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> Giovedì 05 Giugno 2008
Economico, proteico e privo di grassi: l'insetto è servito

Frittura di cavallette, tarantole allo spiedo,  larve di coleottero in umido e  per chiudere in dolcezza, bacherozzi ricoperti di cioccolato fondente.
Disgustati? Potreste presto cambiare idea.

Non solo gli insetti sono un ingrediente comune all'alimentazione di buona parte della popolazione del pianeta, ma adesso anche la scienza fornisce ottime ragioni per rivalutare l'entomofagia.

La conclusione di un recente studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Ohio è emblematica: gli insetti costituiscono una risorsa preziosa per l'alimentazione umana, più salutare  - perché priva di grassi - e proteica delle carni tradizionali. Anche la Fao si interessa attivamente degli insetti come fonte nutritiva e nei mesi scorsi ha organizzato una speciale conferenza per illustrarne i benefici.

David George Gordon, un esperto in materia di cucina insettivora, assicura sulle pagine del domenicale londinese 'Independent on Sunday': coleotteri, aracnidi & co. sono gli animali più preziosi, sottoutilizzati e prelibati del mondo. L'originale chef, autore di The eat a bug cookbook,  inverte la tradizionale prospettiva gastronomica rilevando che è la cultura occidentale, escludendo il prezioso ingrediente, a costituire un'eccezione su scala planetaria.
I diversi siamo noi e gli scienziati dell'Università del Messico hanno infatti catalogato 1700 differenti specie di insetti che finiscono nei piatti di 113 paesi del mondo. Dopo tutto, siamo poi certi vi sia molta differenza tra un piatto di gamberetti fritti e una frittura di locuste?

David George Gordon e le sue sfrigolanti padelle si trovano in buona compagnia oltreoceano, dove infatti si è costituita anche la B.A.B.E.S., ovvero Bay Area Bugs Eating Society, un club di buongustai che aggiunge altre ricette al repertorio: dal curry di grilli fritti, agli snack di cavalletta al cioccolato.

Last but not least, l'entomofagia è una scelta altamente ecologica: le padelle delle cucine potrebbero dimostrarsi più efficaci - e sicuramente più sane - dei tanti pesticidi che infestano i campi e il consumo di insetti non peserebbe sull'ambiente come invece fa la tradizionale industria della carne.


Ecco  dove vogliono portarci gli ecologisti, i malthusiani, i crescita-zeristi  e verdi varii.

Maurizio Blondet

 
> Giovedì 05 Giugno 2008
Precario FIAT

Egr. Dott. Blondet

E' il nuovo stile Fiat, maglione, capelli in disordine spesso unti, uso dell'iperbolismo per esprimere i concetti. O meglio è il nuovo stile del precario Fiat. Prendiamone uno a caso: Marchionne. Questo tizio ha una strana concezione del precariato. Tutti siamo precari in questo mondo e tutti dobbiamo morire. Tuttavia un conto è un uomo vissuto da emiro un altro è quello vissuto tra mosche e miseria. Eppure sono due uomini precari. Non ricorda neppure di avere un contratto che lo protegga. Non si ricorda cosa ha firmato e se ha firmato qualcosa. Commovente. Non è colpa di nessuno se siamo arrivati al punto di frattura sociale che sta distinguendo questa società. L'industria si tira fuori. Anzi come dice lui l'industria si adegua. Se lui decide di costriure un nuovo stabilimento in qualche parte d'italia e deve presentare dei documenti o chiedere delle licenze non deve fare la coda. Tutti sull'attenti. In adorazione. Altrementi me ne vado in Serbia dove posso chiudermi dentro nelle mia quattro mura e fare quello che mi pare senza rompiscatole. Lui li chiama ostacoli, freni. Insomma una camicia di forza. Si dimentica di dire, costui, che tutte le volte che lo stato allargava i cordoni della borsa per salvare le sue macchinette era tutto dovuto. Allora era il marchio made in italy a dover essere salvato. Il fatto è caro sig. Marchionne che se anche le fosse permessa una detassazione al 100% non si accontenterebbe comunque. Si lamenterebbe delle strade strette, della scarsa viabilità, delle infrastrutture fatiscenti. In Serbia invece no. Così dicasi in Russia, Brasile, Polonia ecc. Lì se un operaio si fa male non rompe le scatole. No sig. Marchionne, non ci siamo. Io penso che un'azienda debba avere un taglio etico, non inteso di morale, intendiamoci, ma di resposabilità sociale dell'imprenditore verso la società e verso i suoi componenti. I vecchi imprenditori, quelli veri, erano rispettati perchè, pur facendo i loro interessi rispettavano la società in cui erano inseriti e ne erano spesso protagonisti. Non erano camaleonti o predatori. Nè tanto meno si defenivano precari o geni, ma, nel senso più generale del termine, persone fortunate.

