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Giovedì 09 Ottobre 2008
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Anti-Gelmini, ma dove vivete? |
Dopo aver letto le
dichiarazioni dei presidi delle «Facoltà di Scienze della Formazione» sulla
scelta del neo-ministro sull'insegnate unico, viene da chiedersi se si sta
parlando veramente della scuola italiana e delle sue condizioni e se questi
esperti signori in formazione pedagogica vivano in questo paese. Come mai il
risultato di questo teosoro dell'insegnante plurimo è il bullismo di massa, il
conformismo vestimentario-pubblicitario infinitamente idiota, ributtante e per
giunta impunito? Stiamo e state educando delle belve, degli esseri rozzi,
insensibili al dolore altrui, moralmente bassi, incapaci di vergogna; al più
basso livello di civiltà e umanità immaginabile.
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Venerdì 12 Settembre 2008
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La scuola dei cretini. Che si credono furbi |
«L’OCSE boccia la scuola
italiana»: un altra volta. Un dato interessante mostra
come le maestre italiote insegnino «meno», ma i bambini italioti restano in
classe «di più». E' la furbizia acerba dell'italiano in fasce: 200 ore di più,
per «occupare» le insegnanti. Difatti è straordinario che il 37% degli scolari
riesca a passare indenne, ossia a mantenersi perfettamente analfabeta, durante
questo bombardamento pedagogico. All'università poi si conculde
degnamente il ciclo di analfabestismo che ci criconda, ma con una laurea in
tasca. Specializzazione: telefonia cellurare, in cui i docenti italiani sono
luminari.
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Domenica 07 Settembre 2008
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Idea per la Gelmini: corsi di vergogna |
Quando quello del maestro elementare non era un mestiere ma una missione socialmente onorata, non si sentiva il bisogno di intensivi corsi di educazione civica. Se da un lato dunque le reintroduzione della figura del maestro unico ha del positivo, il richiamo al senso civico, imbevuto di vecchie idee giacobine e di rigurgiti oscurantisti di illuminismo dépassé ha del patetico. Certamente utopico
pretendere corsi che insegnino la bellezza dei valori antichi, l'esempio di miti e di eroi leali e fedeli. Forse basterebbe una semplice educazione basata sulla vergogna sociale per questi conformisti della bassezza. Se l'esempio di civismo è d'Alema difatti, sappiamo già che queste lezioni non serviranno.
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Martedì 22 Luglio 2008
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«Avvenire incerto, gioventù estrema» |
La generazione giovane, dai 15
ai 25 anni, è quella che muore di più. Forse il problema sono gli adulti, la
loro società, una società sospesa nell’incertezza. «Un adolescente vive
insicuro; e non tollererà di essere aiutato dalle persone che lo rendono ancora
più insicuro». L'educazione diventa difficile quando proviene da una figura
anch'essa fragile, insicura e che dubita lui stesso dell'avvenire. E' questa la
società dell’insicurezza sociale ed economica che ha azzerato ogni valore
morale, dove i giovani hanno voglia di morire.
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Giovedì 17 Luglio 2008
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Partorirai con dolore |
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