uomo nuovo "liberato" (a forza) della proprietà privata, il messianesimo, la sovrastruttura quasi fosse una religione laica (il segretario generale come il Papa,i membri del Comitato Centrale come i cardinali, gli eretici dissidenti, ecc., ecc,). Dall'altra "the shining city upon the hill" "God's own country" l'esperimento umano della costruzione dell'uomo nuovo (anche quì) che si lascia alle spalle le identità etniche e culturali dei Paesi di origine e assume quelle della terra nuova, la presunzione di avere una missione da compiere in accordo con il volere di Dio (confronta George W Bush e la guerra in Iraq), ecc.
Queste componenti ideologiche sono importanti perchè spingono a compiere crimini efferati (i 100 milioni di morti del comunismo) o guerre assurde e contrarie all'interesse nazionale.
Anche sulle prospettive sono un po' in disaccordo. Quello che farà saltare gli USA è la divisione in etnie e culture, le quali, nonostante tutto, non si sono integrate a sufficienza da costituire un solo popolo.Ad un severo collasso economico sopravviverà negli USA l'individualismo armato e i gruppi omogenei del "mors tua, vita mea". L'Europa seguirà il destino degli USA o forse lo precederà, dipende dalla crisi econonomica.
Il mondo era diviso in due, tra chi sognava l'impero americano, e chi sognava l'ideologia dell'impero sovietico. In fondo erano ideologie ottocentesche.
E' passato qualcosa come quasi 70 anni da quei tempi, il tempo non passa mai invano.
O meglio, io direi che il tempo delle ideologie è finito (purtroppo dirà qualcuno) adesso stiamo vivendo il tempo del Dio denaro e del potere economico/finanziario, del materialismo assoluto.
Ormai non c'è più distinzione fra chi ha vinto la 2a Guerra Mondiale è chi l'ha persa, la distinzione è soltanto fra chi è potente economicamente e chi lo è di meno, o non lo è affatto.
In effetti per decenni le due cose hanno convissito con gli USA vincitori della guerra e prima potenza economica mondiale.
Ora la potenza economica sta scemando, stanno scendendo a livello della Russia a mera potenza militare (per il momento).
Perche per il momento?
Per il momento perche ci sono altre 3 potenze che se vorranno e potranno hanno i mezzi economico/finanziari e tecnologici (la Cina leggermente di meno come tecnologia) per diventare superpotenze militari al pari di USA e Russia (nel lasso di 10 anni), queste potenze sono: Cina, Giappone e Germania.
Non è una dolce chimera caro Pietro se qualcuno vivrà per i prossimi 30/50 anni lo vedrà.
Oltretutto, non è vero che gli americani non riparano niente. Al contrario. Ho diversi amici a Austin TX, ad esempio, che considerano i meccanici di auto come ladri. Per questo, sono in grado di reperire pezzi di ricambio e ripararsi in casa qualunque guasto all'automobile. Lo stesso dicasi per frigorifero e quant'altro.
Ma d'accordo: questa è l'America che conosce soltanto chi ci ha vissuto, e che sfugge ad ogni analisi sociologica generalista.
Sì, ma a Cuba hanno dimostrato di poter durare moltissimo.
Notoriamente il bisogno aguzza l'ingegno.
Nostro Signore ci ha sempre detto di distaccarci dalle cose materiali, di lasciar andare... "lascia tutto e seguimi".
Invece noi abbiamo costruito una società che ci separa dal Cielo, dove tutto è "oggettizzato" e persino gli oggetti non sono rispettati, sono solo vittime sacrificali all'unico ultimo dio: il denaro. Sono spiritualemnte e mentalmente pronto, al resto penserà la Provvidenza.
Ineccepibile.
Le violazioni dei diritti civili, sanciti dai vari Patriot Acts dell'era bushiana o sarebbe meglio dire quella Cheenyana, includono torture, lavoro minorile in molte farm, imprigionamenti arbitrari (si parla 2/3 milioni di cittadini) neri perseguitati e ammazzati apparentemente senza ragione(di recente è stato ucciso dalla Polizia un reduce nero del Vietnam pluridecorato, dicono per errore) i dimostranti tipo Occupy Wall Street, ma non solo loro, picchiati selvaggiamente da una Polizia sempre più brutale e arrestati, finiti non si sa dove, la giustizia ormai incrinata.
Mr. Orlov forse non ricorda che gli estremi si toccano, che le ideologie partono spesso da buoni propositi veri o presunti,(su quella comunista ci sono riserve visti gli ideologi) che finiscono per perdersi per strada fino a
imbastardirsi completamente.
Una domanda a Orlov: come mai se il comunismo era, secondo quello che scrive neppure tanto male, appena è caduto, ma sarebbe meglio dire imploso in se stesso, c'è stato un fuggi fuggi generale verso il capitalismo, che viene praticato alla grande da chi può, nella Russia odierna e nella Cina ancora comunista?
L' America del Nord (e quella del sud per certi versi) sono state colonizzate in gran parte da gente che non aveva nulla da perdere, brutale e pronta a tutto, avida di terre e ricchezze, in seguito divenute nuove patrie per molti emigranti, che hanno trovato la stessa mentalità brutale, ma anche la possibilità di rifarsi una vita a condizione di adeguarsi ai loro parametri. Il capitalismo odierno è costruito sulla stessa efferatezza disumana, simile a comunismo, (CHI comanda veramennte in USA oggi?) quindi come ben dice Blondet, destinato a implodere. Dunque gli estremi si toccano ancora.