Cordialmente

P.L.
Brescia

 
> Giovedì 05 Giugno 2008
GIORNALAI D'ASSALTO E CONNIVENZE

Illustre, caro Direttore,

E' innegabile che l'ingerenza della stampa in campo giudiziario è spesso responsabile degli sviluppi anomali delle medesime "cronache" giudiziarie,
soprattutto quando travalica arrogantemente, in delirio d'onnipotenza, i capisaldi dell'etica di comodo della libertà d'espressione, strumentale non
alla libertà di stampa fine a se stessa ma alla dittatura di pensiero di viscidi figuri, manovratori dell'opinione pubblica. E' letale, poi, quando certo travestitismo giornalistico è suffragato da spirito giustizialista,
accanimento terapeutico di morbosità scandalistica ed autentica cattiveria umana, da parte di chi, munito dell'unica arma di una "penna". di pavone.
nasconde sotto le piume un coltello. Michele Orsi, l'imprenditore assassinato dalla Camorra a Casal di Principe l'altr'ieri è l'ultimo caso emblematico del terrorismo giornalistico. Responsabili della sua
"esecuzione" non sono solo i "casalesi" dalle mani lorde di sangue ma quei meschini mentalmente disturbati che, per anni, dalle pagine delle cronache
locali, ne hanno costruito l'esasperata immagine di "camorrista" eppoi di "pentito". Con un po' di buonsenso chiunque avrebbe stabilito da se' che se
Michele Orsi fosse stato inteso dalla Procura quale "collaboratore di giustizia" avrebbe avuto tutto il diritto d'essere ammesso al "programma di
protezione" previsto per gli squallidi eroi del "pentitificio nazionale"; sarebbe stato immediatamente trasferito con la famiglia in località segreta, gli si sarebbe garantita una vita civile per se' e per i suoi, avrebbe goduto di una scorta ed altri benefici. In mancanza di questi elementi, in assenza di quest'iter giudiziario, come hanno fatto i "giornalai d'assalto", peraltro ignoranti in materia, a spedirlo con leggerezza che si può solo definire cretinismo alla pubblica gogna quindi nelle mani dei killer?
Perché non esiste censura per costoro, corresponsabili della morte di un uomo?
Quanto Orsi fosse una persona onesta o disonesta questo non c'è dato saperlo ma che fosse un imprenditore, probabile anello di congiunzione tra la
politica e la camorra, che aveva chiesto aiuto alle forze dell'ordine perché spaventato da precedenti "avvertimenti" di stampo camorrista lo si evince,
come già detto, dall'assenza di misure cautelative nei suoi confronti ed anche dal tipo di reato imputatogli di Truffa ai danni dello Stato, nel processo che il 17 giugno l'avrebbe visto come imputato e teste e dal quale sarebbero probabilmente sortite preziose indicazioni per meglio delineare la preziosa ed astratta mappa dell'ECOMAFIA sul territorio.
Non potrà più
parlare, Michele Orsi, con grave danno per la Giustizia e la Società Civile.

Ora, alla corresponsabilità in quest'ennesimo omicidio, ai "giornalai" di cui sopra non andrebbe imputato anche il famoso "spurio giurisprudenziale"
ad uso di disinvolti magistrati del "concorso esterno in associazione mafiosa", valutando il profittevole aiuto che costoro hanno fornito all'ecomafia casalese, indicandogli pure il bersaglio?. Da tempo immemore il mediocre giornalismo italiano si ciba di carogne, di lerciume, di sospetti, di malanimo, di becero inciucio, sull'onda intellettuale della munifica corrente del TRAVAGLISMO alla Robespiérre. Cresce a dismisura la pletora dei poveracci di redazione emuli del più celebre personaggio che sta togliendo
il pane di bocca persino ai magistrati. non solo, persino a DIO giudice supremo. questi poveracci che si sentono tutti agenti segreti, intelligenti 007, ridicolmente proprio in questo Paese, dove i Servizi si coniugano ai Segreti di Pulcinella! La tuttologia giustizialista di stampo illuminista e rivoluzionario, preordinata sulla vigliacca delazione - e non possiamo fare a meno, in questa sede, di citare il CASO per eccellenza di Bruno CONTRADA - andrebbe perseguita per Legge perché è lampante come il rimescolare continuo di illazioni e diffamazioni serva a distrarre l'opinione pubblica e - spesso - la medesima magistratura dal problema fondamentale della Lotta alla Mafia.
Ciò che abbiamo compreso, assistendo impotenti ad un sensazionalismo che non fa più presa sulla gente comune, laddove l'autentica trasgressione parrebbe consistere nell'invocata "normalità", è che senza rendersene conto il giornalismo scalpitante, questo yuppismo sfrenato nell'informazione, profumato di terrorismo e di catastrofismo, finisce con l'essere il miglior alleato della malavita organizzata e la tomba della lotta alla mafia!
Cio' ch'è più grave è che la Magistratura e la Politica lascino fare e non si avvedano che il bubbone anti-ANTIMAFIA se lo covano in seno, come una serpe! Peraltro, non si staglia all'orizzonte, mai, un coraggioso italiano che denunci queste occulte complicità criminali, temendo l'isolamento o...
qualcosa di più. L'omertà di tutti favorisce il lavoro dei boia di regime.

Grazie!

Marina Salvadore

 
> Mercoledì 04 Giugno 2008
Anelli mancanti per incalliti evoluzionisti poco aggiornati

"Invece, di anelli di congiunzione non se n’è mai trovato uno."
Di anelli di congiunzione ce ne sono. Negarlo ripetutamente non li fa sparire. Solo un paio di esempi al volo
http://www.devoniantimes.org/Order/old-order.html

"Nessuna specie è «in sintonia col darwinismo», cari evoluzionisti: ognuna è perfettamente adattata alla sua nicchia ecologica, in tutti i minimi particolari."
Secondo la teoria che l'Autore critica, che certo non e' l'evoluzionismo, ci si aspetta che da due topi nasca un pipistrello in seguito ad un unica supermutazione. L'adattamento avviene in milioni di anni, poco per volta. Le ali nascono, si ipotizza, per stabilizzare la corsa. Le piume come meccanismo termoregolatore. Solo poco alla volta inizano a permettere piccoli voli e sempre poco alla volta portano al volo che di nuovo poco alla volta viene perfezionato sempre di piu' in quanto diventato meccanismo primario di sopravvivenza. Un singolo gene, basta una ricerca su google, controlla la lunghezza delle dita dei topi, come e' stato verificato in laboratorio.

"Ma la lingua del picchio non era «utile» a nulla mentre si sviluppava..."
E chi lo dice? Avrebbe potuto essere gia' utile anche un solo millimetro in piu' in un territorio particolare, magari a seguito di cambiamenti del territorio particolari per cui trovare cibo sotto le cortecce era piu' semplice. E comunque di base c'e' la solita contraddizione: il punto non e' se sia utile, ma, prima di tutto, se non sia dannosa. Distinzione sottile ma importante che l'Autore finge(?) di non sapere. O magari si e' sviluppata inizialmente in quel modo per mangiare frutti particolari e solo in seguito si e' perfezionata sempre piu' una volta che quel tipo di alimentazione fosse diventato significativo per la sopravvivenza. Non so quanti fossili siano presenti di antenati dei moderni picchi, ma forse basterebbe esaminare quelli per trovare risposta a queste domande.