E poi non è mica il mercato americano il più vasto del mondo il mercato più vasto del mondo è quello europeo, per cui non ha senso trascurare il mercato europeo, per andare dove? Per andare a caccia di farfalle nel mondo? Il problema di Marchionne è che sul mercato europeo non vende, perche il mercato europeo è spietato è un mercato molto più difficile di quello americano, ed allora vorrebbe scappare, ma dove?
Quello che dici dell'America un Paese vasto, ecc., ecc., si poteva dire molto di più dell'URSS che era grande due volte e mezzo gli USA ed in fatto di materie prime e di risorse energetiche ne aveva 5 volte di più dell'America, eppure l'URSS è crollata.
Qui c'è un'errore di prospettiva. E' il Tesoro americano che ha comprato per $ 30 mld (i classici 30 denari) la FIAT con tutto Marchionne e le sue delocazioni. Così, mentre gli utili ritornano tutti dallo zio Sam, allo Stato (?) italiano e ai 4 "furbetti" che lo governano rimane il compito di coprire i costi delle dismissioni e dei licenziamenti.
Comunque, non solo FIAT, ma anche ALCOA e tanti altri docent.
Egregio Pietro
la falce e il martello e la stella di Davide hanno la stessa paternità.
Probabilmente mettere la stella sulla bandiera americana, sarebbe considerato antisemita!
E perchè, la stella a 5 punte (guarda caso, utilizzata anche dalle Brigate cosiddette "Rosse") che abbiamo sparsa ovunque, dalle banconote e monete ai documenti protocollo, che origine ha?
Massonica-giudaica-marxista.
Orlov però dimentica o almeno non affronta l'elemento fondamentale che è alla base dell'impero americano: il dollaro.
Il dollaro (e l'euro, che ne rappresenta il supporto europeo), è la moneta di scambio delle materie prime e in particolare del petrolio, che è il fattore essenziale per la sopravvivenza, non solo dell'America, ma di tutto il genere umano all'attuale stadio di civiltà.
A differenza dell'URSS, che è crollata per tutta una serie di ragioni economiche, ma soprattutto politiche, militari e anche culturali, gli USA cadranno solo quando crollerà il dollaro.
Ma siccome il dollaro al 60%, ma anche l'euro al 30% sono le monete di riserva del mondo, tutti, Cina,Russia, Giappone, India, Brasile, ecc. sono interessati a che il dollaro (e l'euro) non crolli repentinamente senza un'alternativa valida, pena il collasso degli scambi internazionali e l’approvvigiona mento del petrolio, delle materie prime e di altri prodotti essenziali.
Lo stesso Putin, ad esempio, si è sbracciato in lodi per il nostro professor Monti, che avrebbe salvato l'Europa e l'euro dalla debacle (e ti credo, il 50% delle riserve monetarie della Russia sono in euro!).
La stessa Cina, con in mano riserve per 2 trilioni di dollari, si guarda bene da spingere la crisi monetaria al limite del collasso del dollaro.
Chi invece, paradossalmente , spinge verso il collasso del dollaro, con la sua finanza scatenata, fuori controllo degli organismi istituzionali, sono proprio gli Stati Uniti d'America, i cui parametri monetari e di bilancio impazziti si possono seguire qui: http://www.usdebtclock.org/#
Nel film di Sergio Leone, "Il Buono, il Brutto e il Cattivo", il Buono, che stava per essere ucciso per vendetta dal Brutto, viene in possesso di un'informazione segreta su un tesoro nascosto. Nel tentativo di estorcergli l'informazione il Brutto fa curare il Buono in un convento e rivolgendosi al Buono gli dice: "Biondo non morire, ti curo io" e il "biondo" risponde: "Io dormirò sonni tranquilli perché so che il mio peggior nemico veglierà su di me".
Ecco, gli USA sono come il "biondo".
Resta il dubbio, tuttavia, che il Cattivo (la finanza), nel tentativo di accaparrarsi il tesoro, possa far fuori entrambi, sia il Buono che il Brutto.
... questa poi!
E' pur vero che il pericolo di un capitalismo inumano è più vivo oggi che il ricordo di un comunismo inumano.
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/stati-uniti-united-states-estados-unidos-13323/
Ora siamo di nuovo nelle mani di Draghi: o presterà un’altra “paccata” di miliardi alle banche, sempre all’1% ma questa volta a 10 anni, e queste riprenderanno a lavorare coi mutui, e ripartiranno gli investimenti e l’inflazione salirà oltre il 5%, diluendo i debiti, oppure non ce la faremo.
Se crolla l’Italia crollano anche la Germania e l’euro e la Russia ne verrà danneggiata.
Per fortuna, se Draghi non farà nulla, il pericolo di crollo apparirà chiaro a tutti entro quest’anno e nel 2013 la Merkel potrebbe non essere più rieletta. In caso contrario, grazie alla Merkel, cadrà l’Europa prima dell’America.
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