"Solo così il picchio può proiettare una lingua lunga 15 centrimetri, quanto il suo intero corpo, per catturare insetti nascosti sotto la corteccia."
E chi lo dice di nuovo? E come se qualcuno arrivasse adesso nel nostro secolo e dicesse "visto che le navi hanno l'elica e vanno a gasolio e' impossibile che le navi esistessero prima del gasolio". Invece banalmente esistevano le vele... Il picchio puo' aver iniziato ad avere un lingua poco piu' lunga che gia' fosse vantaggiosa per altri scopi. E solo poco alla volta aver perfezionato il meccanismo trasformandolo in una "molla". Lo stesso errore viene fatto per i batteri: la loro configurazione e' quella attuale. E ci si e' giunti attraverso un _processo_. Noi vediamo il fotogramma finale e possiamo stupirci che la situazione sia proprio quella, ma se avessimo guardato il film fin dall'inizio probabilmente le cose sarebbero meno strane perche' vedremmo che quella proteina che sembra messa proprio li' al posto giusto in origine faceva altro e solo poco alla volta ha assunto una seconda funzione perdendo poi quella originale o conservandole entrambe.

"Anche le giraffe che [...] sono accreditate della «scelta» di allungare il collo per brucare"
Le giraffe non hanno "scelto" nulla, nemmeno tra virgolette. Alcuni esemplari sarebbero nati col collo piu' lungo, magari anche di poco, permettendo di raggiungere altre fonti di cibo. Questo nuovo tratto, magari anche solo qualche cm in piu', come le differenze di altezza che osserviamo tra le persone, viene trasmesso facilmente dalla ricombinazione dei geni (processo a bassa casualita') e quindi, se vantaggioso, si propaga in fretta. Una volta che la dieta di questo gruppo di "cavalli alti" si attesta sui rami diventa sempre piu' significativo un miglioramente di quel tratto, al quale, poco alla volta, si associano mutazioni (favorevoli e non) di stomaco, zampe, ecc. per adattarsi a quello che di fatto e' un nuovo ambiente. Il fatto che altri animali abbiano seguito una strada diversa non si capisce per quale motivo dovrebbe essere rilevante.

"Il caso non trasforma pezzi di ricambio in un motore; righe casuali in un programma software non migliorano mai il programma, ma lo oscurano, ne aumentano il disordine e infine - molto presto - lo rendono non funzionante."
Di nuovo vengono affernate cose semplicemente false. Basta approfondire anche solo superficialmente il campo del caos, della complessita', degli algoritmi genetici, della swarm intelligence e cosi' via per rendersi conto di come il caso possa generare ordine. Apparentemente contraddittorio, certo, ma ci sono numerosi esperimenti semplici e facilmente riproducibili a dimostrarlo. Utilizzati quotidianamente con successo in alcuni sistemi informatici.

"Ciò è ineluttabile, per il secondo principio della termodinamica: ogni sistema degrada, lasciato a se stesso, dall’ordine verso il disordine, e verso uno stato stabilmente disorganizzato."
Si conclude infine con una palese dimostrazione di ignoranza della termodinamica. Il secondo principio di applica ai sistemi termodinamici chiusi e isolati.
http://it.wikipedia.org/wiki/Secondo_principio_della_termodinamica Gli esseri viventi sono sistemi aperti. Il Secondo Principio non e' per nulla applicabile. Ilya Prigogine definisce gli esseri viventi "strutture dissipative" http://it.wikipedia.org/wiki/Struttura_dissipativa Si approfondisca meglio.

Saluti


Prima di interloquire, bisogna informarsi dell’argomento di cui si parla. Lei scrive: “Secondo la teoria che l'Autore critica, che certo non e' l'evoluzionismo, ci si aspetta che da due topi nasca un pipistrello in seguito ad un unica supermutazione”.
Evidentemente non ha mai sentito parlare della teoria degli “equilibri puntuati”,  elaborata dal paleontologo evoluzionista Stephen Jay Gould per spiegare la mancanza di anelli di congiunzione negli strati fossili; egli appunto suppone che le specie restino fisse per milioni di anni, e poi, in tempi brevissimi, si biforchino ed evolvano, emergendo  con nuovi apparati già adattati perfettamente, e per di più convergenti: come nel pipistrello le ali e insieme il sonar.  In pratica, Gould implica che un bel giorno da due pesci sia nati un anfibio completo, un altro giorno da due anfibi un rettile e alla fine, da due scimmie, un uomo.
Questa teoria è accettata dagli evoluzionisti come evoluzionista, in mancanza di meglio: perchè, come scrisse Darwin, “se venisse dimostrato che è esistito un organismo complesso che non sia formato da numerose, successive, lievi modificazioni, la mia teoria crollerebbe”.
E l’ostinata assenza di esemplari di trapasso smentisce le “numerose, successive, lievi modificazioni”.
Se la selezione è un fenomeno incessante e ubiquitario, come credeva il povero Darwin, anche gli anelli di congiunzione dovrebbero essere ubiqui. Invece non se ne trova nemmeno uno.
A proposito: il sito cui ci rimanda elenca presunti “anelli di congiunzione” che sono già scartati dagli anni ’50; essenzialmente si tratta di dipnoi, pesci che oltre alle branchie dispongono di un rudimentale polmone, con cui respirano quando gli stagni in cui vivono si prosciugano stagionalmente. Il punto è che esistono dipnoi viventi oggi, identici ai loro antentati fossili di 350 milioni di anni fa: non hanno subito alcuna evoluzione.
Sono e restano perfettamente adattati alla nicchia ecologica “Stagno-che-si prosciuga”.
Si aggiorni almeno un pochino.

Maurizio Blondet



 
> Mercoledì 04 Giugno 2008
ARIADSL e l'israeliano David Gilo

Gentile Blondet,

sebbene datata di quasi 2 mesi e non avendone trovato riferimenti sul sito effedieffe le voglio inviare questa inchiesta di rainews24.
sotto compare il link al file video e l'introduzione all'argomento che nelle prime battute coinvolge addirittura il nostro sistema di difesa radar che lavora ad una frequenza di 3,5GHertz.
Frequenza che è quella venduta dal governo agli operatori del Wimax, per cui ora si dovrà approntare la sostituzione dei grandi radar della difesa (n°12 per totale 400milioni di euro).
senonchè per gli operatori l'esclusiva della banda di frequenze destinate al Wimax non l'avranno sino al 2010.
Secondo l'articolo 13 del bando di assegnazione delle frequenze sulle frequenze in oggetto continueranno ad operare strutture militari, quindi saranno possibili interferenze sul Wimax da parte dei radar militari e in caso di emergenza addirittura sospensione del servizio stesso.

Il tutto prosegue arrivando alla società che si è aggiudicata il bando e al misterioso uomo che l'ha finanziata a suon di milioni (Mr Davidi Gilo).
uomo d'affari israeliano definito più di sinistra che di destra e impegnato anche nel sociale in difesa dei deboli e degli oppressi.

Ancora proseguendo si arriva alla società che probabilmente si vedrà assegnare la fornitura degli impianti: Alvarion di Tel Aviv.
che già comunque lavora nel settore del senza fili in tutto il mondo e con buoni risultati.

Sarà...ma ci vedo un pò troppo di intromissione sia a livello civile che militare se guardiamo alle frequenze dei radar della difesa che per almeno qualche tempo saranno intrecciati con il traffico pubblico.
e se invece di essere i radar a disturbare noi che chattiamo ma noi che chattiamo a mandare in crisi i radar?

Andrea


“Un po’ di intromissione”?  abbiamo consegnato occhi e orecchie ad un paese straniero, alla superpotenza mediterranea, che non è nemmeno nostra lleata.  E’ una vergogna  incurabile.

Maurizio Blondet

 
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